Con l’arresto di Matteo Messina Denaro non si è chiuso alcun capitolo: le mafie sono ancora vive e attive e ne ha dato prova proprio il metodo “follow the money” ovvero “Segui il denaro” seguito da Giovanni Falcone. Anche stavolta, probabilmente, è stata una saltata o mancata copertura legata anche alla sua malattia che gli ha imposto di esporsi maggiormente per accedere alle cure a portare all’arresto.
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Riciclare denaro sporco ovvero quello frutto di proventi illeciti è sempre stata una delle azioni alla base delle mafie. Mascherare questi guadagni facendoli riemergere nell’economia legale è la loro migliore copertura.
Analizziamo queste cifre: le stime parlano di un 2-5% del PIL mondiale mosso dalle mafie. Nonostante le normative penali e di prevenzioni adottate dalle banche a livello internazionale il fenomeno del riciclaggio di denaro resta un fenomeno ad alta criticità in grado di trarre vantaggio dalle crisi economiche.
Tra gli esempi più vicini le oltre settemila segnalazioni ricevute dall’Unità di informazione Finanziaria e riferite illeciti e sospette truffe nelle forniture sanitarie. Registrate anche molte anomalie nel ricorso agli aiuti economici. In merito le parole di Attilio Simeone, legale della Fondazione antiusura San Nicola e Santi Medici e della Consulta nazionale antiusura che descrive solo lo spaccato della realtà pugliese: “L’usura serve alla criminalità per rimettere in circolo denari di provenienza illecita – evidenzia Simeone – lo scenario attuale è drammatico e i soggetti in difficoltà sono quasi spinti tra le braccia di questo sistema. Chiunque dica che le denunce stanno aumentando racconta una fesseria: l’usura c’è, ma è ben radicata e ha fiuto per le situazioni in cui c’è molta necessità. Non è un fenomeno che sparisce con una denuncia, bisogna ricercarne le cause sociali ed economiche. Non usciremo da questa situazione con il decreto sostegni, ma con una forte azione politica verso la società. Bisogna indagare sulle cause che determinano questi fenomeni. Le dinamiche attuali hanno portato i cittadini a dover fare affidamento su queste figure, ma ci vorranno mesi, forse anni, per uscire da questa crisi.”
Come denuncia Valori.it l’evoluzione delle mafie ha fatto sì che conquistassero anche gli spazi della finanza digitale come attestano le maggiori segnalazioni per truffe che avvengono su piattaforme per trading online, su prodotti finanziari complessi e criptovalute.
