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Lotta al greenwashing: aiuti dall’ISPRA a ministeri e authority

Il greenwashing, nato alla fine degli anni ’70 e tuttora purtroppo attivo ad opera di numerose aziende, necessita sempre più di essere contrastato per ridurne i pericolosi effetti. La direttrice generale dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) Maria Siclari è attualmente a capo di una task force creata per fornire un aiuto concreto a imprese, autorità e operatori finanziari contro la diffusione del fenomeno.

La lotta ai cambiamenti climatici si inserisce in una più ampia visione di finanza sostenibile, all’interno della quale l’ISPRA assume un ruolo istituzionale ben preciso. Tra le attività promosse dall’ISPRA rientrano l’applicazione del marchio Ecolabel Ue ai prodotti finanziari e la fornitura di informazioni utili alle aziende che intendono investire in Italia in maniera ecosostenibile.

Strategie green intelligenti

In merito al nuovo ruolo assunto dall’istituto, i membri dell’ISPRA affermano: «Un investimento sostenibile mira a creare valore per l’investitore e per la società nel suo complesso attraverso una strategia orientata al medio-lungo periodo che, nella valutazione di imprese e istituzioni, integra l’analisi finanziaria con quella ambientale e sociale, riducendo notevolmente il greenwashing».

In quest’ottica, la DG Maria Siclari si porrà come un valido «supporto ad autorità vigilanti e operatori finanziari nella comprensione dei dati ambientali che produciamo, fondamentali in un’ottica di finanza sostenibile che debba quindi tener conto e includere, nelle sue analisi e valutazioni, anche quella dell’impatto ambientale».

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