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Plastic Tax e Sugar Tax: nuovo rinvio

Con l’entrata in vigore della nuova Legge di Bilancio 2023, è stato predisposto l’ennesimo rinvio delle Plastic tax e Sugar tax al 01 gennaio 2024, ma lo slittamento era già stato definito dalla Legge di Bilancio 2022, la quale prevedeva la decorrenza dell’imposta già a partire dal primo giorno del mese successivo alla data di pubblicazione del provvedimento; per cui la possibilità di disincentivare i cittadini all’uso e allo spreco dei manufatti in questione, tarderà ancora ad arrivare.

Per Plastic Tax intendiamo l’imposta relativa al “consumo di manufatti con singolo impiego”, cosiddetti MACSI, che vengono prodotti e poi destinati a una funzione di contenimento, protezione, manipolazione e consegna di merci o prodotti alimentari, ad esclusione di quelli impiegati in ambito medico-sanitario per proteggere o conservare medicinali, per i quali sarà prevista una tassa di 0,45 euro per chilogrammo.

La Sugar Tax, invece, fa riferimento a un’imposta sul “consumo delle bevande analcoliche contenenti edulcoranti”, rapportate al dolcificante contenuto in esse per renderle zuccherose, paragonabile al saccarosio, per i quali la tassa ammonterà a 0,25 euro per chilogrammo in caso di prodotti destinati al consumo previa diluizione e di 10,00 euro per ettolitro in riferimento a prodotti già finiti. Il pensiero comune rafforza l’idea che queste imposte siano state nuovamente rinviate a causa dei numerosi provvedimenti attuati in materia, per esempio, di energia e carburanti. Tuttavia, diventa sempre più necessario essere consapevoli dei danni recati dalla plastica all’ambiente, soprattutto in virtù dei suoi usi e consumi, a svantaggio di un’economia sempre più diretta a un approccio di tipo circolare.

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