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I rischi per le politiche monetarie italiane dopo il fallimento della Silicon Valley Bank

Quali conseguenze economiche per l’Italia dopo il fallimento SVB?

Dopo il crac della Silicon Valley, che ha fatto tremare le banche, c’è il serio pericolo che si sviluppino rischi anche per le politiche monetarie italiane. 

Questo scenario nebuloso è legato al fatto che lo stesso istituto bancario ha una presenza globale, con filiali in tutto il mondo, tra cui il nostro Paese. Ci possono essere dunque startup o pmi che hanno investito proprio in questa banca con il rischio di vedere bloccati i propri risparmi.
In realtà, l’Italia non è la Silicon Valley. Il settore tecnologico italiano è ancora relativamente piccolo rispetto ad altre economie europee, con meno opportunità per le banche di finanziare le aziende tech. Ecco perché il numero delle aziende italiane investite da questa crisi è certamente minore rispetto a quelle americane.

Reazioni della politica monetaria italiana

Inutile negare che dopo il crac della SVB tutto il mondo è entrato nel panico generale con le borse europee che hanno bruciato nel giro di qualche giorno svariati miliardi di euro e con bilanci di fine giornata al limite del tragico.

Questo bagno di sangue per fortuna si è subito bloccato, dando respiro anche i mercati europei.

Molto probabilmente, come è stato annunciato, i tassi continueranno ad aumentare e l’inflazione continuerà la sua impennata. Le imprese e le famiglie si troveranno così costrette ad affrontare una situazione sempre più problematica.

I prossimi giorni saranno fondamentali per capire come continueranno a reagire ai mercati e se cambieranno le politiche monetarie del nostro Paese. E non è da escludere che l’Italia possa aderire al Mes, il meccanismo europeo di stabilità che è stato al centro dei dibattiti dei mesi scorsi. 
Questo strumento potrebbe essere utile per affrontare l’eventuale nuova crisi economica. Infatti, secondo Pierre Gramegna (direttore del Mes dal 2022) questo strumento sarebbe vantaggioso per tutti perché concederebbe assistenza finanziaria ai paesi membri. Questo è il motivo per il quale nelle prossime settimane potrebbero esserci cambiamenti nelle politiche monetarie italiane.

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