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Silicon Valley: cosa rischiano i piccoli risparmiatori con il crack della banca californiana

Sono a rischio anche i piccoli risparmiatori dopo il fallimento SVB?

E adesso cosa rischiano i piccoli risparmiatori? Questa è la domanda che aleggia nella mente di tutti dopo il crac della Silicon Valley Bank che ha visto tremare anche i mercati mondiali. Si tratta, infatti, del colosso bancario riferimento per startup e investitori fallito qualche giorno fa e che ha gettato nel panico i titolari di conti corrente.
In questo clima di paura e incertezza, però, è bene non farsi prendere dal panico. Il rischio, infatti, è che si possa scatenare un effetto domino dove anche i piccoli risparmiatori facciano una corsa agli sportelli per ritirare liquidità. Questa, certamente, è una delle cose da non fare: non bisogna agire d’istinto e sull’onda dell’emotività, ma capire effettivamente le cose come stanno. Nel mondo dell’economia e della finanza, infatti, le scelte istintive possono essere gravemente nocive.

Silincon Valley: arrivano le garanzie 

In questa situazione caotica, che ha gettato nel panico tantissimi investitori, è intervenuta la banca centrale degli Usa assicurando tutti i depositi, anche quelli che superano i 250 mila dollari. Un respiro di sollievo, dunque, per i piccoli e grandi risparmiatori che non sono più allettati dall’idea di ritirare i loro soldi dai conti. Con questo intervento, dunque, al momento i correntisti, per fortuna, e i loro risparmi sono salvi. Inoltre, la banca centrale americana ha messo a disposizione delle banche nuove liquidità. Nello specifico la Federal Reserve ha prestato alle banche degli Stati Uniti d’America 12 miliardi. L’obiettivo è quello che si possa verificare una “fuga” da parte dei clienti e per soddisfare le loro esigenze.

Ma non è tutto, la Fed si prepara a portare i tassi al 5%, alzandosi per la nona volta consecutiva.
Al momento, dunque, non ci sarebbero problemi per i piccoli risparmiatori, ma anche per coloro che hanno azioni in titoli. Anche in questo caso bisogna mettere in pratica il consiglio enunciato all’inizio dell’articolo: non agire d’istinto, ma valutare caso per caso la situazione. Solo in questo modo anche i piccoli risparmiatori non corrono il rischio di vedere in fumo i loro risparmi.

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