
Siamo da sempre stati abituati a considerare l’oro come il classico bene rifugio, capace di proteggere il patrimonio in tempi di incertezza economica. Tuttavia, gli investitori si trovano spesso a scegliere tra due modalità principali per investire in oro: l’acquisto di oro fisico (lingotti o monete) o l’investimento in Exchange Traded Commodities (ETC) legati all’oro. Entrambe le opzioni presentano vantaggi e svantaggi in termini di costi, fiscalità e liquidità. Questo articolo analizza in dettaglio questi aspetti, basandosi su dati aggiornati al maggio 2025, per aiutare gli investitori a prendere decisioni informate.
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Caratteristiche dell’oro fisico

L’oro fisico consiste in lingotti, monete o altri oggetti tangibili di oro puro o di alta caratura (ad esempio, 24 carati). È acquistabile tramite banche, operatori specializzati o rivenditori autorizzati. I suoi principali vantaggi includono:
- Tangibilità: l’oro fisico è un bene che si può toccare e conservare, offrendo una sensazione di sicurezza psicologica, soprattutto in scenari di crisi estrema;
- Indipendenza dai mercati finanziari: non dipende da intermediari finanziari o da infrastrutture digitali, rendendolo immune a fallimenti di banche o piattaforme di trading;
- Valore intrinseco: l’oro ha un valore riconosciuto globalmente, indipendentemente dalle valute fiat.
Costi dell’oro fisico
Acquistare oro fisico comporta diversi costi:
- Prezzo spot e spread: il prezzo dell’oro fisico si basa sul prezzo spot (il valore di mercato dell’oro), ma include uno spread (vale a dire la differenza tra prezzo di acquisto e vendita) che varia tra il 2% e il 5% per i lingotti e fino al 10% per le monete, secondo dati di BullionVault (aggiornati al 2025);
- Costi di produzione e distribuzione: monete e lingotti di piccole dimensioni hanno costi di produzione più alti rispetto a lingotti grandi (es. 1 kg), aumentando il premio sul prezzo spot;
- Conservazione: conservare l’oro in casa richiede una cassaforte (costo medio: 500-2000 euro), mentre l’uso di cassette di sicurezza bancarie comporta spese annuali di 100-500 euro, a seconda della banca e della quantità di oro;
- Assicurazione: per proteggere l’oro da furti o danni, molti investitori stipulano polizze assicurative, con costi che variano tra lo 0,5% e l’1% del valore annuo.
Fiscalità
In Italia, l’oro fisico è soggetto a una fiscalità specifica:
- IVA: l’oro da investimento (lingotti o monete con purezza ≥ 995/1000) è esente da IVA, ai sensi del DL 633/1972. Tuttavia, monete numismatiche o oro non da investimento possono essere soggette a IVA al 22%;
- Plusvalenze: le plusvalenze derivanti dalla vendita di oro fisico sono tassate come redditi diversi, con un’aliquota del 26% sulla differenza tra prezzo di vendita e acquisto, se documentabile. Senza documentazione, la base imponibile è il 25% del prezzo di vendita.
- Imposta di successione: l’oro fisico è incluso nel patrimonio ereditario e soggetto all’imposta di successione (4-8%, con franchigie).
Liquidità
La liquidità dell’oro fisico dipende dal mercato locale e internazionale:
- Rivendita: l’oro fisico può essere venduto a banchi metalli, banche o privati, ma il prezzo di vendita è spesso inferiore al prezzo spot (spread di acquisto-vendita). I lingotti di marchi riconosciuti (es. PAMP, Credit Suisse) sono più liquidi rispetto a monete meno comuni;
- Tempi: la vendita può richiedere giorni o settimane, soprattutto se si cerca il miglior offerente, riducendo la liquidità rispetto a strumenti finanziari.
Oro ETC: caratteristiche e vantaggi
Gli ETC sull’oro sono strumenti finanziari quotati in borsa che replicano il prezzo dell’oro, solitamente attraverso l’acquisto di oro fisico custodito in caveau da parte dell’emittente. I principali vantaggi includono:
- Accessibilità: gli ETC sono acquistabili tramite un normale conto di trading, con importi minimi bassi (anche 100 euro);
- Liquidità elevata: essendo negoziati in borsa, gli ETC possono essere comprati o venduti istantaneamente durante gli orari di mercato;
- Nessun costo di custodia fisica: l’oro sottostante è custodito dall’emittente, eliminando la necessità di cassette di sicurezza o assicurazioni.
Costi degli ETC
Gli ETC presentano costi diversi rispetto all’oro fisico:
- Spese di gestione (TER): gli ETC applicano una commissione annua, nota come Total Expense Ratio (TER), che varia tra lo 0,1% e lo 0,4% del valore investito. Ad esempio, l’Invesco Physical Gold ETC ha un TER dello 0,12% (dati aggiornati al 2025);
- Spread bid-ask: la differenza tra prezzo di acquisto e vendita in borsa è generalmente inferiore rispetto all’oro fisico, spesso inferiore all’1%;
- Commissioni di trading: ogni operazione di acquisto o vendita comporta commissioni di intermediazione, che dipendono dal broker (0,1-0,5% per operazione).
- Costi indiretti: gli ETC possono subire tracking error, ossia una leggera discrepanza tra il loro valore e il prezzo spot dell’oro, dovuta a fattori come la gestione del fondo.
Fiscalità degli ETC
La fiscalità degli ETC in Italia è diversa:
- Plusvalenze: le plusvalenze da ETC sono considerate redditi di capitale e tassate al 26%, con il broker che agisce come sostituto d’imposta, semplificando la dichiarazione;
- IVA: non si applica, poiché gli ETC non comportano il possesso fisico dell’oro;
- Imposta di successione: gli ETC sono inclusi nel patrimonio ereditario, con le stesse aliquote dell’oro fisico.
Liquidità degli ETC
Gli ETC offrono una liquidità superiore:
- Velocità: la compravendita avviene in tempo reale in borsa, rendendo gli ETC ideali per strategie di breve termine o per sfruttare fluttuazioni rapide del prezzo dell’oro;
- Accesso globale: gli ETC sono negoziati su mercati internazionali, garantendo una base di acquirenti e venditori più ampia rispetto all’oro fisico.
Confronto diretto
Costi
- Oro fisico: più costoso a causa di spread elevati, costi di conservazione e assicurazione. Ad esempio, acquistare 1 kg di oro fisico comporta uno spread di circa 2000-5000 euro e costi di custodia annuali di 100-500 euro.
- ETC: costi inferiori grazie a spread bassi e TER contenuti. Investire 10.000 euro in un ETC con TER dello 0,2% comporta un costo annuo di 20 euro, più commissioni di trading trascurabili per investitori a lungo termine.
Fiscalità
- Oro fisico: l’esenzione IVA è un vantaggio, ma la tassazione delle plusvalenze richiede documentazione accurata per evitare penalizzazioni. La gestione fiscale è più complessa;
- ETC: tassazione più semplice grazie al sostituto d’imposta, ma non beneficia dell’esenzione IVA indiretta (poiché l’oro sottostante è già esente).
Liquidità
- Oro fisico: meno liquido, con tempi di vendita più lunghi e prezzi di rivendita inferiori:
- ETC: altamente liquido, ideale per chi necessita di flessibilità o vuole reagire rapidamente ai movimenti di mercato.
Quando scegliere l’uno o l’altro?
- Oro fisico: ideale per investitori a lungo termine che cercano un bene tangibile e sono disposti a sostenere costi di custodia e una minore liquidità. È particolarmente adatto in scenari di crisi estrema, dove l’accesso fisico all’oro può essere un vantaggio (es. collasso finanziario o iperinflazione). Tuttavia, richiede una gestione attiva per sicurezza e rivendita.
- ETC: adatto a investitori che preferiscono flessibilità, costi bassi e liquidità immediata. È perfetto per strategie di breve o medio termine, per chi vuole diversificare il portafoglio senza gestire beni fisici o per chi opera in mercati volatili. Tuttavia, dipende dalla stabilità dell’emittente e delle infrastrutture finanziarie.
I rischi
- Oro fisico: rischio di furto, perdita o danni. La qualità dell’oro (es. contraffazioni) può influenzare la rivendita.
- ETC: rischio di credito dell’emittente (sebbene raro per ETC fisicamente garantiti) e vulnerabilità a malfunzionamenti dei mercati finanziari. Inoltre, gli ETC non offrono la tangibilità dell’oro fisico in scenari apocalittici.
Dati di mercato aggiornati

Secondo il World Gold Council, il prezzo dell’oro si attesta a circa 2300 USD/oz nel 2025, con una crescita del 15% rispetto al 2024, spinta da inflazione persistente e tensioni geopolitiche. Gli ETC sull’oro hanno registrato flussi netti positivi di 5 miliardi di dollari nel Q1 2025, mentre la domanda di oro fisico è cresciuta del 10%, trainata da acquisti in Asia.