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Mutui green, le richieste raggiungono il 7% del totale dei finanziamenti per la casa

Mutui green: a cosa si deve l’incredibile aumento? Le richieste sfiorano il 7% del totale dei finanziamenti per la casa

Un vero e proprio exploit: le richieste di mutui green sfiorano a oggi il 7% del totale dei finanziamenti per la casa. Un mercato che va man mano consolidandosi. Interessante lo studio e i risultati riportati dall’osservatorio congiunto di Facile.it – Mutui.it

L’anno scorso la domanda di questa tipologia di finanziamento per la casa è stata pari, come detto, al 7% del complessivo e chi ha inoltrato istanza ha cercato di ottenere, mediamente, circa 150.000 euro, ossia circa l’11% in più rispetto ai mutui abituali. Vediamo nel dettaglio le diverse circostanze e specifiche.

Mutui green, un forte aumento di richieste

Come ben spiegato da Ivano Cresto, Managing Director prodotti di finanziamento di Facile.it, i mutui green cominciano a raffigurare una porzione notevole del mercato, proiettandosi con forte slancio nell’immediato futuro, specie se si prende in considerazione norme come la direttiva dell’Unione Europea sull’efficientamento energetico degli immobili destinati a residenza. 

Le motivazioni alle spalle di questo successo sono molteplici; la crescita, da un lato, delle papabili abitazioni in grado di inserirsi in questa tipologia di finanziamenti, dall’altro, l’aumentare del numero di enti di credito capaci di proporre mutui green garantendo uno sconto sul tasso.

Prendendo in considerazione le domande di mutui green vien fuori come, nel 2022, il valore medio degli immobili oggetto di questa tipologia di finanziamento sia stato uguale a 216.090 euro, ossia, operando un confronto, il 15% in più rispetto a quello degli immobili inerenti un mutuo convenzionale. Una discrepanza così lampante si deve al fatto che le case in grado di beneficiare di finanziamenti verdi sono il più delle volte immobili in classe energetica A o B e quindi la loro stima è più elevata rispetto a quelli in classe energetica inferiore.

Osservando l’identikit di colore che ne hanno fatto richiesta si denota come quattro istanze di mutuo green su 10 siano state inoltrate da under 36, mentre analizzando con attenzione la penetrazione regionale si registra come il Trentino-Alto Adige (18,64%), il Friuli-Venezia Giulia (8,68%), l’Umbria (7,81%) la Sicilia (7,63%), la Lombardia (7,62%) e il Veneto (7,61%) siano le zone dove, da un punto di vista statistico, questa tipologia di finanziamento sia maggiormente richiesta.

Mutui green: funzionamento

I mutui green sono finanziamenti riservati a supportare l’acquisto o l’edificazione di immobili che dispongano di alte prestazioni energetiche (classe A o B) o a sostenere azioni atte alla riqualificazione che permettano un progresso di perlomeno il 30% delle prestazioni energetiche del medesimo immobile.

In Italia i più importanti e celebri enti di credito mettono a disposizione mutui green con peculiarità e vantaggi che mutano a seconda della banca: nella gran parte delle circostanze coloro che decidono per un mutuo verde hanno diritto a una riduzione sul tasso di interesse, solitamente prossima allo 0,10%, sebbene non manchino istituti che propongono prodotti assicurativi in maniera gratuita o i servizi di consulenza ambientale per il miglioramento della funzionalità energetica dell’abitazione.

Se usualmente i mutui green sono riservati a immobili a elevata efficienza energetica, è importante comprendere come in Italia vi siano mutui verdi che possono essere richiesti anche per la compravendita di immobili non efficienti in prospettiva energetica, a patto che ci sia la volontà di voler riqualificare il medesimo immobile.

In tale circostanza lo sgravio sul tasso di interesse non viene garantito al momento dell’acquisto della casa, ma solamente se e quando l’immobile, dopo le dovute azioni di riqualificazione, è in grado di garantire il miglioramento della propria performance energetica di almeno il 30%.

Il procedimento di istanza di un mutuo green non differisce da quello di un mutuo convenzionale, sebbene sia giusto considerare come la banca in circostanza di finanziamento verde per acquisto, esigerà obbligatoriamente di porre in allegato alla domanda l’attestato di prestazione energetica (APE) che provi la classe A o B dell’immobile. 

Nella fattispecie di mutuo green per ristrutturazione, d’altro canto, il richiedente deve attestare come le opere compiute sull’abitazione permettano di raggiungere un miglioramento delle performance energetiche di almeno il 30%. In tale circostanza diversi enti, prima di certificare i finanziamenti messi in conto dal mutuo green, potrebbero indugiare sino alla conclusione dei suddetti lavori.

Mutui green: la documentazione essenziale 

In conclusione, un riepilogo della documentazione di cui è necessario avvalersi per ottenere un finanziamento green. Ecco cosa richiede l’ente di credito:

  • l’Attestato di Prestazione Energetica o P.E. che documenti come l’immobile che si vuole acquistare abbia una alta classe energetica (categoria A o B);
  • in sostituzione del modulo di cui sopra, se il riferimento sia a bene immobile in corso di realizzazione e per il quale non è stato ancora predisposta l’attestazione energetica, copia della documentazione contrattuale preliminare di compravendita da cui si evidenzi come l’immobile in essere rientri in una classe energetica elevata alla conclusione dei lavori;
  • se il riferimento sia a mutui per opere di riqualificazione energetica di un’abitazione, copia del capitolato lavori o per lo meno preventivi e/o fatture, da cui si possa avvalorare come i lavori da conseguire, in corso o terminati siano destinati all’inserimento dell’immobile nelle classi energetiche A o B.

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