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Bonus bollette 2024: cosa prevedono?

Scanbio di banconote

Chi nel corso del 2023 ha fatto una grossa fatica a pagare le bollette a fine del mese potrebbe tirare un sospiro di sollievo: dovrebbe infatti presto essere confermata da parte del Governo la tanto attesa proroga del Bonus bollette anche per il 2024. Ad ogni modo rispetto all’anno che sta per concludersi sono teoricamente previste una serie di novità e modifiche piuttosto importanti che è necessario conoscere. Vediamo dunque insieme più nel dettaglio cosa prevedono tali agevolazioni e chi sono rivolte.

Indice

Cosa prevede la bozza delle legge di Bilancio 2024

Come richiedere il Bonus bollette 2024

I requisiti richiesti

Quando si riceverà il bonus

Cosa prevede la bozza della legge di Bilancio 2024

Ecco tutto quello che è necessario sapere a quello che dovrebbe prevedere la legge di Bilancio 2024 riguardo al Bonus bollette.
Una donna che conta delle banconote

Partiamo prima di tutto ricordando che a fine dicembre 2023 scadrà una volta e per tutte il sostegno sociale potenziato destinato agli utilizzatori della bolletta di energia elettrica e gas che vantano un basso Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee), fino a 15.000 euro; una cifra, quest’ultima, che è stata incrementata a 30.000 euro qualora fossero presenti quattro figli a carico. Nel periodo tra gennaio e marzo 2024, gli utilizzatori avranno l’opportunità di fruire di un effettivo contributo supplementare sulla fattura dell’energia elettrica.

Le nuove disposizioni previste dall’Esecutivo, se ufficializzate in forma definitiva, prevedono che il Bonus Bollette sarà per l’appunto accessibile anche nel corso del 2024, ma con un importante vincolo temporale. Questo tipo di incentivo sarà in vigore esclusivamente nel primo trimestre dell’anno, e dunque solo fino a marzo 2024. Nel caso in cui la proposta del Governo venisse effettivamente confermata, l’erogazione del bonus avverrà tramite l’utilizzo di un fondo di 200 milioni di euro. Il limite temporale non è in ogni caso l’unico dettaglio da considerare.

Come richiedere il Bonus Bollette 2024

Un’altra novità da non sottovalutare è infatti legata anche alle modalità di richiesta del bonus, che sono destinate a cambiare per il prossimo anno. Si prospetta infatti la possibilità che per usufruire dei benefici non sarà richiesta la presentazione di alcuna nuova istanza. Al contrario, potrebbe essere chiesto agli interessati di effettuare un semplice aggiornamento del proprio Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE): ciò potrebbe semplificare la procedura per i beneficiari, contribuendo a ridurre l‘onere burocratico e a velocizzare così le tempistiche di conseguenza. Nella pratica, in modo analogo all’anno 2023, sarà l’ARERA (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) a implementare direttamente l’abbattimento tariffario sulla bolletta per coloro che ne hanno diritto.

I requisiti richiesti

Il Bonus previsto dal Governo per aiutare gli italiani a pagare le bollette verrà prorogato: ecco tutto quello che è necessario sapere a riguardo.
Il momento della contabilità in casa

Vediamo ora più nel dettaglio quali saranno i requisiti richiesti ai clienti dei fornitori di energia che vorranno fare richiesta del bonus bollette 2024, fermo restando che almeno per il momento siamo ancora in attesa della conferma definitiva della legge (che dovrebbe essere sottoposta al parere del Senato tra il 4 e il 7 dicembre prossimo).

I criteri per usufruire del Bonus Bollette dovrebbero rimanere sostanzialmente invariati rispetto al passato, o al massimo subire qualche piccola variazione. Il richiedente dovrà essere parte di un nucleo familiare in linea con i seguenti requisiti:

  • Un indicatore ISEE non superiore a 9.530 euro.
  • Appartenenza a una famiglia numerosa con almeno quattro figli a carico e un indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro.
  • Essere titolare di Reddito di cittadinanza.

Limitatamente ai benefici sociali per l’elettricità e il gas, il valore soglia dell’ISEE per accedere ai vantaggi per l’anno 2023 è stato incrementato a 15.000 euro e a 30.000 euro per i nuclei familiari con almeno quattro figli a carico. Per coloro con un ISEE compreso tra 9.530 e 15.000 euro e meno di quattro figli a carico, il bonus è stato concesso in misura ridotta all’80% del contributo ordinario: in questo modo è stato possibile assicurare un sostegno economico proporzionato alle diverse condizioni familiari e finanziarie. Staremo a vedere se e cosa cambierà anche per il prossimo anno da questo punto di vista.

Quando si riceverà il bonus

Sempre secondo quanto riportato da Arera, come accade fin dal 2021, i bonus vengono erogati in automatico in bolletta, senza la necessità di presentare alcuna domanda. Il princpio varrà per:

  • Il bonus elettrico.
  • Il bonus gas.
  • Il bonus idrico.

Come anticipato, dunque, se la bozza di Bilancio sarà approvata come è stata presentata fino ad oggi tali bonus sociali saranno confermati per i primi tre mesi del prossimo anno.

Rispetto all’erogazione dei bonus, inoltre, Arera precisa che di norma, dopo la presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) da parte del cittadino, nei casi in cui l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) del nucleo familiare rientrasse nelle soglie per accedere al bonus, il sistema impiega circa un mese per:

  • Identificare la fornitura diretta intestata a uno dei membri del nucleo familiare con ISEE (se presente).
  • Effettuare tutte le necessarie verifiche di ammissibilità sulla fornitura.
  • Trasmettere agli operatori competenti i dati necessari per erogare il bonus sulla bolletta a coloro che ne hanno diritto.

L’Autortià specifica infine che per quanto riguarda il bonus sociale per l’approvvigionamento idrico, la ricerca della fornitura idonea all’agevolazione è condotta dal Gestore Idrico territorialmente competente, individuato dal Sistema Informativo Integrato (SII). A disposizione del Gestore vi saranno indicativamente due mesi per individuare la fornitura in questione e verificare che soddisfi i requisiti di ammissibilità previsti dalla normativa. In caso di esito positivo di tali verifiche, il Gestore sarà di conseguenza obbligato ad applicare il bonus sociale idrico nella prima fattura emessa nei confronti dell’utente finale.

Il bonus dovrebbe essere applicato dagli operatori competenti nella prima fattura emessa successivamente alla ricezione di tali dati. Su ogni bolletta sarà riflessa la quota di bonus proporzionale al periodo a cui la bolletta fa riferimento. Pertanto, l’effettiva applicazione del bonus sulla bolletta dipende dalla frequenza di fatturazione dell’operatore competente.

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