Il bonus bolletta gas 2023 è uno degli strumenti disposti per contrastare il rincaro del costo dell’energia e per dare una risposta ai cittadini che non riescono ad arrivare a fine mese per via degli aumenti. Non è la prima volta che si parla di bonus sociale per le utenze: nel 2021 lo stesso bonus serviva per aiutare le famiglie con forniture di energia elettrica, gas e acqua. Non è previsto il suo utilizzo in caso di gravi disagi di salute o di disagio fisico, come invece avviene per il bonus elettrico.
Approfondimenti
Bonus bolletta gas 2023, a chi spetta
Il bonus per la bolletta del gas in genere spetta ai nuclei familiari che hanno un ISEE – Indicazione della Situazione Economica Equivalente- non superiore a 9.530 euro all’anno. L’importo viene calcolato prendendo in considerazione tutte le entrate della famiglia e anche un centesimo in più comporta il non accesso all’incentivo. In caso di famiglie con almeno 4 figli a carico, l’indicatore sale a 20 mila euro in generale, ma per il 2023 si è arrivati a 15 mila euro per l’ISEE di una famiglia media e a 30 mila euro per una famiglia numerosa.
Il riferimento normativo è il decreto legge del 30 marzo 2023 n.34, che ha modificato le precedenti indicazioni di legge per i bonus in seguito alla crisi dell’energia dovuta al conflitto in Ucraina. Per usufruire del bonus, uno dei componenti della famiglia deve avere un contratto di fornitura per il gas per uso domestico. La fornitura deve essere attiva al momento del bonus e non sospesa per mancati pagamenti. Se la fornitura si riferisce al condominio, allora è importante che uno dei componenti della famiglia a cui spetta il bonus usufruisca della fornitura, cioè sia indicato tra i fruitori della linea.
In passato tra i requisiti c’era anche la presenza del Reddito o della Pensione di cittadinanza, che potevano dare accesso al bonus. Il bonus si può ottenere per una sola volta per anno di competenza, cioè per una sola fornitura. Per ottenerlo, è anche necessario avere un contatore di classe non superiore a G6 (utilizzao per l’uso domestico) e assicurare l’uso del gas solo per cuocere i cibi e per il riscaldamento di acqua e ambienti.
L’importo del bonus dipende da una quota ordinaria a cui si aggiunge una compensazione integrativa valida solo in via temporanea. Per questo, l’importo del bonus cambia per ogni trimestre. L’Italia è stata così divisa in zone climatiche, dalla A alla F. Infatti, in alcune zone i consumi per il riscaldamento sono più bassi.
Verificando le tabelle dell’ARERA puoi vedere subito quanto ti spetta. Per avere la certezza su quanto ammonta il bonus, ti consigliamo di dare un’occhiata in bolletta. La voce Bonus Sociale ti indicherà subito l’importo dell’incentivo applicato al tuo caso. Verifica anche che l’ISEE sia aggiornato, così non avrai problemi con eventuali somme non dovute per via di un calcolo errato del bonus basato su un’indicazione datata.
Bonus bolletta gas 2023, come si richiede ed eventuali compensazioni
Nei bonus precedenti era necessario presentare una domanda ai CAF con un ISEE aggiornato. Oggi, invece, puoi andare a un patronato o a un professionista abilitato e richiedere l’ISEE. Se da questo documento risulta che hai diritto all’incentivo, allora lo avrai in automatico senza alcuna domanda da presentare. Nella prima bolletta utile avrai l’indicazione dell’attivazione del bonus sociale.
Per richiedere l’ISEE, hai bisogno dei seguenti documenti:
- attestazioni del tuo reddito (buste paga, cedolini di pensione, oppure stato di disoccupazione se non hai redditi);
- stato di famiglia o autodichiarazione sui componenti della tua famiglia;
- la carta di identità e la tessera sanitaria del nucleo familiare.
Cosa succede se il bonus era retroattivo e la tua famiglia – che ne aveva diritto – non lo ha ricevuto? Puoi richiedere lo sconto sulle bollette dei trimestri successivi. La formula è quella della compensazione: quello che ti viene dovuto viene sottratto dalle prossime bollette. Se ritieni di averne diritto, ne puoi parlare agli operatori dei gestori della rete gas a cui ti sei rivolto per la fornitura. Sono le stesse società che erogano la tua bolletta. Se hai diritto alla compensazione, ma hai chiuso la fornitura, puoi chiedere alla società che ti inviava le bollette di procedere con un rimborso pari all’importo del bonus.
Se ritieni di aver diritto al bonus bolletta gas 2023 o se pensi di aver diritto a una compensazione, ma non sai come muoverti, ti consigliamo di rivolgerti a un CAF o a un professionista abilitato con i documenti richiesti per l’ISEE. Se ne hai diritto, usufruirai dell’incentivo con la prima bolletta utile. Le famiglie sono sempre più in difficoltà con le bollette e con la gestione delle spese quotidiane, anche a causa dell’inflazione. Il bonus rientra tra le iniziative per aiutare chi non ce la fa e per incentivare i consumi per le imprese.