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Come riciclare una vecchia stufa a legna: Riduci i costi e abbraccia l’ecosostenibilità

Lena che brucia avvolta dalle fiamme in vecchie stufe

Nell’ottica di un sempre più costante risparmio energetico, le vecchie stufe non sono più idonee né in termini di efficienza energetica, né in termini di risparmio. Nel 2023, infatti, ci sono altri metodi per riscaldare gli ambienti come le caldaia a condensazione o altri sistemi di riscaldamento. Tuttavia, sapere come riciclare una vecchia stufa a legna è già un primo passo per rispettare l’ambiente e far vivere alla stufa a legna una nuova vita. Ecco come fare.

Riciclare le stufe a legna: ecco i passi da seguire

Quando si parla di riciclo, si pensa spesso ad oggetti di piccole dimensioni come bottiglie di vetro, lattine, carta e plastica. Tuttavia, anche gli oggetti grandi possono entrare nel riciclo, come le stufe a legna. In questo caso, infatti, bisogna prima di tutto smontarle. Le stufe, nella maggior parte dei casi, sono composte da diversi materiali come metallo e ceramica. Dunque, una volta smontati i singoli pezzi, è possibile procedere con il riciclo dei materiali della stufa. Ad esempio, il metallo può essere portato in un centro di riciclo, mentre le parti in ceramica possono essere riutilizzate ad esempio per creare lampade o quadretti.

Tuttavia, con entrambi i materiali, è possibile dare loro una seconda vita, usandoli ad esempio per abbellire la mansarda o l’appartamento. In alternativa, se si è poco creativi, è possibile smaltire la stufa a legna consegnandola nuovamente al venditore oppure portandola nel centro di raccolta differenziata della propria città. In questo modo potrà essere smaltita correttamente secondo gli standard odierni. 

In alcuni casi, infatti, senza procedere con lo smontaggio, si può trasformare la stufa in un oggetto d’arredamento. Prima di tutto, bisogna pulirla a fondo, rimuovendo con prodotti adatti i residui di sporco e ruggine. Successivamente, è possibile decorarla ad esempio con mosaici, piastrelle, fiori o, per i più creativi, è possibile decorarla a mano. Con un po’ di creatività e fantasia la stufa a legna si trasformerà così in un pezzo d’arte. 

Come riutilizzare la vecchia stufa a legna

Oltre a poter riciclare i componenti della stufa o trasformarla in un pezzo d’arte, è possibile anche riutilizzarla. Anche in questo caso l’obiettivo sarà quello di avere una stufa funzionale, che rispetti l’ambiente e faccia risparmiare. Per ristrutturare la stufa bisogna assicurarsi che sia in buone condizioni e che rispetti gli standard di sicurezza. Nel caso in cui ci fossero delle componenti difettate, è bene sostituirle con pezzi nuovi. Per farlo è possibile farsi aiutare da un esperto per non correre nessun rischio per la sicurezza. Per rendere la stufa ecologica, ad esempio, è possibile installare un sistema di ventilazione e usare i combustibili ecologici per renderla ancora più efficiente. Ad esempio, le pareti accumulate possono essere un’ottima soluzione per ridurre l’inquinamento. 

Prima di buttare la stufa antica per acquistare un nuovo sistema di riscaldamento, dunque, è possibile utilizzarla per un nuovo scopo. Ad esempio, con un sistema di collegamenti, è possibile riscaldare l’acqua della piscina. Per farlo è necessario creare una serpentina dove l’acqua circola e, con la stufa accesa, la temperatura in uscita diventa molto calda. Per questo motivo una vecchia stufa a legna può essere utile per riscaldare una piscina, ideale per l’estate, o per riscaldare un termosifone d’inverno. 

I nuovi sistemi di riscaldamento

Sono sempre più numerosi i nuovi sistemi di riscaldamento che possono essere scelti in sostituzione delle stufe a legno. Grazie alle nuove tecnologie integrate, è possibile risparmiare denaro e avere in casa un sistema di elevata efficienza energetica. Sono diversi i sistemi che si possono adottare. Tra questi si ricordano:

  • Pompe di calore (trasferiscono calore da un ambiente freddo a uno caldo);
  • Riscaldamento a pavimento (molto utilizzato soprattutto con le nuove costruzioni o nei casi di ristrutturazione);
  • Riscaldamento a gas (efficiente e sicuramente il più utilizzato dalle famiglie in Italia);
  • Riscaldamento elettrico (tipologia alternativa rispetto al gas);
  • Riscaldamento a soffitto (con questo sistema il calore viene trasferito per irraggiamento);
  • Sistema di riscaldamento a battiscopa (funzionante sia con la caldaia a gas sia con i pannelli solari);
  • Riscaldamento con impianto solare termico (in commercio ce ne sono di due tipi: a circolazione naturale e a circolazione forzata);
  • Sistemi ibridi (utilizza diverse tecnologie e fonti di energia).

Tra i sistemi di riscaldamento del futuro bisogna annoverare anche la cella a combustione grazie alla quale è possibile sia riscaldare gli ambienti, sia generare energia. Si tratta, infatti, di un nuovo sistema di riscaldamento molto interessante.

In conclusione, le vecchie stufe a legna possono avere una nuova vita sia riciclando i singoli pezzi, sia trasformandola in vero e proprio oggetto di design. Altre volte, invece, possono essere riutilizzate per generare, ad esempio, acqua calda. In alternativa a questi vecchi sistemi di riscaldamento, in commercio, grazie alle nuove tecnologie, esistono innovativi sistemi che garantiscono consistenti risparmi e rispetto dell’ambiente.

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