Il pniec (piano nazionale integrato per l’energia e il clima) è stato inviato alla commissione europea agli inizi del 2020 e stabilisce le strategie per fare in modo che gli stati membri possano raggiungere gli standard su energia e clima. Per far questo, è stata elaborata un’analisi dettagli di consumi e fabbisogni per tutte le nazioni dell’Unione Europea, Italia compresa. Ecco, quindi, cos’è il pniec, quali sono i suoi principi e tutti gli obiettivi da sostenere entro il 2030.
Approfondimenti
La situazione energetica attuale dell’Italia
Il nostro Paese, secondo l’indice ODEX, dal punto di vista dell’efficienza energetica ha compiuto passi in avanti: i consumi di energia sono in diminuzione, come anche il consumo del settore residenziale. Inoltre, serve ricordare che già nel 2017 l’Italia aveva adottato la nuova Strategia energetica nazionale (SEN) considerata come punto di partenza verso il Pniec. Oltre a questo, però, in Italia sono in vigore diversi documenti che rappresentano una buona base per lo sviluppo del nuovo piano. Tra questi si ricordano:
- Strategia europea di adattamento al cambiamento climatico
- Verso un modello di economia circolare per l’Italia – documento di inquadramento e posizionamento strategico
- Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile
- Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici
- Elementi per una roadmap della mobilità sostenibile
- Piano d’azione in materia di produzione e consumo sostenibile
- Legge di delegazione europea 2019
- Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica.
Gli obiettivi del Pniec
Negli ultimi anni i temi dell’efficienza energetica sono entrati di diritto nelle agende politiche governative. Tra gli interventi più efficaci per gli edifici, ai bonus ristrutturazione e ai comportamenti virtuosi e sostenibili, si è sviluppata una maggiore consapevolezza tra cittadini e istituzioni.
Entro il 2030, gli Stati membri, tra cui l’Italia, devono mettere in atto il pniec, considerato come l’insieme delle strategie che i singoli stati dovranno attuare per raggiungere gli obiettivi previsti. Gli aspetti sono diversi e coinvolgono, ad esempio, la sicurezza, le rinnovabili, le emissioni di anidride carbonica, la transizione ecologica e similari. All’interno del pacchetto sono stati individuati alcuni obiettivi da raggiungere, ovvero un +32,5% di efficienza energetica, +32% sull’energia rinnovabile e -40% sulle emissioni GHG (gas ad effetto serra). Ciascuno di questi macro obiettivi contiene all’interno altri sotto-obiettivi come riduzione dei consumi e politiche attive.
Per l’industria tra gli obiettivi si ricorda soprattutto la riduzione delle emissioni (-2,2% ad anno), mentre per gli edifici si ricordano:
- Punti di ricarica per i veicoli elettrici sui nuovi edifici
- Immobili decarbonizzati e ad alta efficienza entro il 2050.
Per quanto riguarda l’efficienza energetica, le sfide più importanti riguardano soprattutto gli edifici residenziali per cui è importante una riqualificazione energetica degli edifici (sia ad uso ufficio che abitativo). Per questo motivo l’eco-bonus ha avuto un ruolo determinante anche per quanto riguarda la cessione del credito, considerato come promozione di interventi anche per quei proprietari che non possono procedere con l’intervento.
L’obiettivo generale del pniec, pubblicato dal Ministero dello Sviluppo economico, Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, è quello di ridurre i consumi dell’Italia senza, però, penalizzare la crescita economica del Paese. L’Italia, infatti, si pone come Paese che condivide l’orientamento europeo per promuovere la Green New Deal e lo fa coinvolgendo diversi interlocutori come cittadini e imprese.
I traguardi nazionali
Come si legge nel pniec, sono diversi i traguardi nazionali che si vogliono raggiungere. Anche in questo caso gli ambiti sono diversi:
- Decarbonizzazione
- Efficienza energetica
- Sicurezza energetica
- Mercato dell’energia
- Ricerca, innovazione e competitività.
Il piano, dunque, prevede una trasformazione dell’economia e un uso più consapevole delle risorse. Più rispetto dell’ambiente e delle persone, ma anche sicurezza delle forniture e prezzi accessibili.
Per quanto riguarda la questione dei rifiuti e dell’agricoltura, l’obiettivo è quello di incrementare la raccolta differenziata e la trasformazione dei rifiuti in risorse nuove. Per questo motivo è previsto un aumento degli impianti di trattamento dei rifiuti organici per trasformarli in fertilizzanti. Per l’agricoltura, invece, sono state individuate diverse misure come il miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano, il codice nazionale sulle buone pratiche agricole, la PAC (politica agricola comune), predisposizione del rapporto annuale sulle foreste italiane, il testo unico foreste e filiere forestali e il codice dell’ambiente.
Per il settore elettrico saranno realizzati nuovi impianti e saranno potenziati quelli già esistenti. Tra le tecnologie considerate innovative, nel pniec si fa a riferimento a:
- Solare termodinamico
- Geotermia
- Eolico off shore
- Solare fotovoltaico
- Idroelettrico.
Per raggiungere, inoltre, gli obiettivi nel settore trasporti, il pniec prevede, tra le altre cose, l’obbligo di miscelazione dei biocarburanti e la riduzione delle emissioni GHG dei carburanti del 6%, mentre per il settore termico sono previste detrazioni fiscali per gli interventi di efficienza energetica, obbligo di integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici e contributi comunali per investimenti sostenibili nei territori.