Quando bisogna scegliere un sistema di riscaldamento per la propria abitazione, occorre tenere in considerazione parecchi fattori prima di prendere una decisione definitiva. Un numero sempre maggiore di persone, soprattutto negli ultimi anni, ha deciso di ricorrere ad un nuovo ed evoluto sistema di riscaldamento: il sistema di riscaldamento a zone.
Approfondimenti
Tecnicamente, il riscaldamento a zone è una forma di riscaldamento centralizzato anche se presenta alcuni aspetti differenti che lo rendono più efficiente ed economico. Sia il sistema di riscaldamento centralizzato che quello a zone utilizzano una fonte di calore che riscalda l’aria che circola in casa. La differenza, come vedremo di seguito, si riduce al modo in cui ogni tipo di sistema distribuisce l’aria ai pavimenti e alle stanze della casa.
Quando parliamo di riscaldamento a zone, intendiamo un sistema che prevede una fonta di calore centrale che impiega un sistema di suddivisione in zone per distribuire l’aria. Per riscaldamento centralizzato, si intende quel sistema che impiega metodi tradizionali (e non sempre efficienti) per distribure l’aria in tutta la casa.
Come viene distribuita l’aria in casa
Quando viene attivato il termostato in un sistema centralizzato, ogni singola stanza della casa che dispone di una presa d’aria riceverà aria calda. In altre parole, il riscaldamento centralizzato è sempre in uno dei due stati seguenti: ogni stanza della casa riceve aria calda o nessuna stanza della casa riceve aria calda. L’unico modo per aggirare questo sistema sarebbe quello di chiudere manualmente le prese d’aria di alimentazione in alcune delle stanze, un gesto che non si dovrebbe mai fare.
Con il riscaldamento a zone, ogni bocchetta di mandata ha una “serranda meccanica” aperta o chiusa. Quando la caldaia è in funzione, solo le stanze con prese d’aria le cui serrande sono aperte riceveranno aria calda. Ciò significa che il riscaldamento a zone può trovarsi in tre stati differenti: nessuna delle stanze riceve aria calda, tutte le stanze ricevono aria calda o solo alcune delle stanze ricevono aria calda. Le decisioni su quali serrande devono essere aperte a che ora, vengono prese da termostati separati che operano in totale autonomia.
Le differenze che riguardano i termostati
Una casa con riscaldamento centralizzato ha un solo termostato. Questo termostato si trova in genere al centro della casa al piano terra e serve a regolare la temperatura di ogni singola area della casa. Quando l’area intorno al termostato diventa troppo fredda, il termostato invia un segnale alla caldaia, inducendola ad accendersi, e ogni parte della casa riceverà aria calda indiscriminatamente. Una volta che l’area circostante il termostato è sufficientemente calda, il termostato spegnerà la caldaia e ogni stanza della casa smetterà di ricevere aria calda.
Con questo sistema tradizionale, diverse parti della casa tendono ad avere livelli di temperatura diversi. Ad esempio, le stanze al piano superiore potrebbero essere più calde del piano principale. Oppure potrebbero esserci zone della casa che si riscaldano più velocemente a causa della presenza di molte finestre e luce solare. Di conseguenza, il termostato centrale probabilmente non riflette accuratamente la temperatura presente in ogni parte della casa e alcune zone saranno sempre troppo calde o troppo fredde.
Con il riscaldamento a zone, è invece possibile suddividere il proprio appartamento in singole zone e ogni zona avrà il proprio termostato. Ad esempio, si potrebbe valutare di trasformare ogni livello della casa in una propria zona, che può essere riscaldata separatamente dal resto della casa. Con questo sistema, la caldaia andrà ad erogare aria calda solo nelle zone che richiedono calore in un dato momento. Ogni termostato può inviare alla caldaia, in totale autonomia, l’ordine di accendersi in qualsiasi momento e solo le zone che richiedono calore manterranno aperte le serrande nelle prese d’aria durante ogni ciclo di riscaldamento.
Il sistema ideale per la propria casa
Il riscaldamento a zone può migliorare significativamente il comfort e i livelli di efficienza della casa, eliminando in modo razionale i punti caldi e freddi dell’abitazione. Di conseguenza il riscaldamento a zone rappresenta la soluzione ideale per chiunque abbia una casa di dimensioni medio-grandi, soprattutto se la casa è distribuita su più livelli. L’unico caso in cui questo sistema non va consigliato è se si dispone di una casa più piccola in stile ranch in cui il termostato centrale può stimare con precisione la temperatura di ogni stanza.
Uno dei motivi principali per il quale il riscaldamento a zone può rappresentare un vantaggio è il risparmio energetico. Nel lungo termine, l’installazione di questo sistema fa risparmiare parecchi quattrini sulla bolletta energetica. Il risparmio deriva dal fatto che l’utente riscalda solo quelle stanze che vengono effettivamente utilizzate, evitando di sprecare energia in quelle zone meno “vissute”. Per fare un esempio pratico, se nella casa vengono solo utilizzate la cucina, il bagno e le camere da letto, non vi è alcun motivo di riscaldare anche le altre stanze che non vengono utilizzate durante una giornata normale.
I caminetti elettrici rappresentano la miglior soluzione per il riscaldamento a zone
I caminetti elettrici, nel lungo termine, possono far risparmiare molti soldi. Possono essere impiegati per riscaldare solo le parti della casa in cui si trascorre la maggior parte del tempo, evitando di sprecare energia in quelle aree non frequentate. Il camino elettrico può essere impostato anche in maniera tale che si accenda da solo un’ora prima del nostro arrivo, per trovare la stanza già alla giusta temperatura. Anche dal punto di vista estetico i caminetti elettrici rappresentano una soluzione apprezzabile perchè sono un compendio utile e stimolante per l’arredamento, in grado di dare un tocco di colore, giocando con le diverse sfumature.