Provate a guardarvi intorno in casa e ponetevi con onesta una domanda scomoda: quanti dei prodotti che sono presenti nella vostra abitazione sono effettivamente indispensabili? Di cosa potreste fare a meno e cosa vi siete pentiti di avere acquistato, magari spinti da un impulso irrazionale e improvviso? Ebbene, il concetto di minimalismo domestico ci può aiutare a evitare scenari simili, contribuendo a eliminare oggetti inutili. Vediamo insieme qualche consiglio utile in questo senso.
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Cs’è il minimalismo domestico

Di ispirazione giapponese, il minimalismo domestico è stato esplorato in tutto il mondo e applicato dall’architettura modernista fino ai negozi di lusso. Le origini precise di questa estetica, tuttavia, non sono mai state chiarite: si sono evolute da un sistema di valori spirituali e filosofici che risale a secoli fa.
Il minimalismo, in generale, è definito come l’atto di possedere meno oggetti possibile. È un modo di vivere intenzionale in cui si conservano solo le cose veramente necessarie—gli oggetti che supportano il proprio scopo e i propri valori, eliminando l‘eccesso e la distrazione del superfluo.
La lista dei 25 oggetti da eliminare
Un ideale simile si può facilmente applicare anche alle nostre abitazioni: vediamo in che modo, una stanza alla volta.
Cucina
Si tratta di uno degli angoli delle nostre case dov’è più facile liberarsi del superfluo. Qui, per esempio, potremmo avere accumulato tantissimi apriscatole, mestoli o palette, o ancora macchine per il ghiaccio, per fare i popcorn, yogurt maker e estrattori di succo di frutta che magari sono stati utilizzati solo una volta. Un discorso simile vale per i numerosi contenitori di plastica (senza tappo) che non sappiamo più dove infilare in dispensa, o ancora delle confezioni di spezie acquistate molto tempo prima per una sola ricetta e che poi sono rimaste chiuse.
Bagno
Questa zona della casa tende a diventare molto spesso il cimitero di prodotti di bellezza e di cura per il corpo. Di norma qui si accumulano i classici campioncini degli hotel e i kit che abbiamo raccolto nei nostri viaggi. Ancora, i trucchi e i prodotti di skin care che non siamo riusciti a terminare prima della scadenza, e che andrebbero buttati per evitare che possano regalarci fastidiose irritazioni cutanee.
Tutti gli elastici e gli accessori per capelli rotti o spaiati andrebbero inoltre raccolti in un cassetto e e sottoposti ad una selezione severa, così come tutti gli spazzolini vecchi e consumati, ormai da buttare anche perché antigienici.
Camera da letto
Aprite l’armadio e iniziate a fare decluttering! Separate tutti i capi d’abbigliamento e gli accessori che usate con frequenza da ciò che invece non indossate mai: a questo punto, cercate di capire quali vestiti/scarpe/gioielli/orologi potete tranquillamente buttare e quali invece rivendere online.
Piattaforme come Vinted oggi vi permettono di mettere in vendita i vostri capi di seconda mano con un semplice click: si tratta di una soluzione utile sia per le vostre tasche sia per l’ambiente!
Salotto e spazi comuni
Anche in questi angoli delle nostre case accumuliamo sovente oggetti del tutto inutili. Pensiamo per esempio a CD, DVD e Blu-ray non digitalizzati, da conservare solo nel caso di edizioni da collezione che hanno anche un valore affettivo.
Mantenete inoltre una scatola di addobbi essenziale per Natale, ma evitate di accumularne di nuovi per ogni singola festività. Per quanto riguarda i cavi, i caricabatterie e i telecomandi non identificati raccogliete tutto in un solo cassetto e cercate di capire a cosa servono, buttando quelli obsoleti.
Riempite inoltre una scatola con tutti i documenti importanti e smaltite immediatamente volantini e bollette pagate vecchie. Considerate di buttare nella spazzatura eventuali gadget turistici e souvenir che avevate acquistato d’impulso e che per voi ormai non hanno più alcun valore.
Ecco una tabella con un breve recap.
| Categoria di spesa evitata | Descrizione dell’impatto economico | Stima annuale risparmiata |
| Prodotti per la cura/bellezza | Non acquistare doppioni o articoli non necessari (es. trucchi scaduti o creme dimenticate) | € 150 – € 300 |
| Contenitori/Organizzatori | Non acquistare scatole, organizer e mensole per contenere cose che non si usano | € 50 – € 100 |
| Abbigliamento/Calzature | Riduzione dell’acquisto di capi superflui, privilegiando la qualità e l’essenziale | € 300 – € 800 |
| Elettrodomestici/Gadget | Evitare l’acquisto impulsivo di piccoli strumenti da cucina o tecnologici | € 100 – € 250 |
| Totale Stimato | € 600 – € 1.450+ |
Benefici economici e psicologici
Puntare all’essenziale ci permette evidentemente di risparmiare in spese inutili, riuscendo così a racimolare ogni mese una cifra che potremo mettere via per altri progetti o emergenze future. Avere un gruzzoletto da parte ci porta di conseguenza anche ad essere molto più sereni, perché in questo caso siamo consapevoli di avere un fondo di sicurezza da poter utilizzare in tranquillità a tempo debito.
Dal lato psicologico, inoltre, avere una casa più in ordine perché meno piena di oggetti inutili ci dà automaticamente un senso di appagamento ma anche tranquillità, anche perché ci costringe ad occuparci del noioso riordino e delle pulizie con minor frequenza.
Come mantenere la casa minimal nel tempo
Il decluttering non è un’attività da svolgere una volta sola, ma un’abitudine da coltivare. Per mantenere una casa minimal nel tempo è fondamentale adottare la “regola dell’uno in entrata, uno in uscita”: ogni volta che comprate un nuovo oggetto (un vestito, un libro, un utensile), dovreste impegnarvi a scartarne o donarne uno simile.
Un altro consiglio è quello di designare uno spazio “cuscinetto” (come un cassetto o una scatola) per gli oggetti che si è indecisi se eliminare. Se dopo un periodo di tempo (es. 30 giorni) non si è sentito il bisogno di utilizzare quegli oggetti, si può procedere all’eliminazione senza rimpianti. Infine, praticare un “mini-decluttering” di 5-10 minuti al giorno aiuta a prevenire l’accumulo e a mantenere la casa in uno stato di ordine costante.
Fonti e ispirazioni

Uno dei profili più interessanti che vale la pena seguire in Italia è quello dell’influencer Giulia Torelli, che ha fatto del decluttering dell’armadio un vero e proprio lavoro (qui per i dettagli sulla sua attività). A livello internazionale vi invitiamo invece a seguire la già citata regina del riordino Marie Kondo: qui trovate il link al suo sito, mentre qui potete trovare fonti di ispirazione sul suo profilo Instagram.