Il cablaggio di una lampadina, soprattutto per chi ha poca dimestichezza con gli impianti elettrici, può apparire una operazione complessa. Ma in fondo si tratta solo di togliere l’alimentazione, controllare che l’elettricità sia isolata, sapere dove deve essere cablato ogni filo e identificare il filo sotto tensione commutato. In questa guida analizzeremo passo passo tutto il procedimento per collegare una lampadina ai fili elettrici.
Approfondimenti
Quando si effettua qualsiasi attività che coinvolga l’impianto elettrico di casa, è necessario assicurarsi di poterla completare con sicurezza dall’inizio alla fine. Se si hanno dei dubbi o delle perplessità, è sempre opportuno consultare un elettricista qualificato che sappia eseguire il lavoro correttamente. Prima di iniziare qualunque lavoro sull’impianto elettrico bisogna sempre assicurarsi che l’impianto sia installato secondo le normative edilizie.
Cosa fare in via preliminare
La prima cosa da fare prima di iniziare il lavoro è quello di togliere l’alimentazione, staccando il contatore e controllare che l’elettricità sia isolata. Questo passaggio è fondamentale per non rischiare di rimanere folgorati da una scarica elettrica.
Prima di spegnere tutti gli interruttori sull’unità di consumo occorre assicurarsi che non ci siano elettrodomestici in uso. E’ buona regola utilizzare sempre un rilevatore di tensione per assicurarsi che l’elettricità sia effettivamente isolata.
A questo punto il prossimo passo da compiere è quello di rimuovere la lampadina con le mani e il raccordo con un cacciavite. Se il filo sotto tensione commutato è già contrassegnato da una guaina o da un nastro isolante, non rimuoverlo.
Se la lampada dovrà essere installata sul soffitto occorre, in via preliminare, eliminare polvere e ragnatele prima di procedere. Questo consiglio vale anche quando si devono installare lampade da parete o interruttori. Lavorare su un’area pulita facilita il lavoro e lo rende più scorrevole. Se si sta usando una scala per arrivare al tetto, occorre verificare che il pavimento sia pulito e che la scala non possa scivolare mettendo a rischio l’incolumità dell’operatore.
A questo punto è possibile smontare la lampada e accedere al circuito elettrico dove dovrebbero essere visibili tre cavi: quello di fase, quello di messa a terra e quello neutro. Il cavo di fase è quello che porterà la corrente elettrica nella lampada, mentre quello di messa a terra scaricherà l’energia in sovraccarico su un punto neutro, come la terra, dove andrà a dissiparsi. Nei lampadari moderni, il filo di messa a terra è attaccato alla lampada stessa.
Il cablaggio dei fili
Una delle cose da fare è quella di ispezionare i fili elettrici per verificarne lo stato. Se sono troppo vecchi, sarà meglio sostituirli in fretta. Soprattutto se l’ultimo impianto elettrico è stato fatto prima del 1985, i cablaggi potrebbero essere stati effettuati con fili più deboli e meno resistenti rispetto a quelli attuali.
Fatto questo, la cosa che adesso ci rimane da fare è unire i fili dello stesso colore. I codici di colore variano da paese a paese. In Italia, tendenzialmente, il filo neutro è di colore blu chiaro o nero, mentre il filo di terra è quello giallo-verde. Il filo di fase è generalmente marrone o rosso.
Una volta collegati i fili, se il cavo che resta è di colore verde o verde e giallo, bisognerebbe avvitarlo alla staffa di montaggio. In genere troverete una piccola vite che si dovrà allentare leggermente per poi inserire il cavo fra la testa della minuteria e la staffa. Alla fine di tutto si dovrà stringere la vite.
Se stiamo cercando di collegare alla rete elettrica un lampadario, l’ultima cosa da fare, dopo aver unito i fili, è quella di collegarlo alla staffa. Con una mano lo possiamo sostenere e con l’altra mano dovremo cercare di posizionarlo allineando i fori per le viti con quelli presenti sulla staffa. Una volta completato il tutto, non ci resta che provare se le luci del lampadario funzionano correttamente.
Quindi andiamo verso il pannello generale dell’impianto e attiviamo il flusso di corrente. Se tutti i fili sono stati collegati correttamente, la luce si accenderà, ma se abbiamo commesso un errore, l’impianto potrebbe andare in corto circuito e il flusso di corrente verrà interrotto. In questo caso lasciamo che il flusso di corrente rimanga interrotto e torniamo a verificare che il cablaggio dei fili sia stato fatto correttamente.
I pericoli da evitare
Un recente studio italiano ha evidenziato come annualmente un migliaio di persone subiscono danni fisici all’atto di cambiare una semplice lampadina, perchè non si seguono le più elementari regole per operare in sicurezza. Alcune persone tendono a ferirsi le dita, mentre altri perdono l’equilibrio e cadono dalla scala. Nei casi più gravi si rischia anche la folgorazione.
Per evitare che questo accada, occorre innanzitutto interrompere l’interruttore generale della corrente prima di effettuare qualunque manovra eliminando ogni rischio di folgorazione. E’ importante dotarsi sempre di una scala stabile, integra e in grado di sostenere il peso dell’operatore, evitando di lavorare su una sedia o su un supporto instabile.
Quando sfiliamo la lampadina, come ad esempio una lampadina smart, dobbiamo cercare di avere sempre una presa ben salda e sfilarla in modo deciso ma senza tirare con forza perchè la lampadina potrebbe rompersi e il vetro potrebbe danneggiare le mani.