Secondo quanto stabilito dalla normativa nazionale che disciplina il controllo dei fumi delle caldaie a gas (decreto del Presidente della Repubblica n. 74/2013), è obbligatorio controllare con scadenza biennale i fumi per potenze inferiori ai 35 kW in caso di impianti che sono alimentati con combustibili liquidi o solidi. Gli impianti termici a combustibili liquidi o solidi con potenza superiore a 100 kw vanno sempre controllati annualmente. Mentre le caldaie a gas metano o Gpl fino a 100 kw, possono essere revisionate ogni 4 anni.
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Molti proprietari di caldaie a gas puntano solo a superare l’ispezione obbligatoria cercando di ridurre i tempi e i costi. Una revisione affrettata, però, potrebbe non mettere l’utilizzatore al riparo da alcune insidie che potrebbero causare danni futuri. Ma in cosa consiste la revisione della caldaia e perchè è importante che venga effettuata in modo accurato e corretto?
Come viene effettuata la revisione biennale della caldaia
La revisione periodica della caldaia non è altro che un controllo periodico dello stato di salute della caldaia stessa. Durante la fase di revisione, viene esplorato l’interno della caldaia esattamente come si fa nel corso di un intervento chirurgico. Alcuni segni di problemi sono visibili solo quando l’interno della caldaia a gas viene aperto, ecco perchè deve essere adeguatamente esaminato anche per scoprire la presenza di anomalie nel suo funzionamento e valutare attentamente quali sono le azioni che potrebbero risultare necessarie per preservare e migliorare lo stato di salute della stessa caldaia.
Per effettuare una corretta revisione della caldaia a gas occorre analizzare il recipiente a pressione, lato fuoco e lato acqua. Occorre, altresì, pulire ed effettuare la manutenzione delle prime valvole e dei raccordi montati sul recipiente a pressione. Questi includono la valvola dell’ugello del vapore, la valvola di sicurezza, la valvola dell’acqua di alimentazione, la valvola di spurgo e gli indicatori di livello dell’acqua. Per garantire che la colonna d’acqua rifletta accuratamente il livello nella caldaia, il raccordo incrociato deve essere pulito. Si tratta di un passaggio che spesso viene sottovalutato, ma che è fondamentale per una corretta manutenzione.
Come viene condotta l’ispezione
Innanzitutto va ispezionato visivamente il recipiente a pressione e i raccordi per assicurarsi che non vi siano crepe o deformazioni che potrebbero compromettere il funzionamento alla pressione del vapore. Occorre poi effettuare una ispezione finale complessiva accendendo la caldaia e mettendola in funzione per verificare le caratteristiche di sicurezza tra cui la mancanza di fiamma e l’interruzione dell’acqua bassa.
Una volta che la caldaia viene aperta, è importante esaminare alcuni elementi. Sul fuoco, la formazione della fuliggine, la sua posizione, la quantità e lo spessore e ogni colore insolito, rappresentano dei sintomi “spia” che potrebbero nascondere delle anomalie. Deve essere effettuata anche un’analisi approfondita del deposito dell’acqua che potrebbe rivelare l’efficacia del trattamento dell’acqua e l’eventuale modifica o adeguamento da apportare.
Una corretta revisione deve essere effettuata con una verifica accurata dei fumi. Occorre pulire a fondo sia il bruciatore che lo scambiatore. Va anche analizzato lo scarico dei fumi e verificata la presenza di condensa e la ventilazione dell’ambiente. Solo nei casi in cui è espressamente previsto, il tecnico manutentore rilascerà il bollino blu nel caso in cui la verifica sia andata a buon fine.
I rischi per mancato controllo fumi caldaia
Non sottoporre i fumi della caldaia al controllo periodico, oltre a comportare l’irrogazione di sanzioni, comporta anche rischi rilevanti in termini di sicurezza ma anche dal punto di vista economico. Con la corretta ispezione si può verificare la funzionalità dell’impianto passando al setaccio il prodotto di combustione, per capire quali rischi potrebbe correre l’utilizzatore o i vicini in caso, per esempio, di dispersione di combustibile. La stessa assicurazione sulla casa copre eventuali danni provocati dalla caldaia regolarmente sottoposta ai controlli periodici previsti dalla legge ed espletati da un tecnico autorizzato.
Il controllo dei fumi della caldaia è obbligatorio: la legge ha introdotto sanzioni variabili per coloro che non adempiono a questo obbligo. Una corretta verifica dell’efficienza energetica della caldaia ne garantisce anche il buon funzionamento e la sua sicurezza. Se non si sottopone la caldaia ad una corretta ispezione periodica, l’impianto di riscaldamento può rappresentare un pericolo concreto per l’incolumità di chi abita nella casa e del vicinato. Fra l’altro controllare regolarmente la caldaia a gas, mantiene intatta la validità della garanzia in base ai tempi stabiliti dalla casa produttrice.
I costi per la revisione
In media, la revisione della caldaia ha un costo che si aggira sugli 80 euro. Per il controllo dei fumi la spesa può essere lievemente più alta e raggiungere anche i 100 euro. La manutenzione ordinaria di una caldaia spetta a chi vive nell’immobile. In caso di immobile in affitto, i costi di revisione graveranno sull’affittuario. In caso di manutenzione straordinaria della caldaia per sostituire un elemento in caso di guasto, i costi di manutenzione graveranno sul proprietario dell’immobile.