Esiste attualmente un particolare tipo di cryptovaluta, la Stablecoin, che è stata ideata appositamente per minimizzare la volatilità dei prezzi. Per riuscire a raggiungere questo obiettivo, il suo valore si deve legare a un asset più stabile, come una valuta fiat o una merce durevole (si pensi al caso dell’oro). Per garantire la stabilità del prezzo delle loro monete, gli operatori conservano riserve fisiche dell’asset di riferimento o impiegano algoritmi che si adeguano con il passare del tempo alle variazioni nella domanda e nell’offerta. Due tra i esempi più interessanti e noti sono i Tether e gli USD Coin: vediamo insieme più nel dettaglio questo confronto Usdt vs usdc.
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Usdt vs usdc: una panoramica
Complessivamente, questi due bitcoin rappresentano circa l’86% dell’intero mercato delle stablecoin. Tether ad ogni modo è la più grande, e vanta una capitalizzazione di mercato di 83,7 miliardi di dollari (65% del mercato), a frotne di USD Coin, seconda in classifica, con 26,9 miliardi di dollari (21%).
Quando se ne parla spesso si dice che sono “collateralizzate da fiat” : ci sta riferendo in questo al fatto che entrambe sostenute da riserve di valute fiat tradizionali, nel caso specifico il dollaro statunitense. Gli emittenti di stablecoin “collateralizzate da fiat” assicurano per l’appunto che per ogni stablecoin emessa ci sia un importo corrispondente in valuta tradizionale, come il dollaro. Questo significa che se emettono una stablecoin, dovranno avere nella loro riserva la stessa quantità di dollari. Tale corrispondenza 1:1 è molto utile perché serve a mantenere il valore della stablecoin stabile e ancorato a quello di una valuta tradizionale.
Per spiegarlo in termini ancor più semplici: chi è in possesso di queste stablecoin può avere la certezza che ha lo stesso valore del dollaro, rendendola più sicura e affidabile per le transazioni.
Tether
Si tratta della prima stablecoin ad essere mai sviluppata e, come già anticipao, è attualmente la più grande sia in termini di volume in circolazione che di capitalizzazione di mercato. È gestita da Tether Limited, che ha assicurato che ogni USDT presente sul mercato è ad oggi completamente coperta da valuta fiat nelle sue riserve; l’azienda inoltre ha sul suo una pagina dove sono disponibili i dati aggiornati relativi alle sue scorte.
USD Coin
USD Coin è amministrata da un consorzio noto come Center, che è stato fondato da Circle e che è composto da membri dell’exchange di criptovalute Coinbase e della società di mining Bitcoin Bitmain.
Circle ha dichiarato che “ogni USDC è garantita da un dollaro in riserva o da altri investimenti approvati”, anche se non ha fornito ulteriori dettagli rispetto a questi ultimi.
Nel giugno 2021, la dicitura sul sito di Circle è cambiata da “garantita da dollari statunitensi” a “garantita da asset completamente riservati”. Le riserve di USD Coin vengono attestate regolarmente, ma non sono soggette a una revisione contabile formale, e le attestazioni mensili sono disponibili sul sito del Consorzio Center.
La stabilità di Usdt vs usdc
Fino ad oggi queste bitcoin hanno dimostrato di essere stabili, cioè di mantenere in modo efficace il loro valore di parità con il dollaro. Ma questo non significa che sia sempre stato così e che non ci siano stati anche momenti di maggiore instabilità.
Si pensi ad esempio a ciò che è accaduto nell’ottore del 2018, quando Tether è scesa fino a $0,92 a causa di voci su un’insufficiente copertura per USDT e problemi di prelievo sull’exchange di criptovalute Bitfinex. Il suo ancoraggio al dollaro inoltre l’ha perso nel marzo 2023, scendendo fino a 87 centesimi, a causa di riserve detenute presso la fallita Silicon Valley Bank. Quando la banca è crollata, i detentori di USD Coin hanno poi rapidamente riscattato oltre $1 miliardo di USDC per dollari, causando un drammatico calo di prezzo. Va comunque ricordato che negli ultimi anni queste crypto hanno dimostrato di essere molto resilienti e di essere in grado di recuperare il loro ancoraggio in tempi relativamente brevi.
Il vero problema di Tether, piuttosto, è stato che in passato è stato accusato di scarsa trasparenza rispetto alle sue reali riserve. Basti pensare a proposito che nel 2021 la Commodity Futures Trading Commission degli Stati Uniti ha ordinato a Tether di pagare una multa di 41 milioni di dollari per aver fatto “dichiarazioni false o fuorvianti” in relazione alle sue riserve in dollari. Molto meno controverso, invece, è il profilo USD Coin.
Chi gestisce i volumi maggiori?
Abbiamo visto che sono fondamentalmente entrambe opzioni molto interessanti e stabili per gli investitori della blockchain. Tutte e due le opzioni, inoltre, garantiscono una buona liquidità. ether registra un volume medio di scambi mensile di 19,2 miliardi di dollari, mentre USD Coin si attesta a 3,5 miliardi di dollari. Si ricordi inoltre che nonostante abbiano affrontato alcune controversie sulla trasparenza delle riserve in dollari, entrambe le stablecoin hanno fatto notevoli passi avanti in questo aspetto.
Infine, operando su diverse blockchain, riducono il rischio operativo, consentono trasferimenti più rapidi e abbassano le commissioni di transazione.