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Mutui fino a 85 anni: quali banche lo offrono al mercato?

Una donna stringe la mano di un anziano.

Secondo quanto riportato da Mutuisi, l’età media delle persone che decidono per la prima volta di accendere un mutuo per l’acquisto di una casa è ad oggi di 37 anni. Rispetto a qualche anno fa i tempi sono cambiati e, alla luce delle difficoltà economiche diffuse, sono in tanti a dover far slittare la richiesta di un mutuo aspettando il momento migliore da un punto di vista lavorativo. Per quanto, in generale, siano soprattutto i “giovani” a fare richiesta di un prestito ad un istituto di credito, nulla toglie che anche una persona più in là con l’età possa aver bisogno di sottoscrivere un contratto simile. Viene dunque naturale chiedersi, a questo punto, se sia possibile effettuare la richiesta di un mutuo rimborsabile fino a quando si hanno 80 o anche 85 anni. La risposta a questa domanda è positiva, anche se non tutti gli istituti applicano le medesime regole. Vediamo dunque insieme tutto quello che è necessario sapere nel merito della questione.

Fino a che età è possibile chiedere un mutuo?

Le condizioni per cui le banche italiane concedono mutui a clienti fino a 85 anni sono molto stringenti: vediamo insieme cosa c'è da sapere a riguardo.
Anziani che giocano a carte.

Quando una banca deve valutare la possibilità di concedere un mutuo o meno al cliente che ne fa richiesta verifica tutta una serie di fattori, tra cui quello anagrafico. Il motivo è facilmente intuibile: nel momento in cui prestano il loro denaro, le banche vogliono assicurarsi che la persona sarà ancora in vita prima di estinguere il suo debito. Quello dell’età diventa dunque uno scoglio in molti casi e le banche tendono ad essere piuttosto restie a concedere prestiti di tale portata a persone anziane. Anche nel caso in cui un mutuo dovesse essere validato con un’estinzione prevista entro gli 85 anni l’istituto che se ne farà carico potrebbe applicare una serie di condizioni molto stringenti: solitamente, in situazioni simili, viene concesso un importo contenuto per un arco temporale ridotto, di norma non più lungo di 10 anni; le rate, inoltre, saranno particolarmente alte e ravvicinate, in modo tale da estinguere il debito in tempi rapidi.

Evidentemente, più aumenta l’età, più aumenta il rischio di insolvenza, e questo essenzialmente per due fattori: da un lato c’è la possibilità concreta che la persona possa perdere la vita nel frattempo, dall’altro che possa perdere l’impiego. Al di là del possibile decesso, infatti, è anche importante considerare che una persona anziana che perde il lavoro faticherà molto di più a trovare una nuova occupazione.

Alla luce dei fatti, dunque, una banca di solito concederà un mutuo a persone che compiranno al massimo 75 anni al termine del contratto. Facciamo un esempio pratico: un individuo di 50 anni potrà in questo caso chiedere senza problemi un mutuo della durata di 25 anni alla maggior parte degli istituti. Certe banche, comunque sia, potrebbero eventualmente concedere a questa stessa persona di 50 anni un mutuo a 30 anni.

Ovviamente è importante ricordare come quello anagrafico non sia l’unico criterio preso in considerazione: per la concessione di un mutuo tutti gli istituti bancari prendono sempre in considerazione anche la sostenibilità economica del cliente che ha fatto richiesta, la sua affidabilità finanziaria, l‘importo richiesto e richiederanno eventuali altre garanzie. Qualunque sia l’età del cliente, dunque, un lavoratore dipendente che voglia richiedere un mutuo dovrà presentare le ultime due buste paga, la copia del modello CUD, 730 o Unico e la dichiarazione del datore di lavoro sull’anzianità del servizio. Se il richiedente fosse un free-lance o autonomo, invece, la banca chiederà copia del modello unico, l’attestazione di iscrizione all’albo dei professionisti e l’Estratto della Camera di Commercio Industria e Artigianato.

Quali banche italiane concedono mutui fino a 85 anni?

Le banche che concedono mutui fino a 85 anni non sono molte e se lo fanno applicano importanti restrizioni: ecco cosa devi sapere.
Una persona in là con l’età.

Riguardo alla soglia degli 85 anni MediaPrestiti segnala il caso Hello Bank, che concede mutui fino a 80 anni ma apre alla possibilità degli 85 nel caso in cui ci fosse un garante (il tutto è però a discrezione della banca). BNL, in parallelo, indica nelle condizioni del suo Mutuo Spensierato quanto segue: “In caso di mutuo cointestato ciascun richiedente alla fine del finanziamento non dovrà aver superato gli 80 anni, l’eventuale garante gli 85 anni (derogabile a discrezione della banca)”. Diverso è il discorso di Intesa San Paolo, che rispetto ai propri mutui precisa: “Per richiedere un mutuo devi avere almeno 18 anni. In alcuni casi è previsto che il richiedente non possa avere più di 80 anni (81 non compiuti) alla scadenza del mutuo. In base all’età del richiedente e alle esigenze, valuteremo insieme la durata e le caratteristiche del mutuo più adeguate”. Il gruppo Intesa, ad ogni modo, fissa ad 85 anni il limite massimo per poter concedere un prestito ai pensionati INPS.

Per il resto, Unicredit concede mutui fino a 80 anni in caso di cointestazione (ma solo al cointestatario più giovane). Ubi Banca, a sua volta, permette di arrivare “solo” a 80 anni per qualsiasi mutuo. Lo stesso discorso vale per CheBanca e IW Bank.

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