Il mutuo sulla prima o sulla seconda casa rappresenta la forma di debito più rilevante per il bilancio finanziario di migliaia di famiglie. Stipularlo con un istituto di credito comporta di fatto un indebitamento spalmato su diversi anni, a diverse condizioni: si può infatti scegliere un mutuo a tasso fisso, dove l’ammontare dovuto alla banca non potrà mai cambiare nel corso del tempo, o in alternativa (come fanno in molti) un mutuo a tasso varabile. Quest’ultimo in modo particolare può apparire più vantaggioso, soprattutto in una prima fase e se le condizioni lo consentono. Quello che sta succedendo negli ultimi mesi, però, con l‘aumento dei tassi di interesse della BCE, è che sempre più cittadini si ritrovano ad avere a che fare con mutui a tasso variabile davvero molto alti, a volte persino insostenibili. Ecco che in questo caso però emerge un’opportunità, quella della rinegoziazione del mutuo, inclusa anche nella manovra di bilancio 2023. Vediamo insieme come approfittarne!
Approfondimenti
Cosa prevede la nuova manovra 2023 sui mutui.
La nuova Manovra 2023 è stata adottata dal governo di Giorgia Meloni per aiutare individui e aziende ad affrontare le attuali sfide economiche, promuovendo al contempo la ripresa economica. Alcuni degli elementi inseriti possono certamente essere rilevanti in particolare per chi è in procinto di trasferirsi e di chiedere un prestito ad un istituto di credito: eccoli riportati qui di seguito.
- La possibilità di rinegoziazione del mutuo: il Governo ha prima di tutto deciso di ripristinare una norma del 2012 che permetteva di trasformare i mutui ipotecari da tasso variabile a tasso fisso. Per poter sfruttare questa opportunità bisogna tuttavia rispettare alcuni requisiti: i richiedenti devono avere un ISEE fino a 35.000 euro e vantare un tetto massimo del proprio mutuo a 200.000 euro per l’acquisto della prima casa.
- Agevolazioni per l’acquisto della prima casa: la manovra prevede la proroga delle agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa, un importante incentivo per chi sta prendendo in considerazione di comprare un immobile o di ristrutturare quello attuale. Come riporta il MEF, tali agevolazioni valgono per i giovani under 36.
- Agevolazioni per l’efficienza energetica: se state pensando a lavori di efficientamento energetico sulla vostra casa, la manovra offre anche incentivi fiscali per rendere questi progetti più accessibili.
- Agevolazioni per le famiglie: la manovra mira a sostenere giovani coppie e famiglie con figli, proponendo ai nuclei familiari a basso reddito un meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette, con un innalzamento della soglia ISEE da 12.000 euro a 15.000 euro.
Come rinegoziare il proprio mutuo a tasso variabile con la nuova manovra 2023
In precedenza abbiamo visto come esistano effettivamente delle condizioni per poter rinegoziare un mutuo. Ma come fare, dal lato pratico, a effettuare questa operazione passando per esempio da un mutuo a tasso variabile ad un mutuo a tasso fisso? Vediamo tutti gli step da seguire.
- Controllate le condizioni del vostro contratto annuale: prima di compiere qualunque operazione sarà importante verificare cosa prevede il contratto di mutuo stipulato in prima battuta. Qualunque negoziazione con il proprio istituto di credito dovrà partire dalla conoscenza del tasso di interesse iniziale che è stato applicato, dalla durata del mutuo e tutte le clausole del contratto.
- Contattate la banca: per rinegoziare il mutuo dovrete ovviamente mettervi in contatto con la banca che si aveva concesso il prestito, spiegando quali sono le motivazioni che vi spingono a richiedere una rinegoziazione del mutuo. Citare le nuove disposizioni previste dalla manovra è senza dubbio molto utile in questa fase.
- Negoziate il tasso di interesse a questo punto dovrete negoziare il tasso del mutuo a voi più favorevole. A seconda della vostra situazione finanziaria attuale potreste voler preferire un fisso ad un variabile, o viceversa. Un’altra opzione è il capped rate, ovvero un tasso variabile con un tetto limite, che vi proteggerà da oscillazioni troppo pronunciate. Esiste inoltre la possibilità di applicare un mutuo a tasso misto, che può cambiare da fisso a variabile a seconda delle condizioni del contratto iniziale e/o in base a scadenze fisse.
- Prendete in considerazione il prolungamento del mutuo: se necessario, potreste aver bisogno di ristrutturare il vostro mutuo, ad esempio estendendo la durata dello stesso per ridurre i pagamenti mensili. Si potrebbe in questo caso richiedere il passaggio da un mutuo ventennale ad un mutuo trentennale.
- Non dimenticate l’opzione surroga: per chi si trova in difficoltà con le condizioni del mutuo inizialmente pattuite ci sarà sempre la possibilità di effettuare il passaggio ad un altro istituto di credito alla ricerca di tasssi migliori. Si tratta di un’opportunità concessa dal decreto legge 7/2007 successivamente confluito nella Legge di Bilancio 2008. Con una surroga il contratto verrà rivisto senza costi aggiuntivi per il cliente, che non avrà nemmeno l’obbligo di estinguere il rapporto originario. In ogni caso, è importante ricordare che un piccolo costo questo tipo di operazione, in effetti, lo include: chi effettua una surroga dovrà infatti versare 35 euro di tassa ipotecaria. Per il resto non sono previste spese notarili di sorta, né la banca può rivalersi sul cliente con commissioni o altri eventuali costi extra.