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Pensioni vedovili: le nuove prospettive

Quali sono le prospettive per quanto riguarda le pensioni vedovili in Italia? Ecco un'analisi approfondita a rigurdo dopo l'annuncio della Germania.

Nel nostro Paese, quando una persona sposata viene a mancare viene garantito al suo coniuge una pensione di reversibilità, ovvero una forma di sostegno economico che è pari ad una quota percentuale della pensione già liquidata. Oltre a ciò, in ogni caso, le vedove e i vedovi possono anche ricevere un ulteriore aiuto finanziario da parte dello Stato, le cosiddette pensioni vedovili (a volte chiamati anche assegni di vedovanza). Ma in che cosa consistono questi strumenti esattamente e chi può avervi accesso? Vediamo insieme più nel dettaglio tutto quello che è necessario sapere a riguardo.

Cosa sono le pensioni vedovili

Stando alle ultime indiscrezioni sembrerebbe che la Germania voglia abolire le pensioni vedovili: quali sono invece le prospettive per l'Italia?
Una madre e un figlio ad un funerale.

Questo strumento di supporto economico viene assegnato a due condizioni: prima di tutto, la persona che lo riceve deve già essere percettore di una pensione di reversibilità e in secondo luogo deve dimostrare di essere invalida al 100%. Prima di proseguire, è necessario spiegare che tipo di supporti economici vengono elargiti ad un un erede (ovviamente i coniugi in questo caso sono in prima linea) quando un affetto stretto viene a mancare. I superstiti possono dunque ricevere una pensione di reversibilità se al momento del decesso la persona era titolare di una pensione diretta; possono ricevere una pensione indiretta se al momento della scomparsa la persona non era ancora arrivata alla pensione ma aveva già soddisfatto alcuni requisiti contributivi; possono infine ottenere un’indennità per morte se il parente deceduto non aveva i requisiti contributivi necessari ad una pensione indiretta. Ci sono, come anticipato, alcune condizioni che permettono ai parenti stretti del defunto di ricevere, in aggiunta, un assegno di vedovanza: quest’opportunità, tuttavia, viene concessa solo ad un gruppo specifico di soggetti.

A chi sono rivolte le pensioni vedovili?

Ci sono dunque dei requisiti molto precisi per l’assegnazione delle pensioni vedovili. I soggetti a cui questo aiuto economico extra è destinato soddisfano tutte le seguenti condizioni:

  • Sono vedovi di un lavoratore dipendente, nel pubblico o nel privato, di un co.co.co o di un lavoratore autonomo o freelance iscritto alla Gestione Separata
  • Percepiscono la pensione di reversibilità
  • Sono invalidi civili al 100% con il riconoscimento dell’inabilità al lavoro (oppure sono titolari indennità di accompagnamento)

È importante ricordare, a proposito, che sono esclusi dall’assegnazione delle pensioni vedovili tutti coloro che percepiscono una pensione di reversibilità da una cassa di previdenza sociale diversa da quella dei lavoratori dipendenti. Vale la pena sottolineare, inoltre, che l’assegno può spettare anche agli eredi del defunto nel caso in cui il coniuge non abbia potuto usufruirne o sia a sua volta defunto.

Come viene calcolato l’assegno di vedovanza e quali sono gli importi?

Oltre alla pensione di reversibilità, in Italia alle vedove possono spettare anche le pensioni vedovili: vediamo insieme cosa sono.
Una vedova piange il marito scomparso.

L’importo dell’assegno di vedovanza si basa essenzialmente sul reddito annuale percepito da parte del coniuge ancora in vita. Si distinguono dunque essenzialmente tre fasce per quanto riguarda l’assegnazione della pensione vedovile relativa:

  • Per chi percepisce un reddito annuo inferiore a 27.889,67 euro si avrà diritto sarà ad 52,91 euro extra sull’importo della pensione di reversibilità percepita
  • Per chi percepisce un reddito annuo compreso tra i 27.889,67 euro ed i 31.296,62 euro l’aumento mensile spettante sarà di 19,59 euro
  • Nessun extra per chi percepisce un reddito complessivo annuo superiore ai 31.296,62 euro

Come richiedere la pensione vedovile

Per richiedere il contributo sarà necessario effettuare una richiesta sul sito dell’INPS, chiamando il contact center INPS al numero 803 164 (gratis da rete fissa) o 06 164 164 (gratis da rete mobile) o rivolgendosi ad un patronato.

Questi i documenti necessari per inoltrare la richiesta di pensione vedovile:

  • Copia della carta d’identità in corso di validità
  • Copia del codice fiscale
  • Dichiarazione dei redditi più recente
  • Un documento nel quale si evidenzi la data di inizio della vedovanza
  • Un documento che riporta la categoria e il numero di pensione di reversibilità di cui si è titolari
  • Copia del verbale in cui è attestato lo stato di invalidità al 100%

Le prospettive sulle pensioni vedovili: in Germania spunta l’ipotesi di cancellarle, e in Italia?

Mentre nel nostro Paese siamo ancora in attesa di una riforma della pensioni che tarda ad arrivare, sembra che nel frattempo in Germania il Governo locale si stia muovendo per abolire alcune storiche misure di sostegno alle famiglie, come le stesse pensioni vedovili e gli assegni familiari. In una fase in cui il Paese teutonico fatica a trovare lavoratori si starebbe dunque cercando di eliminare tutte le misure che in qualche modo potrebbero disincentivare la popolazione a lavorare. In ogni caso, almeno per il momento, si tratta di semplici ipotesi in fase di discussione, senza contare che tale aiuto economico in Germania è in realtà più simile alla nostra pensione di reversibilità piuttosto che alle pensioni vedovili tout court. L’Italia, al contrario, non sembra avere alcuna intenzione di modificare la normativa a riguardo, seppure abbia deciso come i vicini tedeschi di applicare un’altra modalità di contrasto alla mancanza di forza lavoro, abolendo il reddito di cittadinanza per gran parte dei contribuenti.

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