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Codice di migrazione: 7 fatti essenziali che ogni utente deve sapere prima di cambiare operatore

Uno smartphone in mano a una persona

Chiunque sia in possesso di una rete telefonica e della relativa connessione a internet ADSL sa, probabilmente, che all’interno della propria bolletta è anche incluso un lungo codice di migrazione alfanumerico (composto da un numero variabile di cifre, da 7 a 18) che servono per identificare la relativa utenza. Attraverso di esso, l’operatore di turno riesce a risalire in maniera univoca alle informazioni riguardanti l’utente. Si tratta di un elemento assolutamente fondamentale che bisogna recuperare nel momento in cui si senta la necessità di effettuare un cambio di compagnia telefonica fornitrice del servizio. Ecco, a proposito, sette informazioni essenziali da conoscere a riguardo.

Composizione del codice di migrazione

Scopriamo insieme che cos'è esattamente il codice di migrazione nella nostra bolletta e come si usa per cambiare operatore.
Un vecchio modello di telefono

Le cifre che compongono il codice di migrazione possono essere suddivise in diverse parti, ognuna delle quali ha un preciso significato. Nello specifico:

  • Il codice segreto (anche chiamato COW) che contiene il codice riservato del cliente, da mantenere al sicuro;
  • Il codice risorsa (o COR), che identifica in maniera assolutamente univoca la risorsa oggetto del trasferimento, e che a seconda dei casi può essere composto da 8 o 12 cifre (spesso corrisponde al numero di utenza telefonica);
  • Il codice servizio intermedio (o COS), che specifica il servizio intermedio utilizzato dal Donating (cioè l’operatore che cede il cliente) sulla risorsa;
  • Il carattere di controllo, vale a dire un singolo carattere alfanumerico utilizzato dal Recipient (cioè l’operatore che acquisce il cliente) per verificare la correttezza sintattica del codice fornito dal cliente.

Dove si trova

Ci sono essenzialmente tre posti dove questo codice può essere indicato. Nella maggior parte dei casi si trova nella fattura cartacea del servizio che arriva mensilmente nella propria casella di posta (non sempre si chiama così, a volte è indicato come “codice segreto”). In alternativa può essere recuperato nella bolletta PDF che si riceve via e-mail: in questo caso si troverà sempre nella stessa posizione in cui si trova nella versione cartacea. Inoltre il codice si può trovare nell’area privata online dell’utente iscritto al servizio, di norma nella sezione “informazioni” o eventualmente “anagrafica“.

Come si ottiene

Nel momento in ci si iscrive ad un operatore viene generato in automatico il proprio codice. Nel caso in cui non si riuscisse a trovarlo nei propri documenti si potrà richiederlo direttamente al proprio operatore attuale. Gli operatori sono obbligati a fornire il codice di Migrazione su richiesta del cliente, solitamente tramite il servizio clienti telefonico, via email, oppure ancora attraverso l’area personale sul sito web dell’operatore.

Usare il codice per cambiare operatore

Può essere che si scelga di modificare il proprio operatore perchè la tariffa non risulta essere più conveniente rispetto alla concorrenza. Ecco dunque che per cambiare operatore bisognerà recuperare il codice di migrazione e inserirlo nell’apposita sezione della procedura di attivazione. Ovviamente questo, per i meno esperti, potrà essere fatto anche dal vivo in un centro di telefonia o al telefono con un operatore di call center esperto.

L’importanza del codice

Il codice di migrazione è di importanza fondamentale se vogliamo riuscire a cambiare operatore: ecco cosa devi sapere a riguardo.
Una ragazza con in mano uno smartphone

Il Codice di Migrazione è fondamentale perché garantisce che il trasferimento del servizio avvenga senza interruzioni e senza perdere il proprio numero di telefono originario. Questo codice univoco facilita il coordinamento tra l’operatore di origine e il nuovo operatore, minimizzando il rischio di disservizi e complicazioni. Inoltre, il codice protegge il cliente da trasferimenti non autorizzati, richiedendo una conferma esplicita prima di procedere con il cambiamento.

Le tempistiche

I tempi necessari per la migrazione variano a seconda degli operatori e del tipo di servizio, ma generalmente, una volta fornito il codice di Migrazione al nuovo operatore, il trasferimento viene completato entro pochi giorni lavorativi, se non addirittura nel giro di qualche ora appena. Durante questo periodo, il cliente potrebbe sperimentare brevi interruzioni del servizio, ma il nuovo operatore di solito cerca di minimizzare questi disagi e, in ogni caso, il cliente dovrebbe sempre essere al corrente di questo rischio.

Errori e sicurezza

Se il processo di migrazione non va a buon fine o se ci sono problemi con il codice di Migrazione, il cliente dovrebbe contattare immediatamente il servizio clienti del nuovo operatore: in questi casi è probabile che sia stato fornito/inserito un codice errato. Si tratta di norma di una problematica che viene risolta in pochi minuti tramite assistenza telefonica o dal vivo presso un punto vendita.

Rispetto al tema della sicurezza, infine, è fondamentale ricordare che i clienti dovrebbero trattare il codice di Migrazione con la stessa attenzione con cui trattano altre informazioni sensibili, come le proprie password. Queste informazioni, dunque, non dovrebbe mai essere condivise con terze parti non autorizzate.

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