Con l’espressione contrattazione di secondo livello ci si riferisce ad un processo attraverso il quale vengono negoziati e stipulati accordi tra rappresentanti sindacali dei lavoratori e datori di lavoro a livello aziendale o territoriale, al di sopra di quanto stabilito dai contratti nazionali o di categoria. In altre parole, mentre la contrattazione di primo livello riguarda gli accordi stipulati a livello nazionale o di categoria, la contrattazione di secondo livello si concentra sulle condizioni specifiche di un’azienda o di una determinata area geografica. Scopriamo insieme qualche dettaglio in più a riguardo, prendendo in considerazione in modo particolare i vantaggi.
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Cos’è la contrattazione di 2° livello
In condizioni normali, nel nostro Paese la contrattazione collettiva di 2° livello serve ad integrare il CCNL di riferimento (cioè il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro) per rispondere in modo più efficace alle esigenze di una determinata azienda o dei lavoratori di una specifica area geografica (si pensi ai premi, o alla conciliazione tra vita privata e lavoro). Si tratta inoltre di uno strumento che può rivelarsi molto utile nel caso in cui un’azienda stia vivendo un momento di particolare difficoltà e sia costretta a ridurre il personale o ad affidarsi alla cassa integrazione.
È importante ricordare che affinché tale contrattazione sia valida sarà necessario che essa venga sottoscritta da un rappresentante sindacale dei dipendenti, mentre non sarà strettamente necessario il coinvolgimento dell‘assocazione di categoria datoriale. Nella maggior parte dei casi, per il resto, i contratti collettivi di secondo livelli vanno a disciplinare le materie oggetto di delega della contrattazione collettiva nazionale e della legge italiana, vale a dire:
- Le caratteristiche dell’orario di lavoro;
- La flessibilità lavorativa;
- I premi di produzione (e le relative esenzioni fiscali).
In altre parole, la stipula di tali accordi, supervisionata dal CdA dell’impresa, consente all’azienda di personalizzare il proprio contratto in base alle specifiche caratteristiche aziendali. La contrattazione di secondo livello permette inoltre l’adattamento dei contratti a tempo determinato rispetto ai limiti legali e l’estensione della stagionalità. La negoziazione collettiva di secondo livello costituisce la base del sistema di welfare aziendale, poiché assicura ulteriori agevolazioni fiscali e previdenziali per le imprese.
Le caratteristiche principali
Le modifiche proposte per quanto riguarda il contratto di secondo livello devono per forza di cosa dipendere da ragioni molto valide. Bisogna inoltre ricordare che questo tipo di soluzione viene stipulata per periodi ben definiti e circoscritti. L’accordo derivante dalla negoziazione collettiva di secondo livello avrà infatti una durata prestabilita e specifica, legata alla situazione particolare che un’azienda sta vivendo.
Quando il contratto originale verrà modificato, le nuove disposizioni si andranno ad applicare a tutti i dipendenti dell’azienda. Il datore di lavoro potrà decidere di applicarlo solo a dipendenti di uno specifico livello o con una mansione particolare, ma non sarà comunque in grado di stipularlo per singoli dipendenti. La materia è regolata dal Decreto Legge del 13 agosto 2011, n. 138, che riporta:
I contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale da associazioni dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale (o territoriale ovvero dalle loro rappresentanze sindacali operanti in azienda ai sensi della normativa di legge e degli accordi interconfederali vigenti, compreso l’accordo interconfederale del 28 giugno 2011) possono realizzare specifiche intese con efficacia nei confronti di tutti i lavoratori interessati a condizione di essere sottoscritte sulla base di un criterio maggioritario relativo alle predette rappresentanze sindacali finalizzate alla maggiore occupazione, alla qualità dei contratti di lavoro, all’adozione di forme di partecipazione dei lavoratori, all’emersione del lavoro irregolare, agli incrementi di competitività e di salario, alla gestione delle crisi aziendali e occupazionali, agli investimenti e all’avvio di nuove attività.
Quando si può stipulare un contratto di 2° livello
Come anticipato, si tratta di un’opzione che può essere attivata solo in particolari condizioni. Nella maggior parte dei casi, la modifica di un contratto avviene nei seguenti scenari:
- Durante il normale svolgimento delle attività aziendali: in questo caso andrà ad integrare il classico Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) di riferimento per adattarsi ai bisogni specifici di un’azienda o di più aziende di una determinata area geografica, tenendo in considerazione sia le esigenze dell’impresa sia quelle dei lavoratori;
- Durante periodi di grave crisi aziendale: in questo caso consentirà al datore di lavoro di gestire il personale in eccesso in maniera meno traumatica e garantendo una transizione più fluida;
- Durante periodi in cui c’è la necessità di raggiungere obiettivi temporanei, derogando dalle disposizioni legali e contrattuali standard.
I vantaggi
Come anticipato, sono numerosi gli elementi positivi della contrattazione di secondo livello, e ciò vale sia per le aziende sia per i loro collaboratori, a tutti i livelli. Più nello specifico, questa soluzione permette di:
- Risparmiare a livello economico, da un punto di vista fiscale e contributivo;
- Garantire una maggior efficienza e maggiore competitività, derivante dalla soddisfazione dei dipendenti, felici di poter godere di premi di produzione e benefit di varia natura;
- Garantire una maggior flessibilità aziendale.
Quando il contratto originale viene modificato, le nuove disposizioni si applicano a tutti i dipendenti dell’azienda. Il datore di lavoro può decidere di applicarlo solo a dipendenti di uno specifico livello o con una mansione particolare, ma non può stipularlo per singoli dipendenti.