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Dichiarazione spese istruzione: detrazioni e agevolazioni per il 2022

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L’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti relativi alla dichiarazione dei redditi delle persone fisiche per l’anno d’imposta 2022. Uno degli argomenti trattati riguarda la dichiarazione spese istruzione, che rappresentano un costo significativo per molte famiglie italiane. In questo articolo, faremo luce sulle detrazioni e le agevolazioni previste per le spese di istruzione, sia universitarie che non universitarie, evidenziando i dettagli e le regole da seguire.

Detrazioni per spese di istruzione universitaria

Nella circolare n. 14/2023, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito alcuni punti che riguardano la detrazione delle spese di istruzione nella dichiarazione dei redditi. Per quanto riguarda le spese sostenute per la frequenza di corsi universitari, sia presso università statali che non statali, è prevista una detrazione del 19%. Questa percentuale si applica anche ai corsi di perfezionamento e/o specializzazione universitaria tenuti presso università o istituti universitari pubblici o privati, italiani o stranieri. Tuttavia, nel caso in cui l’università non sia statale, l’importo ammesso alla detrazione non deve superare quello stabilito annualmente per ciascuna facoltà universitaria con decreto del ministero dell’Università e della Ricerca.

Dichiarazione spese istruzione: alle spese universitarie si applica una detrazione del 19%

Detrazioni università: dove si applicano

La detrazione del 19% si applica alle spese sostenute per la frequenza di corsi di istruzione universitaria, corsi universitari di specializzazione, corsi di perfezionamento universitario, master universitari, corsi di dottorato di ricerca, istituti tecnici superiori (ITS), nuovi corsi istituiti presso i conservatori di musica e gli istituti musicali pareggiati, corsi statali di alta formazione e specializzazione artistica e musicale, e corsi di formazione universitari o accademici per il conseguimento dei crediti formativi per l’accesso al ruolo di docente.

Dichiarazione spese istruzione: limiti

Non sono detraibili le iscrizioni presso istituti musicali privati. È importante sottolineare che la detrazione si applica alle spese sostenute nel 2022, anche se riferite a più anni. Alcune spese, come i contributi pagati all’università pubblica per il riconoscimento di titoli di studio conseguiti all’estero, non rientrano tra le spese agevolabili.

Inoltre, la detrazione del 19% per le spese di istruzione universitaria è soggetta a un limite reddituale. La detrazione spetta integralmente ai contribuenti con reddito complessivo fino a 120.000 euro. Tuttavia, se il reddito complessivo supera tale limite, la detrazione decresce gradualmente fino ad azzerarsi quando il reddito complessivo raggiunge i 240.000 euro. È importante notare che la detrazione è valida solo se i pagamenti sono effettuati con strumenti di pagamento tracciabili, come versamenti bancari o postali.

Spese di istruzione diverse da quelle universitarie

La dichiarazione spese di istruzione diverse da quelle universitarie, come ad esempio le spese scolastiche per la frequenza di scuole dell’infanzia, scuole primarie, scuole secondarie di primo e secondo grado, possono beneficiare di una detrazione del 19% fino a un importo massimo di 1.000 euro per ciascun alunno.

La detrazione del 19% si applica alle spese sostenute per rette scolastiche, acquisto di libri di testo, materiali didattici, abbonamenti per servizi di mensa scolastica e trasporto scolastico. È importante tenere presente che non sono considerate detraibili le spese per attività extrascolastiche o per servizi opzionali forniti dalla scuola.

Anche per le spese di istruzione non universitarie, la detrazione è soggetta a un limite reddituale. La detrazione spetta integralmente ai contribuenti con reddito complessivo fino a 120.000 euro. Tuttavia, se il reddito complessivo supera tale limite, la detrazione decresce gradualmente fino ad azzerarsi quando il reddito complessivo raggiunge i 240.000 euro. È importante conservare la documentazione comprovante le spese sostenute, come ricevute, fatture e bonifici bancari. Questi documenti potrebbero essere richiesti in caso di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Dichiarazione spese istruzione: detrazioni anche per scuole dell’infanzia, primarie e secondarie

Figli a carico

Le detrazioni fiscali per le spese di istruzione non universitarie possono essere estese anche a familiari a carico. Ciò significa che se si sostengono spese di istruzione per figli, coniugi o parenti conviventi fiscalmente a carico, è possibile usufruire delle detrazioni fiscali in base alle stesse modalità e limiti previsti per il contribuente. Questa possibilità offre un ulteriore vantaggio per le famiglie che sostengono spese di istruzione per più persone.

Altre agevolazioni

Oltre alle detrazioni fiscali per la dichiarazione spese di istruzione, esistono anche altre agevolazioni che possono essere applicate nel contesto dell’istruzione. Ad esempio, alcune regioni offrono borse di studio o contributi economici per favorire l’accesso all’istruzione superiore. Queste misure possono essere rivolte a studenti meritevoli, a studenti con particolari esigenze economiche o a coloro che intendono frequentare corsi di laurea specifici. Inoltre, alcune università e istituti di istruzione superiore offrono borse di studio interne o agevolazioni per ridurre il costo delle tasse universitarie, ad esempio, in base al reddito. È sempre consigliabile informarsi presso le istituzioni competenti e verificare le possibilità di accesso a tali agevolazioni, poiché possono variare da un luogo all’altro e da un istituto all’altro. Gli studenti potrebbero essere interessati anche ad aprire un conto corrente agevolato under 30.

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