
Chiunque si sia mai ritrovato costretto a stipulare un’assicurazione sanitaria avrà anche dovuto prendere una scelta importante relativa alla franchigia, cioè dell’importo che la persona che ha stipulato questa opzione si impegna a pagare di tasca propria prima che l’assicurazione inizi a coprire le spese mediche. Una scelta consapevole di questo parametro può influire significativamente sul costo del premio mensile e sull’equilibrio tra spese previste e impreviste. Ecco tutto quello che c’è da sapere nel merito della questione.
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Cos’è la franchigia in una polizza sanitaria?

La franchigia (detta anche deducibile) è l’ammontare fisso che si deve pagare annualmente per le cure sanitarie prima che la propria assicurazione cominci a intervenire. Ad esempio, se si vanta una franchigia di 1.000 euro, si dovranno pagare le prime spese mediche fino a quella cifra; successivamente, l’assicurazione inizierà a rimborsare (in tutto o in parte) i costi successivi, secondo i termini della polizza.
Esistono solitamente due grandi tipologie:
- Franchigia bassa: comporta premi mensili più alti.
- Franchigia alta: comporta premi mensili più bassi.
Questa semplice relazione è alla base di ogni scelta consapevole in materia di assicurazione sanitaria
Il legame tra franchigia e premio assicurativo
I premi sono le somme che vengono regolarmente versate (nella maggior parte dei casi con scadenza mensile) alla compagnia assicurativa per mantenere attiva la polizza. Le compagnie modulano i premi in base al rischio che corrono: se scegli una franchigia alta, stai assumendoti più rischio (paghi più di tasca tua in caso di bisogno), quindi l’assicurazione ti premia con un premio mensile più basso.
Al contrario, una franchigia bassa trasferisce più rischio alla compagnia assicurativa, che compenserà con premi più alti.
Franchigia alta: ecco quando conviene
Una franchigia alta può essere la scelta migliore in diverse situazioni:
- Se si è giovani e in buona salute: le persone che raramente vanno dal medico o non soffrono di condizioni croniche possono tranquillamente scegliere una franchigia alta e godere di premi mensili più bassi, risparmiando così ogni anno;
- Se si ha un fondo di emergenza; chi ha accantonato un fondo per le spese sanitarie può permettersi una franchigia elevata senza preoccuparsi troppo di imprevisti;
- Se si desidera ottimizzare i costi mensili: per chi ha un budget mensile ristretto ma può far fronte a spese occasionali più elevate, questa è un’ottima opzione.
Franchigia bassa: ecco quando conviene
Una franchigia bassa è invece preferibile in questi casi:
- Se si ha bisogno di cure frequent: persone con malattie croniche, anziani o famiglie con bambini che spesso necessitano di assistenza medica dovrebbero considerare franchigie più basse;
- Se non ci si può permettere grosse spese impreviste; una franchigia bassa protegge da spese sanitarie improvvise che potrebbero mettere a rischio la propria stabilità finanziaria;
- Se vuoi massima prevedibilità dei costi: si paga un po’ di più ogni mese, ma si hanno meno sorprese economiche in caso di necessità.
Qual è la franchigia più adatta?
Scegliere la franchigia ottimale non è solo una questione matematica, ma anche di valutazione personale del rischio. Ecco alcuni passaggi necessari per prendere una decisione consapevole:
- Calcoliamo la differenza tra premi: supponiamo che una polizza con franchigia da 500€ costi 200€/mese e una con franchigia da 1.500€ costi 120€/mese. La differenza annua è di 960€ (80€/mese x 12). Se si pensa di spendere meno di 1.000€ in cure in un anno, la franchigia alta è più conveniente.
- Consideriamo la nostra storia clinica guardiamo indietro agli ultimi 2-3 anni: quanto si ha speso in visite, esami, farmaci o interventi? Questo dato è fondamentale per stimare le spese future;
- Stimiamo la probabilità di emergenze; anche se siamo sano, valutiamo se ci sono attività o abitudini (sport particolari, viaggi frequenti, ecc.) che aumentano la possibilità di eventuali infortuni;
- Valutiamo il nostro comfort psicologico e finanziario: alcune persone preferiscono sapere di essere completamente coperte, anche pagando di più. Altre si sentono tranquille sapendo di avere un fondo per le emergenze. In alcuni casi, dunque, la scelta è puramente legata a dei fattori soggettivi difficili da incasellare.
Per concludere

Risulta quindi evidente, rispetto a quello che abbiamo presentato in precedenza, come la scelta della franchigia non sia una questione assoluta, tutt’altro.
La decisione finale non potrà che dipendere dalle esigente del singolo. Chi vorrà risparmiare sui premi e ha un buon controllo delle proprie finanze personali, può tranquillamente optare per una franchigia alta. Chi invece predilige la massima copertura e sicurezza, magari per particolari (e gravi) motivi di salute o per evitare imprevisti, potrà scegliere una franchigia più bassa, accettando premi mensili più elevati.
La chiave è la consapevolezza: conoscere le proprie abitudini di salute, le disponibilità economiche e il livello di rischio che può accettare. Solo così si può fare una scelta realmente vantaggiosa e duratura.