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Bonus anziani per over 80: chi ha diritto agli 850 euro?

Bonus anziani: una signora con la sua caregiver

Si sta discutendo in questi giorni, in Parlamento, del nuovo bonus anziani rivolto agli over 80. La proposta è ormai quasi definitiva, sebbene si attenda ancora l’ufficialità. In questo caso, comunque, gli interessati non devono disperare. Alle lentezze burocratiche siamo abituati, in questo Paese ma, per una volta, ci si è mossi con buon anticipo: la misura entrerà infatti in vigore a gennaio 2025. Questo nuovo bonus anziani rappresenta un interessante contributo per chi fatichi a sopravvivere con la sua sola pensione, sempre che ne goda, e non sia più autosufficiente. D’altra parte, però, ha notevoli limitazioni. La platea a cui si rivolge è infatti particolarmente ristretta.

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Il nuovo bonus anziani

Le stime parlano di circa 25mila persone, non di più, dotate dei requisiti necessari a richiedere il nuovo bonus anziani. Vediamo quali condizioni devono essere rispettate per poter entrare a far parte di questo gruppo ristretto.

Requisiti per fare domanda

Che cosa sarà necessario fare, dall’inizio del prossimo anno, per richiedere l’indennità? Innanzitutto, bisognerà accertarsi di possedere i tre requisiti necessari, che sono sì molto pochi, ma altrettanto stringenti:

  • avere compiuto 80 anni d’età. Requisito d’ingresso e motivo per il quale parliamo di bonus anziani rivolto agli over 80;
  • essere beneficiari di indennità di accompagnamento. Occorrerà quindi dimostrare di non essere autosufficienti ma, anzi, di riversare in condizioni di dipendenza da un’altra persona, tanto che, come si specifica sulla bozza della misura, il bisogno assistenziale necessario deve essere categorizzato come gravissimo. Di fatto, parliamo dunque di un’indennizzo davvero destinato soltanto a una categoria di persone piuttosto fragili;
  • c’è poi anche uno specifico requisito economico: l’ISEE di chi fa domanda non deve superare i 6000 euro.

Alla luce di queste misure, appare piuttosto chiaro come parlare di bonus anziani over 80 sia piuttosto impreciso. Si tratta infatti di una sorta di sperimentazione dedicata a persone non autosufficienti e dotate di limitati mezzi economici che abbiano superato le ottanta primavere. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) contempla l’introduzione di un fronte di sotegno più ampio per gli anziani ma, al momento, non ci è dato sapere nulla. Il governo ha deciso di concentrarsi su questo bonus e il suo primo intervento per la terza età sarà questo. In seguito, arriveranno sicuramente altre misure.

Gli anziani non autosufficienti in Italia sono circa 4 milioni. 1 milione tra questi beneficia già di accompagnamento – e ne riceve quindi l’agevolazione economica prevista, cumulabile con il bonus anziani over 80 di cui stiamo scrivendo – ma soltanto 25mila di questi sono contemporaneamente ultraottantenni e in grado di presentare un indicatore della situazione economica equivalente che non superi i 6mila euro. A fronte di questi dati, è chiaro che questo bonus anziani non è sufficiente, dal momento che lascia fuori tantissime persone.

Bonus anziani: un signore stringe in mano il suo cellulare
Il bonus anziani over 80 è, per il momento, rivolto soltanto a chi non è autosufficiente e possiede un ISEE particolarmente basso

Attenzione al rischio revoca

Ci troviamo in una fase che potremmo ancora definire embrionale nella definizione delle specifiche del nuovo bonus anziani, destinato agli over 80 non autosufficienti. L’agevolazione sarà elargita direttamente dall’INPS, sotto forma di assegno di assistenza. Come si scriveva, al momento si tratta di poco più di un esperimento, incaricato di testare le acque, per così dire, in attesa di future espansioni della platea di possibili beneficiari.

Per quanto riguarda l’eventuale prosieguo di questa misura, non siamo in grado di dare ulteriori chiarimenti. Con ogni probabilità, neppure il governo stesso sa ancora da dove reperire i fondi per un rilancio di questo bonus anziani, una volta che i fondi PNRR investiti per pagarlo (circa 500 milioni di euro) si saranno esauriti.

Quel che invece è certo, è che gli 850 euro mensili cui il bonus dà diritto, andranno spesi nel modo giusto. La finalità dell’indennizzo è quella di limitare la solitudine degli anziani e combatterne l’isolamento sociale. Chi otterrà il denaro ma non lo spenderà in maniera adeguata potrà vederselo revocare. La somma dovrà essere utilizzata per pagare caregivers, badanti o altri lavoratori impiegati nella cura e nell’assistenza. Alternativamente, sarà concesso impiegarla per saldare la retta mensile di centri specializzati e case di cura presso i quali l’anziano sarà accudito e ospitato.

Il bonus anziani come punto di partenza

Il nuovo bonus anziani dedicato a ultraottantenni vuole essere un punto di partenza con il quale rilanciare l’assistenza alla terza età. Essendo rivolto a chi beneficia già di indennità di accompagnamento (531,76 euro), il bonus totale ammonterà 1.381,76 euro ogni mese, un bel tesoretto per chi ha necessità di far fronte a spese legate ad assistenza domiciliare e quotidiana. Quello che stupisce di più, probabilmente, è l’avvio soltanto nell’anno nuovo, dal momento che siamo a marzo.

Attualmente, si parla di mantenere il bonus attivo per l’intero biennio 2025-2026 e questa sarà, con ogni probabilità, la sua durata, nella forma ora descritta. Naturalmente, poi occorrerà trovare un modo per allargare l’insieme dei beneficiari della misura e fare in modo che gli anziani che possono essere aiutati economicamente siano ben più di 25mila. Un welfare che funzioni ci richiede di stare accanto a tutte le figure deboli, non soltanto a chi, tra loro, versi nelle condizioni più gravi.

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