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Ping call: cos’è la truffa delle chiamate e come evitare di caderci

Un hacker al lavoro

Ogni giorno migliaia di persone nel nostro Paese ricevono chiamate indesiderate: nei casi meno gravi – per quanto fastidiosi – si tratta di call center innocui che cercano di venderci qualche prodotto o servizio; nei casi peggiori invece si possono trattare di veri e propri raggiri. Il problema è che spesso alcuni di questi (come le ping call) sono diretti verso persone fragili, come individui anziani che non hanno gli strumenti adeguati per difendersi.

Lo stratagemma chiamato ping call sfrutta la curiosità delle persone più ingenue per indurle a richiamare numeri a pagamento, causando addebiti elevati sul loro credito telefonico. In questo articolo, esploreremo in dettaglio cosa sono queste ping call, come funzionano e quali misure adottare per proteggersi efficacemente da queste frodi.​

Il termine “wangiri” deriva dal giapponese e significa letteralmente “uno squillo e giù” . Questa truffa consiste nel ricevere una chiamata da un numero sconosciuto, spesso con prefisso internazionale, che viene però interrotta all’improvviso dopo appena uno o due squilli, lasciando una chiamata persa sul telefono della vittima. L’obiettivo dei truffatori è spingere la persona a richiamare il numero, che in realtà è associato a servizi a pagamento con tariffe davvero molto elevate. Richiamando, l’utente può incorrere in addebiti significativi, spesso senza rendersene conto immediatamente. Le brutte sorprese, infatti, arrivano solo in un secondo momento.

Come funziona la truffa

Un telefono con su scritto Hello
Molte delle telefonate perse che arrivano sui nostri telefoni sono truffe: per fortuna abbiamo molti metodi per difenderci

I truffatori utilizzano sistemi automatizzati per effettuare chiamate brevi e multiple a numeri casuali. Le chiamate vengono spesso effettuate in orari in cui è meno probabile che il malcapitato di turno risponda, come durante la notte o durante l‘orario lavorativo, aumentando la probabilità che l’utente, vedendo una chiamata persa, sia tentato di richiamare per curiosità o preoccupazione.

Una volta che la vittima richiama, la chiamata viene instradata verso un servizio a pagamento che può addebitare tariffe elevate al minuto. In alcuni casi, la chiamata potrebbe essere messa in attesa con una musica di sottofondo, prolungando così la durata e aumentando gli addebiti. In altri scenari, potrebbe essere attivato un abbonamento a servizi premium non richiesti, con costi ricorrenti che vengono addebitati sul conto telefonico dell’utente.

Prefissi internazionali comunemente utilizzati

Le chiamate fraudolente provengono spesso da numeri con prefissi internazionali specifici. Alcuni dei prefissi più comunemente utilizzati dai truffatori, secondo Confartigianato, includono:

  • +44: Regno Unito​
  • +33: Francia​
  • +53: Cuba​
  • +373: Moldavia​
  • +383: Kosovo​
  • +216: Tunisia​

È importante notare che i truffatori possono utilizzare una vasta gamma di prefissi internazionali, quindi è sempre consigliabile prestare attenzione a chiamate provenienti da numeri sconosciuti, specialmente se internazionali. Quelli che potete recuperare qui sopra sono soltanto alcuni esempi.

Perché queste chiamate sono pericolose

Le “ping call” rappresentano una minaccia significativa per diversi motivi:​

  1. Perdita finanziaria: Richiamando questi numeri, l’utente può incorrere in addebiti elevati sul proprio conto telefonico, spesso senza una chiara consapevolezza dei costi associati.​
  2. Attivazione di servizi non richiesti: In alcuni casi, la richiamata può comportare l’attivazione di abbonamenti a servizi premium non desiderati, con costi ricorrenti difficili da annullare.
  3. Furto di informazioni personali: Alcune truffe possono mirare a raccogliere informazioni personali sensibili durante la chiamata, esponendo l’utente a ulteriori rischi di frode.​

Come difendersi dalle “ping call”

Per proteggersi efficacemente da queste truffe, è consigliabile adottare le seguenti precauzioni:

  1. Non richiamare mai numeri sconosciuti che non sono stati precedentemente salvati sul telefono: se si riceve una chiamata persa da un numero che non si riconosce, soprattutto se con prefisso internazionale, meglio evitare di richiamare. Se la chiamata è importante, il chiamante lascerà un messaggio o richiamerà senza dubbio;
  2. Utilizzare applicazioni di blocco delle chiamate: esistono diverse applicazioni che aiutano a identificare e bloccare chiamate indesiderate o sospette. Ad esempio, app come Truecaller possono filtrare le chiamate in entrata e segnalare numeri notoriamente associati a truffe;
  3. Iscriversi al Registro Pubblico delle Opposizioni: In Italia, è possibile iscriversi al Registro Pubblico delle Opposizioni per evitare di ricevere chiamate commerciali indesiderate. L’iscrizione può essere effettuata tramite il sito ufficiale o chiamando il numero verde 800.265.265;
  4. Bloccare chiamate da prefissi internazionali sospetti: molti smartphone e operatori telefonici offrono la possibilità di bloccare chiamate provenienti da specifici prefissi internazionali. Questa funzione può essere utile per ridurre il rischio di ricevere chiamate fraudolente;
  5. Segnalare chiamate sospette: se si ricevono chiamate sospette, è consigliabile segnalarle alle autorità competenti o al proprio operatore telefonico. Questo può aiutare a identificare e bloccare numeri associati a truffe.

La prevenzione

Una donna con in mano uno smartphone
Le persone più a rischio di essere truffate con una ping call sono gli anziani

Le regole che abbiamo indicato qui sopra possono essere facilmente applicate da persone adulte che conoscono bene determinati tipi di rischi. Ma cosa fare quando si parla di persone anziane?

Purtroppo è molto difficile tenere controllati 24 ore su 24 ore i telefoni dei nostri cari. Ad ogni modo, possiamo sicuramente istruirli previamente affinché non commettano errori banali. Parlare con le persone anziane e invitarle a non ricontattare mai numeri sconosciuti è un passo importante per prevenire grattacapi futuri.

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