In determinate circostanze, quando si ha a che fare con delle questioni di natura legale, può rivelarsi necessario fare affidamento ad una particolare procedura chiamata procura notarile da parte di un notaio. Vediamo insieme più nel dettaglio di cosa si tratta, come funziona e quando è necessaria.
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Cos’è la procura notarile
Può accadere che una persona (chiamata nel caso specifico – il mandante -) abbia la necessità di delegare ad un soggetto terzo (anche chiamato – il procuratore – ) la possibilità di agire legalmente facendo così le sue veci: questo scenario, chiamato appunto procura notarile, può accadere per quanto riguarda un atto singolo o per più atti giuridici. Vediamo dunque una distinzione importante in questo senso:
- Si parla di procura notarile speciale se essa fa riferimento ad un atto singolo, o in alternativa ad una parte specifica degli affari coinvolti nella procura;
- Si parla di procura notarile generale se essa vale per tutti gli affari del soggetto che ne abbia fatto richiesta.
I tipi di procura esistenti
Si vedano ora le principali differenze che intercorrono tra le due pratiche sopracitate. Quando ci si riferisce al primo tipo, quella speciale, è necessario sapere che essa non sarà soggetta ad alcuna registrazione e che, inoltre, poiché non sarà possibile crearne una copia, il cliente riceverà da parte del suo notaio l’originale.
Diverso invece è il discorso per la procura notarile generale dovrà essere registrata e che, contrariamente a quella speciale, presenta un valore a tempo indeterminato: ciò significa che la sua efficacia sarà valida fino ad un’eventuale revoca futura.
Attenzione: con una procura notarile il mandante non perderà mai, in ogni caso, il potere di compiere in prima persona degli atti giuridici, ma verrà semplicemente affiancato da un altro individuo per qualunque necessità. Va da sé che questo tipo di procedura richiede massima fiducia tra le due parti, per evitare eventuali brutte soprese o imbrogili.
Il funzionamento di una procura
Analizziamo ora le caratteristiche specifiche di una procura, che contrariamente a quello che si potrebbe pensare non è un classico contratto che viene stipulato tra due parti consapevoli di obblighi e diritti reciproci: si tratta, piuttosto, di un atto di natura unilaterale.
Il mandante, infatti, ha la capacità di conferire ad un’altra persona la sua procura senza che questo secondo soggetto debba firmare alcunché. Anzi, il procuratore potrà libermente scegliere se usufuire dei poteri che gli sono stati assegnati o, se lo ritiene necessario, disinteressarsene in toto. Il procuratore, tra l’altro, ha totale carta bianca da parte del mandante rispetto alla determinazione delle clausole di un certo atto giuridico: potrà ad esempio decidere se rivendere un immobile di proprietà del mandante, stabilendo tra l’altro a che prezzo. Attenzione: nel momento in cui si decidesse di accettare l’incarico conferito, non ci si potrà sottrarre da eventuali responsabilità di natura legale ad esso connesse.
Cosa serve per fare una procura
Come anticipato, esistono delle sostanziali differenze tra procure speciali e generali: una e l’altra richiedono dunque procedure diverse.
Cosa serve per una procura speciale
Non dovendo essere registrata presso l’AdE, è una soluzione anche piuttosto conveniente che richiede il pagamento di una marca da bollo da 16 euro per ogni 100 righe di scritto. Può addirittura, in certe occasioni, presentarsi l’occasione di un’esenzione totale della marca da bollo.
Come abbiamo sottolineato in precedenza, la procura speciale viene redatta in un unico esemplare originale, che il notaio andrà a consegnare alla parte interessata. Prendiamo ad esempio una procura per la vendita di un determinato bene: l’originale di questa procura deve essere consegnato al procuratore, poiché, al momento della firma del contratto di compravendita quest’ultimo dovrà a sua volta consegnarlo al notaio incaricato di redigere l’atto specifico. Se durante questi passaggi l’originale della procura speciale dovesse essere smarrito, sarà necessario redigerne un’altra da capo.
Nella casistica relativa ad alcune procure speciali quali quelle necessarie per il ritiro di ingenti somme presso una banca, quelle destinate a compagnie di assicurazione in caso di furto di veicoli, o ancora quelle che devono essere utilizzate all’estero, è consigliabile preparare il testo della procura e sottoporlo prima di tutto alla verifica della banca, della compagnia di assicurazione, dell’ente estero o di qualsiasi altro destinatario pertinente, prima di firmarlo.
Il costo, in questo caso, può variare: tutto dipende dalla complessità della pratica, ma in generale si parla di qualche centinaio di euro al massimo.
Cosa serve per fare una procura generale
La procura generale è una soluzione alla quale si pensa, spesso, quando due genitori anziani non più in grado di intendere e di volere decidono di consegnare ai figli la gestione del loro patrimonio. Per potere attivare questo tipo di procure è consigliabile giocare d’anticipo, in quanto se il soggetto fragile in questione non dovesse essere abbastanza lucido da sottoscriverla non sarà più possibile effettuare questa operazione. Nel caso specifico, potrebbe rivelarsi molto utile al momento del ritiro della pensione mensile o della compravendita di un immobile appartenuto alla persona anziana che ha necessità di supporto.
La versione originale della procura in questo caso verrà conservata da un notaio che però, rispetto alla procura speciale, potrà farne tutte le copie necessarie per il procuratore. La registrazione presso l’Agenzia delle Entrate la rende più cara rispetto alla prima soluzione: non è da escludere che, considerate le imposte da versare e la complessità dei casi, si possa arrivare a pagare cifre che sfiorano il migliaio di euro.