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Quanto costa una successione dal notaio? I costi e le procedure da conoscere

Francobolli e timbro

Ricorrere al supporto di un notaio per portare a compimento la procedura di successione è di fondamentale importanza anche per evitare di commettere errori marchiani o di sbagliare il numero o la tipologia di atti da inserire. Soprattutto quando si parla di eredità complesse, la figura del notaio è più importante che mai. Molti eredi commettono l’errore di non avvalersi del supporto di questa figura, solo per non dover pagare esosi onorari.

Ecco perchè, molto spesso, si decide di agire in totale autonomia con risultati che possono essere addirittura catastrofici per le varie complicazioni che possono seguire. In questa guida vedremo quanto si spende per la successione dal notaio e quali sono i documenti richiesti dalla legge per eseguirla correttamente. 

Successione, quanto costa il notaio?

Va subito premesso che la figura del notaio per completare una procedura di successione non è affatto richiesta dalla legge. Non vi è, dunque, alcun obbligo di dover pagare la consulenza di un professionista. Ma quando il patrimonio che fa parte della successione è particolarmente ingente o comunque ci sono diversi beni che lo riguardano, farsi assistere da un professionista è una decisione saggia e prudente per evitare di commettere errori. 

L’onorario che dovrà essere corrisposto al notaio per la successione si basa sulle caratteristiche specifiche e sul valore complessivo dell’asse ereditario. Più complessa è la procedura di successione e gli atti da compiere, maggiore sarà il compenso che dovrà essere corrisposto al professionista. In genere, l’onorario medio che si paga ad un notaio per l’atto di successione oscilla tra 300 e 900 euro. Si tratta di valori meramente indicativi, anche perchè l’importo da pagare si basa soprattutto sugli atti che il notaio dovrà compiere. 

Se ad esempio la successione richiede volture catastali dei beni immobili o varie formalità che devono essere espletate per gli eredi minorenni, il costo può lievitare in maniera sensibile. In ogni caso, è il professionista scelto a fornire un preventivo, in base al proprio tariffario e alle operazioni da compiere. La spesa per la successione non comporta solo un esborso per i professionisti, ma anche varie spese per i diritti catastali, i tributi e le marche da bollo che incidono in maniera importante sul costo complessivo della procedura. 

E’ importante avere contezza della presenza di tutte queste voci di spesa anche per capire qual è la media indicativa dei costi notarili in modo tale da spendere in maniera più consapevole. Le parcelle particolarmente “salate” devono essere giustificate dalle particolari caratteristiche dell’atto di successione. Attualmente la legge non impone tariffari o prezzi imposti sul lavoro dei professionisti e quindi è opportuno fare una scrupolosa indagine di mercato prima di affidarsi ad un professionista, scegliendo magari il miglior compromesso fra l’esperienza e la capacità del notaio e l’onorario richiesto. 

Quanto costa la successione?

La procedura di successione prevede varie spese, di cui l’onorario da pagare al notaio è solo una parte. Oltre alla tariffa del professionista, occorre computare le imposte dovute a seconda della successione. Molto spesso, buona parte della spesa che si deve sostenere per la successione, è composta da oneri e tasse previste dalla legge. La tassa di successione è sicuramente la voce di spesa più corposa che si paga su beni immobili come case e appezzamenti agricoli, o su beni mobili di rilevante valore come gioielli, quadri d’autore o conti correnti. 

Maggiore è l’ammontare del patrimonio e maggiore sarà anche l’importo della tassa di successione. Il costo può variare anche in base al rapporto di parentela fra l’erede e il defunto, in quanto esistono diverse franchigie. Nell’importo complessivo da pagare va anche considerata l’imposta catastale e quella ipotecaria, proprio come se l’immobile fosse stato acquistato. Grazie alla consulenza del notaio, gli eredi potranno conoscere in maniera puntuale e precisa tutti gli step da fare per non incorrere in errori. 

Il costo della successione può variare in base al valore dell’asse ereditario, ma la procedura è sostanzialmente standard. Per poter avviare la procedura, il notaio ha bisogno di alcuni documenti richiesti dalla legge come il Certificato di Morte per uso successione, i documenti di riconoscimento del defunto, il suo codice fiscale, l’estratto dell’atto di matrimonio del defunto, lo stato di famiglia per uso successione e l’eventuale testamento in cui il defunto ha espresso le ultime volontà. 

I documenti che potrebbero servire

Se nell’asse ereditario sono presenti uno o più immobili, saranno necessari anche altri documenti riguardanti i beni da ereditare come la scheda catastale, la perizia tecnica dei terreni edificabili e il titolo di provenienza dell’immobile (atto d’acquisto e dichiarazione di successione). Se sono presenti altri beni ereditari potrebbe essere richiesta la produzione di alcuni documenti specifici come la visura camerale per le aziende o la certificazione dell’istituto di credito per i rapporti finanziari. 

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