Tra gli investimenti più diffusi in Italia nel 2023 spiccano i titoli di Stato. Insieme ai fondi pensionistici e agli investimenti immobiliari, questo settore è considerato tra i più sicuri e affidabili su cui investire, sebbene sia giusto ricordare che non esistono investimenti senza rischi. Infatti, soprattutto con la guerra in Ucraina e la forte volatilità dei mercati, in qualunque tipo di investimento bisogna sempre considerare che esiste una percentuale di rischio.
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Ma che cosa sono i titoli di Stato?
Come spiega Poste Italiane, si tratta di obbligazioni che vengono emesse dallo Stato, nello specifico dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Con questa operazione lo Stato raccoglie denaro utile per le sue attività governative, mentre l’investitore ne diventa creditore. Ci sono, però, soluzioni diverse in base alla durata dell’investimento e ai tassi che l’investitore può scegliere liberamente o con il consiglio di un consulente esperto. Alla scadenza del periodo naturale dell’investimento, il capitale investito viene rimborsato dallo Stato insieme al rendimento prodotto. Tra le obbligazioni statali ci sono i titoli BTP Italia o BTP Futura, oltre ai buoni ordinari del tesoro, al buono del tesoro poliennale e ai certificati di credito del tesoro. In questo articolo si scoprirà quali sono i titoli di stato che rendono di più, dove si acquistano i titoli di stato e se conviene investire in questo ambito.
Quali sono i titoli di stato che rendono di più e più affidabili?
Uno degli aspetti positivi di investire in titoli di stato è che questi sono equivalenti perché, emessi tutti dal Governo Italiano, sono affidabili. Per questo motivo, le differenze sono legate principalmente alle esigenze degli investitori come ad esempio la durata, la cedola o il tasso. Per quanto riguarda la durata l’investitore deve decidere quale sarà la scadenza dell’investimento, se interessa avere delle rendite periodiche e se scegliere il tasso fisso o variabile.
Oltre all’Italia, tutti gli altri stati europei ed extraeuropei emettono questo tipo di obbligazioni. Ad esempio, tra i titoli di stato più affidabili ci sono quelli della Germania. Fuori dall’Europa, invece, tanti investitori stanno puntando sui titoli di stato degli Stati Uniti. Al contrario è molto rischioso investire in Paesi emergenti come quelli del nord America o del Nord Europa perché la situazione non è ancora ben definita.
Ci sono, però, altri titoli di stato esteri che sembrano molto interessanti come il Venezuela, la Turchia o il Brasile. Anche in questo caso tra i primi aspetti da considerare ci sono i tassi di interesse, ovvero quello che determina il guadagno dell’investitore.
Di seguito si indicano i principali titoli di stato italiani:
- BTP (buoni del tesoro poliennali): a media-lunga scadenza
- CCT (certificati di credito del tesoro): a medio-lungo termine
- CTZ (certificati del tesoro zero coupon): senza cedole, di massimo due anni
- BOT (buoni ordinari del tesoro): senza cedole, durano dai tre ai dodici mesi.
Dove si acquistano i titoli di stato?
Grazie alla loro alta affidabilità, i titoli di stato sono sempre molto richiesti dagli investitori. Ci sono essenzialmente due metodi per acquistare titoli di stato. Per entrambi bisogna rivolgersi all’istituto bancario o al broker finanziario:
- Tramite asta
- Sul mercato secondario.
Ad eccezione dei BOT, se si acquistano titoli di stato all’asta non bisogna pagare nessuna commissione. Almeno un giorno prima dell’asta, il cui calendario è consultabile sul sito del Dipartimento del Tesoro, bisognerà prenotare almeno mille euro per parteciparvi. Nel mercato secondario, invece, non bisogna partecipare a nessuna asta ma basta acquistare i titoli che già sono presenti sul mercato. Ad esempio, il mercato secondario della Borsa Italia si chiama “mercato telematico delle obbligazioni e dei titoli di stato” chiamato anche MOT.
Conviene investire in titoli di Stato?
Come è stato scritto nei paragrafi precedenti, sicuramente tra le tante obbligazioni conviene investire nei titoli di stato perché, emessi dallo Stato, risultano affidabili e con alti livelli di sicurezza. Tuttavia, anche questo tipo di investimento non è esente da rischi. Per questo bisogno bisogna considerare ad esempio:
- Oscillazioni del prezzo
- Andamento dei tassi di interesse
- Durata dell’investimento
Ci sono, poi, dei titoli come i BTP, la cui remunerazione è già fissata, mentre per i titoli a tasso variabile come i CCTeu le cedole risentono proprio dell’andamento dei tassi di interesse. Anche in questo caso le banche mettono a disposizione delle consulenze, anche a distanza, per supportare gli utenti nella scelta del loro investimento.
Come visto, dunque, conviene investire nei titoli di stato ed è questa la scelta che anche gli investitori principianti adottano. Soprattutto all’inizio del proprio percorso di investimento, il budget da investire è relativamente basso. Per questo per iniziare i titoli di stato possono rappresentare una giusta soluzione. Anche per questo investimento, come visto, è necessario impostare il proprio obiettivo (a breve, medio o lungo termine) e procedere con una strategia prestabilita.