Sebbene la maggior parte degli investitori che operano sulla piattaforma Robinhood sono più inclini ad investire in penny stock, negli ultimi tempi molti di essi si sono convertiti alle blue chip preferendo investimenti più sicuri e protetti.
Approfondimenti
Robinhood è una app nata nel 2013 e sviluppata dagli esperti di Stanford, Baiju Bhatt e Vlad Tenev, con l’obiettivo di dare una grande opportunità di investimento anche a investitori non professionisti senza pagare commissioni. L’applicazione deve il suo nome e simbolo dalla penna proprio dal celebre personaggio inglese, Robin Hood, il rinomato bandito che toglieva ai ricchi per aiutare i poveri.
Come sono cambiati gli investimenti anche su Robinhood
Wall Street e gli investitori hanno assistito ad uno dei periodi più folli e più volatili mai registrati dal punto di vista finanziario sia a causa della pandemia da coronavirus 2019 (COVID-19) che per la guerra in Ucraina. In poche settimane, durante la pandemia, l’indice di riferimento S&P 500 ha perso il 34% del suo valore durante il primo trimestre e ci sono voluti meno di cinque mesi perché l’indice generale recuperasse tutto ciò che aveva perso.
Sebbene la volatilità sia in realtà amica degli investitori a lungo termine, in quanto consente l’acquisto di grandi azioni a prezzi bassi, non vanno sottovalutati alcuni aspetti negativi. La volatilità tende a portare i trader a breve termine a realizzare forti perdite.
Negli ultimi mesi abbiamo assistito all’ascesa dell'”investitore Robinhood”. Robinhood è una piattaforma di investimento online nota per offrire scambi gratuiti e regalare piccoli pacchetti di azioni ai propri utenti che si iscrivono per la prima volta.
Fra l’altro è una piattaforma online che è stata particolarmente popolare tra i millennials e/o gli investitori alle prime armi. E’ vero che incoraggiare i giovani a investire in borsa e a cercare di proteggere i propri risparmi è una buona cosa, ma occorre farlo con ponderazione e buon senso.
Il problema è che la maggior parte degli investitori di Robinhood non sta davvero investendo: fa trading giornaliero e speculativo. In molti casi, la classifica di Robinhood (ovvero le azioni più detenute della piattaforma) è un miscuglio di società poco credibili e penny stock. Ma ci sono eccezioni che non si devono sottovalutare. Tra i tanti trader a breve termine ci sono alcuni investitori apparentemente equilibrati e focalizzati sul lungo termine che hanno un debole per le azioni blue chip. Una blue chip è un’azienda collaudata e affidabile che è leader nel rispettivo mercato di riferimento e che si contraddistingue per la solidità finanziaria e per l’elevato capitale a disposizione.
Il boom di Apple e Ford
Fra le blue chip che gli investitori di Robinhood prediligono spicca Apple, una delle aziende leader nel settore della tecnologia che è stata una calamita per i membri di Robinhood. Circa 216.000 membri di Robinhood possedevano azioni di Apple all’inizio del 2020. Ora è il terzo titolo più detenuto sull’intera piattaforma, con quasi 731.000 investitori sull’app che detengono una quota.
La vera punta di diamante di questa azienda è sempre stata il suo marchio. Apple ha un seguito eccezionalmente fedele ed è uno dei marchi più conosciuti al mondo. Anche quando l’azienda sviluppa un prodotto senza successo, riesce comunque a generare interesse per altri suoi prodotti o servizi. Ed è normale che Apple attiri regolarmente nuovi investitori e li convinca a tenere le proprie azioni per lungo tempo anche in un periodo caratterizzato da un’elevata inflazione.
Ford
Sorprendentemente, per un lungo periodo, il titolo più popolare dell’intera piattaforma Robinhood è stato quello legato alla casa automobilistica Ford. Gli investimenti sul marchio automobilistico da parte degli utenti di Robinhood è cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi mesi. Si parla di un’azienda con più di 100 anni di storia alle spalle che è diventata uno dei marchi più riconoscibili d’America. Ford produce milioni di veicoli in tutto il mondo ogni anno, di solito con profitti importanti. Forse la relatività del marchio e il prezzo delle azioni nominalmente basso, hanno reso queste azioni un’opzione attraente per gli investitori di Robinhood.
Gli investimenti sul titolo di Coca Cola
Un terzo titolo blue chip da cui gli investitori di Robinhood sembrano essere davvero attratti è il gigante delle bevande Coca-Cola. Il 34esimo titolo più detenuto su Robinhood ha visto la sua proprietà tra i membri salire da circa 57.500 all’inizio del 2020 a quasi 217.000 in pochissime settimane. Insomma gli investitori sembrano aver scoperto il desiderio di investire i propri soldi in titoli molto più solidi e legati a marchi leader come Coca-Cola, che è senza dubbio il marchio non tecnologico più conosciuto al mondo.
L’azienda ha attuato una strategia di marketing magistrale nel corso dei decenni con la sua pubblicità e il coinvolgimento dei consumatori. Ha ingaggiato numerose celebrità e ambasciatori dei social media per veicolare il proprio marchio e, inoltre, utilizza spesso piattaforme di media digitali per raggiungere i consumatori. Fra l’altro produce una bevanda consumata e amata in tutto il mondo e non c’è un luogo del pianeta in cui questa bevanda non è conosciuta. Rimane anche una azienda con un grande potenziale di crescita derivante dal fatto di operare sui mercati emergenti, dove la sua quota di bevande fredde sta godendo di un sostanziale rialzo.