Investire in Arte può essere molto redditizio ma anche tanto utile per il nostro patrimonio artistico. Una delle principali ragioni per cui l’arte rappresenta un investimento serio e affidabile è perché mantiene il suo valore nel tempo. A differenza delle azioni o di altre forme di investimento, l’arte non tende a salire e scendere di valore in base alle fluttuazioni del mercato, perché ne è totalmente indipendente.
Lo ha dimostrato soprattutto il periodo caratterizzato dalla pandemia, in cui i mercati hanno fluttuato in modo significativo mentre il mercato dell’arte è rimasto sostanzialmente stabile. I cambiamenti non sono stati avvertiti perché il valore dell’arte investment grade è indipendente dalla maggior parte degli eventi esterni e quindi ha la tendenza ad aumentare costantemente con il trascorrere del tempo.
Approfondimenti
Una delle caratteristiche che potrebbe non piacere a chi vuole ottenere rendimenti immediati, è che investire in arte non genera immediata liquidità. Questo non vuol dire che non è qualcosa che si può scambiare rapidamente con denaro. Liquidare il proprio patrimonio artistico significa avere una valutazione, lavorare con una casa d’aste (o un consulente d’arte) per trovare un acquirente appropriato. Non si tratta di un’operazione rapida e veloce, perchè in genere richiede del tempo. Molti investitori che puntano sull’arte conservano le proprie collezioni come parte di un portafoglio diversificato e come parte del loro patrimonio da tramandare alle generazioni future.
Investire in arte dà prestigio
Un altro motivo per investire nell’arte è perché si ha un genuino interesse per essa. Quando si investe in qualcosa che in qualche modo rappresenta una propria passione, è più probabile che l’investimento dia piacere e prestigio. Frequentare le case d’asta, parlare con consulenti artistici e procurarsi reperti rari da aggiungere alla propria collezione in crescita, possono essere attività molto piacevoli che forgiano anche lo spirito oltre ad arricchire il proprio patrimonio. Avere una collezione d’arte dona anche un certo livello di prestigio che altre classi di attività non hanno.
Diversificazione delle attività
Come discusso in precedenza, l’arte è un ottimo punto di partenza per chi vuole diversificare il proprio portafoglio. Avere una varietà di attività nel proprio portafoglio aiuta a ridurre al minimo il rischio aggiungendo interessi. Il primo passo per investire nell’arte è avere chiari in mente gli obiettivi che si vogliono raggiungere. A cosa ci serve investire in arte? Vogliamo realizzare un profitto immediato o siamo più interessati a collezionare beni artistici per coltivare e alimentare la nostra passione? Idealmente bisognerebbe accoppiare le due cose. L’arte, come qualsiasi investimento, non può garantire un ritorno immediato e quindi è importante che chi investe lo faccia anche con una passione disinteressata.
L’importanza della ricerca
Una volta deciso un obiettivo, chi vuole investire in arte dovrebbe dedicarsi alla ricerca, identificando il tipo di arte in cui si desidera investire. Il mondo dell’arte è vasto, dalle incisioni rinascimentali del XVIII secolo alle installazioni digitali contemporanee. È importante in questa fase capire davvero cosa si sta cercando, assicurandosi anche di avere un genuino interesse per il tipo di arte che si vuole aggiungere alle proprie collezioni, poiché in futuro l’investitore ne sarà il custode per molto tempo. Se alla fine non si hanno le competenze per fare la ricerca in maniera adeguata, ci si può sempre rivolgere ad un esperto che possa istruire, consigliare e consentire di accedere al pezzo d’arte che si desidera acquistare.
Stabilire il budget da investire
Un altro fattore chiave da valutare con grande attenzione è il budget da investire. L’arte può essere costosa, quindi è importante avere da subito le idee chiare su quanto si è disposti a spendere. Dopo aver fatto una attenta e scrupolosa ricerca di mercato, stabiliamo il capitale da investire evitando di eccedere soprattutto se non si padroneggia molto la materia. Molti artisti investment grade hanno già una valutazione storica che deriva dalle aste passate e quindi si potrà già avere un’idea del ROI nel tempo.
Quando, finalmente, si trova il pezzo sul quale investire, la prima domanda da porsi è se l’opera d’arte è investment grade. Possiamo rispondere a questo interrogativo solo controllando le vendite storiche dell’artista che dovrebbe avere un ROI positivo per i suoi investitori. In secondo luogo bisognerebbe davvero pensare se l’opera d’arte porta gioia. L’arte, come qualsiasi altro investimento, rappresenta un rischio e quindi se non si intravede un buon ritorno sul proprio investimento, dovremmo almeno trarre un po’ di giovamento spiriturale dall’opera d’arte stessa.
Infine, per una corretta valutazione dell’opera d’arte, bisognerebbe sempre consultare un esperto in grado di ragguagliarci sul potenziale valore dell’investimento nel tempo e aiutarci a gestire il patrimonio acquistato con cura e attenzione. Una volta fatte tutte queste valutazioni, riuscire a fare un investimento soddisfacente in arte dovrebbe essere molto facile e redditizio. L’importante è agire sempre con passione e con amore, non solo per il denaro, ma anche per il patrimonio artistico.