x

x

Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Esempio portafoglio diversificato: come bilanciare gli investimenti

Le strategie vincenti per bilanciare il portafoglio azionario

Spesso i consulenti finanziari consigliano ai propri clienti di diversificare il portafoglio, ma cosa significa realmente e quali sono le scelte più vantaggiose? L’intera logica della diversificazione è ridurre il rischio. Se tutti gli asset di un portafoglio si muovono nella stessa direzione, significa che tutti gli asset daranno rendimenti negativi quando il ciclo attraverserà una fase negativa. Ad esempio, chi investe tutti i propri risparmi in materie prime e se il ciclo globale delle materie prime entra in una fase discendente, l’intero portafoglio farà registrare delle rovinose perdite. Combinando diversi asset che non sono esattamente correlati, l’investitore avrà l’indubbio vantaggio di veder ridotto il proprio rischio. Un portafoglio diversificato in due asset che hanno un andamento ciclico opposto, vedrà un asset offrire rendimenti più elevati, mentre l’altro asset offrirà rendimenti inferiori.

Qual è la logica alla base della diversificazione?

La diversificazione funziona anche se ci sono due tipi di rischio. Il rischio non sistemico è unico per attività o settori o temi specifici. Questo può essere ridotto quasi a zero combinando altri asset con correlazioni negative o basse. Si ipotizza il caso in cui vi è un aumento dei tassi di interesse, mentre aumentano i rendimenti obbligazionari. Contestualmente si possono verificare crisi a livello industriale in un particolare settore o azienda, o si possono registrare ribassi nel ciclo delle materie prime ecc. In questo caso un portafoglio ben bilanciato riesce ad evitare perdite. Il rischio sistemico ha invece un impatto su tutte le classi di attività. L’incertezza politica, il calo della crescita del PIL o il rischio geopolitico globale sono fattori negativi per tutte le asset class.

Questo ci fa dedurre che solo il rischio non sistemico può essere diversificato. Il rischio sistemico rimane costante anche se si diversifica tra classi di attività. In secondo luogo, anche il rischio non sistemico non può essere ridotto a zero perché qualche elemento di rischio non sistemico rimane ancora nel proprio portafoglio anche dopo aver diversificato. Il rischio non sistemico può essere ridotto solo sostanzialmente. Infine, l’aggiunta di più risorse funziona solo fino a un certo punto, ma contiene anche esso margini di rischio.

Come procedere nel processo di diversificazione

Nel procedimento di diversificazione si può seguire un processo logico. Il primo passo è diversificare tra classi di attività. Ecco perché è necessario combinare azioni, debito, classi di attività ibride, ETF, fondi indicizzati, oro, proprietà, attività estere ecc. Ciò garantisce che il rischio complessivo sia distribuito su più classi di attività e che il rischio complessivo del portafoglio sia ridotto. Il processo di diversificazione inizia con l’identificazione delle diverse classi di attività alle quali esporre il proprio portafoglio.

Diversificare all’interno del debito in base alla qualità

Una volta identificato il debito come asset class e delineata l’esposizione totale al debito, il passo successivo è quello di diversificare sulla base della qualità dell’attivo. Bisogna decidere quanto investire in titoli di Stato privi di rischio e quanto in titoli di Stato più rischiosi. È necessario prendere una decisione su quanto dovrebbe essere investito in debito pubblico con rating AAA e quanto dovrebbe essere investito in debito societario con rating AA. Idealmente, non si dovrebbe mai scendere al di sotto di AA poiché comporta un rischio di insolvenza più elevato anche se offre rendimenti più elevati.

Diversificare all’interno del debito in base alla durata

Cosa si intende per diversificare il debito in base alla durata? Il portafoglio dovrebbe essere diviso tra fondi liquidi e fondi di debito. All’interno dei fondi di debito quanti dovrebbero avere una scadenza superiore a 5 anni e quanti invece dovrebbero avere una durata inferiore a 5 anni? Ciò dipenderà dalle prospettive e dai tassi di interesse. Normalmente, le obbligazioni a lunga scadenza reagiscono in modo più negativo all’aumento dei rendimenti obbligazionari e ciò determinerà il mix di diversificazione.

Diversificare equamente per settori

Se si vuole investire in maniera bilanciata sui gruppi industriali, su beni strumentali, beni di consumo, prodotti farmaceutici e tecnologia dell’informazione, bisogna fare una corretta analisi. Ciascuno di questi settori dipende da caratteristiche tipiche. Ad esempio, il cemento e l’acciaio traggono vantaggio quando il ciclo di costruzione riprende. Le banche e le azioni finanziarie traggono vantaggio quando i tassi nell’economia scendono. Il petrolio e l’acciaio traggono vantaggio quando il ciclo delle materie riprende vigore. È necessario diversificare il rischio con un mix giudizioso di questi settori nella giusta proporzione.

Argomenti