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Leggere il KID/PRIIP di un ETF: riga per riga con esempi

Confronto valute: USD ed Euro. Scopri come i costi degli ETF influenzano il tuo investimento, espresso anche in valuta locale

Il KID (Key Information Document) o PRIIP (Packaged Retail and Insurance-based Investment Products) è il documento informativo standardizzato per gli investitori retail in Europa. È essenziale per comprendere le caratteristiche, i rischi e i costi di un Exchange Traded Fund (ETF) prima di investire. Questo articolo vi guiderà passo dopo passo attraverso le sezioni cruciali del KID, trasformando un documento tecnico in una risorsa pratica per le vostre decisioni di investimento.

Approfondimenti

Anatomia del KID (sezioni e valore pratico)

Una penna che punta un grafico
Analisi finanziaria: interpretare i grafici di performance degli ETF. Comprendi gli scenari di rendimento e il loro impatto sui tuoi investimenti

Si tratta di un documento che di norma non supera le tre pagine, strutturato proprio per essere il più conciso possibile. Qui di seguito la lista delle sue principali sezioni.

  1. Informazioni generali: nome del prodotto, produttore (emittente) e autorità competente;
  2. Cos’è questo prodotto: obiettivi, politica di investimento, benchmark (indice replicato) e tipo di ETF (accumulazione/distribuzione);
  3. Quali sono i rischi e qual è il potenziale rendimento? Include l’indicatore sintetico di rischio e rendimento (SRRI) e gli scenari di performance.
  4. Costi: una ripartizione dettagliata dei costi, espressa in euro e come riduzione del rendimento (RIY);
  5. Per quanto tempo devo detenerlo e posso ritirare il denaro in anticipo? Indica l’orizzonte di investimento raccomandato.
  6. Cosa succede se il produttore non è in grado di pagare? (Rilevante per i prodotti strutturati, meno per gli ETF fisici).

Il valore pratico del KID sta nella sua standardizzazione: con tale strumento possiamo infatti confrontare esattamente gli stessi campi informativi tra due ETF diversi (ad esempio, il costo e il profilo di rischio) che replicano lo stesso indice.

Costi: TER vs RIY (riduzione del rendimento)

Quando pensiamo al successo potenziale di uno strumento passivo come gli ETF dobbiamo tenere sotto controllo soprattutto i costi.

Da un lato troviamo il TER (Total Expense Ratio), vale a dire la percentuale annua dei costi di gestione e operativi a carico del fondo. È il costo diretto e più noto. Non è presente nel KID, ma lo è nel prospetto completo e nelle schede prodotto (spesso anche chiamato “Commissioni correnti”)-

Dall’altro c’è il RIY (Reduction in Yield), che è il dato di costo che troviamo nel KID. È una misura più completa del TER perché include tutti i costi, compresi i costi di transazione del fondo e gli one-off (sempre che questi ultimi siano presenti). Generalmente viene espresso con un orizzonte temporale di 1, 5 e 10 anni.

Esempio su 1k/10k/50k a 1–5–10 anni

Ipotizziamo un ETF con un costo RIY totale dello 0,20% annuo. Il KID presenta una tabella che traduce questa percentuale in un impatto in euro sul tuo capitale, su diversi orizzonti temporali. Ecco il dettaglio.

Capitale iniziale1 Anno (Costo in €)5 Anni (Costo in €)10 Anni (Costo in €)
1.000 €2,00 €10,00 €20,00 €
10.000 €20,00 €100,00 €200,00 €
50.000 €100,00 €500,00 €1.000,00 €

Gli scenari

La sezione sugli scenari di performance è un tentativo di mostrare come l’investimento potrebbe performare in diverse condizioni di mercato in un futuro prossimo.

Gli scenari sono essenzialmente quattro:

  • Scenario di stress: sna simulazione di performance in condizioni di mercato estreme (es. crisi finanziaria);
  • Scenario sfavorevole: rendimenti negativi o molto bassi;
  • Scenario moderato: Rendimenti in linea con le aspettative storiche dell’indice.
  • Scenario favorevole: rendimenti eccezionalmente alti.

Vantaggi: standardizzazione informazioni

Attraverso i vari scenari che si possono prospettare abbiamo a nostra disposizione una maggiore chiarezza comparativa: se due ETF che replicano lo S&P 500 hanno scenari moderati molto diversi, è un segnale che il calcolo sottostante dei costi o della volatilità potrebbe differire, spingendoci a indagare più a fondo.

Svantaggi: non sono previsioni

Attenzione però a non commettere l’errore di pensare che gli scenari non corrispondono tout court alle previsioni di rendimento. Sono merti calcoli statistici basati sulla performance passata dell’indice (tipicamente gli ultimi 10 anni). Non garantiscono nulla sui risultati futuri del vostro investimento e il mercato reale può, e spesso lo fa, discostarsi da questi modelli. Sarebbe dunque piuttosto naif pensare che siano una rappresentazione affidabile di ciò che può avvenire nel concreto.

Rischio SRRI e orizzonte raccomandato

L’SRRI è un numero intero su una scala che va da 1 (rischio più basso) a 7 (rischio più alto).

  • Base di calcolo: esso si basa sulla volatilità storica (la misura delle fluttuazioni di prezzo) dell’ETF o del suo benchmark negli ultimi 5 anni;
  • Cosa vuol dire? Un ETF con SRRI 7 (es. un ETF sulle materie prime o sui mercati emergenti) è molto più volatile (i prezzi salgono e scendono in modo più brusco) rispetto a un ETF con SRRI 2 (es. obbligazioni governative a breve termine).

Per quanto riguarda l’orizzonte raccomandato, è necessario sapere che questa sezione ci dice per quanto tempo l’emittente del fondo ritiene sia opportuno detenere l’investimento. Ecco gli aspetti da tenere monitorati in questo senso:

  • Ignorare l’orizzonte raccomandato espone il vostro capitale a un rischio maggiore di dover vendere in perdita in caso di ribasso del mercato;
  • Per gli ETF azionari globali (SRRI 5-6), l’orizzonte raccomandato è quasi sempre almeno 5 anni (o più). Investire a lungo termine aiuta a mitigare l’impatto della volatilità, che è il rischio primario catturato dall’SRRI.

Cosa NON trovi nel KID

Pur essendo essenziale, resta il fatto che il KID abbia alcune limitazioni di fondo da non sottovalutare. Il KID è essenziale, ma limitato.

Tracking difference, liquidità/spread, politica di replica e securities lending

Ecco, in sintesi, quali sono i dettagli più importanti che mancano al suo interno.

  • Securities Lending: la pratica di prestare titoli del fondo a terzi in cambio di una commissione (che può ridurre la tracking differenze, di qui parleremo qui di seguito). L’entità di questa pratica e la sua gestione del rischio non sono nel KID;
  • Tracking Difference (TD): la differenza reale tra il rendimento dell’ETF e quello del suo benchmark. È il vero costo del fondo, che include TER, securities lending e efficienza di gestione. Non la si trova nel KID e deve essere calcolata esaminando i dati storici del fondo;
  • Liquidità e spread: l’offerta/domanda (spread) sul mercato non è tra gli elementi evidenziati nel KID. Uno spread elevato (la differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita) può erodere significativamente i rendimenti, specialmente per gli ETF su indici meno popolari o scambiati;
  • Politica di replica: non si trovano nemmeno dettagli sulla strategia di replica, che può essere in alternativa fisica (full o a campionamento) o sintetica (swap-based). Questo dettaglio, fondamentale per comprendere il rischio di controparte, si trova nel Prospetto e nella documentazione aggiuntiva UCITS.

Tabella di lettura rapida

Campo KIDSignificatoCome dovreste sfruttarlo?Occhio alle trappole più comuni
BenchmarkSi tratta dell’indice che l’ETF intende replicare Assicuratevi sempre che replichi l’indice che vi interessa e non una sua variante meno “liquida”Non confondete l’indice globale con l’indice specifico di un paese: sono due cose diverse!
SRRI (1-7)Misura sintetica della volatilità storica e del rischioAllineate il livello di rischio con la vostra tolleranza al rischio (es. SRRI 6 per azioni globali)Non crediate che 1 sia in assoluto privo di rischio; il rischio di inflazione e liquidità non è coperto
Costi (RIY)L’impatto totale annualizzato di tutti i costi sul vostro rendimentoEffettuate un confronto tra prodotti simili: un RIY più basso è quasi sempre migliore!il RIY è più completo del TER: non sono interscambiabili
ScenariProiezioni di performance basate su dati storici in diverse condizioniUtilizzateli per visualizzare l’entità delle potenziali perdite che vi si possono prospettareNon commette l’errore di considerarli come una promessa o previsione di rendimento assoluta
OrizzonteSi tratta del periodo di detenzione minimo raccomandatoNon investite a breve termine in un ETF raccomandato per 5+ anniNon ignorate la raccomandazione e non vendete in un momento di ribasso

Checklist lettura in 5’

Per poter valutare in modo semplice (e in una manciata di minuti) l’idoneità di un ETF, ponetevi tutti i quesiti indicati n questa checklist:

  1. SRRI & orizzonte: il rischio e l’orizzonte raccomandato (es. 5 anni) sono in linea con il mio piano di investimento?;
  2. RIY totale: qual è il costo totale in percentuale? È inferiore ai competitor che replicano lo stesso indice?;
  3. Replica: (Non è nel KID, ma va verificata nel Prospetto) L’ETF è a replica fisica o sintetica? Preferisci l’una o l’altra?;
  4. Politica dividendi: è a accumulazione (reinveste i dividendi) o distribuzione (li paga)? In questo caso scegliete in base alle vostre esigenze fiscali e di cash flow;
  5. Avvertenze scenario: leggete molto attentamente l’avvertenza che specifica che le performance passate non sono indicative dei risultati futuri.

FAQ

Banconote in euro
Decifrare il KID/PRIIP: una guida passo-passo per leggere i documenti chiave degli ETF e prendere decisioni d’investimento consapevoli

Aggiornamento KID: ogni quanto?

Conviene effettuare un update almeno una volta all’anno o in caso di cambiamenti significativi (es. costi, benchmark).

Differenza UCITS/PRIIP?

Con il termine UCITS ci si riferisce alla vecchia direttiva di regolamentazione dei fondi (come gli ETF). PRIIP, invece, è il nuovo regolamento (dal 2023) che ha introdotto il KID, estendendo la standardizzazione informativa a molti più prodotti finanziari.

Perché TER ≠ RIY?

Come abbiamo anticipato, il RIY è un costo più completo del TER, che include il TER più i costi di transazione e altri costi una tantum del fondo, fornendo una stima più precisa dell’impatto reale sul rendimento.



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