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Forest city, la metropoli abbandonata: storia di un’utopia urbanistica fallita

Scopriamo tutte le curiosità riguardanti il progetto Forest City, uno dei più grandi fallimenti nella storia dell'urbanistica moderna.

La storia che vi raccontiamo oggi è ambientata in Malesia, nel Sud Est asiatico, e fa riferimento ad uno dei più clamorosi casi di fallimento urbanistico della storia: stiamo parlando del caso di Forest City, una metropoli abbandonata costruita in realtà con le migliori delle intenzioni. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Cos’è stata Forest City

Il progetto di Forest City è stato uno dei più grandi fallimenti urbanistici della storia: ecco tutte le curiosità a riguardo.
Due abitanti di Malacca

Forest City è un vasto complesso residenziale costruito dai cinesi a Johor, sulla punta della Malesia meridionale (per la precisione nel distretto di Johor Bahru). Il progetto dietro alla sua costruzione è stato annunciato in pompa magna nel 2006: inizialmente, era stato annununciato che avrebbe dovuto essere sviluppato in un arco temporale di vent’anni.

L’area su cui si è stata costruita questa ideale metropoli del futuro si estende su una superficie di 1.370 ettari e si sviluppa su un totale di quattro isole artificiali costruite dall’uomo dopo una fase di bonifica su una palude di mangrovie precedentemente in uso da parte di agricoltori e pescatori locali.

Il progetto, lanciato dalla più grande azienda immobiliare cinese, la Country Garden, è costato 100 miliardi di dollari ed è stato pensato per dare vita ad una grande città eco-friendly che comprendesse tra le altre cose anche campo da golf, un parco acquatico, uffici, bar e ristoranti. Per quanto le premesse fossero interessanti, alla fine Forest City si è trasformata in un buco nell’acqua.

I problemi di Forest City

“La nuova Forest City, composta da quattro isole artificiali di 30 km2, sarà una città futuristica, intelligente ed ecologica che combina ambiente e tecnologia all’avanguardia per creare un ecosistema ideale, idilliaco e guidato dalla tecnologia per vivere e lavorare. Questa è un’opportunità unica per far parte di questo dinamismo, in cui le industrie possono beneficiare di politiche pro-business e incentivi governativi esclusivi di Forest City”: è con queste parole che Forest City è stata presentata al pubblico, come si può leggere dal suo sito ufficiale.

Ma nonostante le buone intenzioni dei suoi promotori, qualcosa è andato terribilmente storto. Ad oggi, infatti, è stato completato soltanto il 15% di quello che era stato promesso in un primo momento. Ma com’è stato possibile arrivare ad un simile risultato?

Non c’è dubbio che una parte della colpa sia da assegnare alla recente crisi immobiliare che ha colpito il mercato cinese.

A rallentare il progetto hanno contribuito anche i prezzi troppo alti – in linea di massima intorno a 1 milione di dollari per casa – per gli abitanti delle zone vicine, con redditi insufficienti per acquistarne una.

Ad un quadro già complesso si sono aggiunti altri fattori importanti. Da un lato c’è stato ci sono state le restrizioni sui visti imposte dal Governo malese per gli acquirenti cinesi e, come ciliegina sulla torta, i ritardi e le problematiche legati alla pandemia da Covid-19 scoppiata nel 2020 e i cui effetti si sono visti per almeno un paio di anni.

Forest city: una città fantasma abbandonata

Ecco tutto quello che forse non sai riguardo a Forest City, un grande progetto urbanistico in Malesia ormai totalmente abbandonato.
Le Petronas Tower

Il risultato di quanto detto finora è un agglomerato urbano che era stato pensato per ospitare circa 700.00 persone ma che oggi accoglie circa 2.000 abitanti, tra cui diversi operai che hanno lavorato alla costruzione dei suoi edifici.

Chi oggi ci abita o frequenta l’area definisce “inquietante” la città. L’area presenta una spiaggia deserta, nei pressi alla quale è installato un parco giochi per bambini malandato. In giro si possono trovare anche auto d’epoca arrugginite e scale “verso il nulla” di cemento bianco. Come se non bastasse, qua e là sono posizionati cartelli che ricordano a eventuali turisti e residenti di non farsi il bagno nelle sue acque a causa della possibile presenza di coccodrilli.

Nel suo centro commerciale costruito appositamente, molti negozi e ristoranti sono chiusi. Quasi come in un film horror, in questa parte della città c’è anche un trenino per bambini vuoto che fa infiniti giri intorno alla struttura a ritmo di musica.

Una vera attrattiva qui, in realtà, c’è: stiamo parlando dello status duty-free dell’area. Sulla spiaggia si trovano – non a caso- cumuli di bottiglie di alcolici abbandonate.

Le prospettive future

La società dietro a Forest City ha assicurato che “il progetto procede come previsto” e questo nonostante le difficoltà legate al “contesto politico e alle interferenze, alla stabilità economica e alle politiche governative”. I creatori del progetto hanno anche dichiarato di essere sempre pronti a rivedere e rivalutare i piani di sviluppo di Forest City dopo il 2025, “se ci fosse la necessità di farlo”, senza tuttavia fornire ulteriori dettagli sui loro piani o sul significato preciso di queste dichiarazioni.

Secondo i fondatori, circa 55.000 utenti visitano le proposte immobiliari di Forest City ogni mese e i due hotel, che vantano un totale di 600 camere che “registrano sempre il tutto esaurito”. Tuttavia secondo gli analisti più esperti ed informati, le prospettive di Country Garden di investire ulteriore capitale nel progetto appaiono sempre più difficili.

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