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Blue Chip Italiane: investi nelle eccellenze nazionali

Ecco quali sono le migliori blue chip italiane

Le azioni Blue Chip sono quelle normalmente legate alle società affidabili, finanziariamente stabili e consolidate e la cui capitalizzazione di mercato risulta essere molto elevata. L’elenco di queste società nel tempo può cambiare perchè tante aziende considerate di vertice, nel corso degli anni hanno perso prestigio o sono fallite, mentre altre si sono affermate nel tempo rimpiazzando quelle che sono state escluse dal novero. Generalmente le azioni blue chip sono legate a marchi riconosciuti e noti alla collettività perchè producono beni o servizi di largo consumo

Cosa sono le azioni blue chip?

Se si vuole sfruttare al massimo le potenzialità delle azioni blue chip bisogna prima conoscerne bene il significato di questo termine che è legato a società quotate in Borsa affidabili, finanziariamente stabili e consolidate e sulle quali vale la pena investire sul lungo termine. Negli Usa queste azioni vengono definite “large cap” (o “big cap”), proprio per l’elevata capitalizzazione di mercato, a differenza delle “small cap” che invece hanno una bassa capitalizzazione di mercato.

Le caratteristiche delle azioni blue chip

Queste azioni, a differenza delle azioni legate alle piccole società, sono emesse da società posizionate al vertice del settore di riferimento. Le aziende in questione vengono anche quotate su indici azionari di assoluta importanza come il Dow Jones, il Dax 30 o, in Italia, l’FTSE 100. Queste aziende si caratterizzano anche per il fatto di essere legate ad un marchio riconosciuto a livello globale.

Le Blue Chip italiane

Le Blue Chip italiane sono i titoli del Ftse MIB e sono complessivamente 40. I componenti del Ftse MIB cambiano con cadenza trimestrale. Nell’elenco delle blue chip italiane vi sono parecchie aziende che ormai sono fisse nella Top 10 delle Blue Chip italiane da diversi anni e rappresentano il fiore all’occhiello dell’imprenditoria italiana per affidabilità e capitalizzazione. La maggior parte di queste aziende operano nel settore energetico, dei servizi pubblici, bancari e finanziari. Tra le maggiori aziende che rispondono a questi requisiti spiccano Enel, Eni, Intesa San Paolo, Unicredit, Ferrari, Terna, Atlantia, Snam, Assicurazioni Generali e Stmicroelectronics

Investire in Blue Chip?
L’investitore tipo che punta sulle Blue Chip italiane non ama il rischio e preferisce adottare una strategia buy-and-hold puntando ad ottenere profitti nel lungo periodo. Infatti questo tipo di azioni rappresenta un investimento sicuro anche in condizioni di mercato caratterizzate da instabilità e incertezza. Il valore di queste azioni, in genere, non tende ad aumentare molto nel tempo a meno che non vengano acquistate in una fase in cui hanno fatto registrare un calo repentino ed eccessivo. In genere, chi ama speculare per ottenere profitti immediati, punta ad investire sulle “small cap”, ovvero in società più piccole e rischiose. Oppure potrebbe optare anche per le penny stock che rappresentano un investimento ancora più incerto e volatile.

Gli ultimi sviluppi del mercato

Nel 2021 ha debuttato MIB ESG Index, il primo indice blue chip italiano che annovera le aziende che si sono contraddistinte per le migliori pratiche ambientali, sociali e di governance. Si tratta di una sorta di “graduatoria ESG” che elenca le 40 società quotate a Piazza Affari, selezionate tra le 60 italiane più liquide. Da questa lista sono state invece escluse le attività “non compatibili” con investimenti sostenibili e responsabili. Un nuovo indice che risponde alla crescente domanda di strumenti di investimento sostenibili sia da parte dei cosiddetti investitori istituzionali che da parte delle grandi aziende private. 

I settori che sono prevalentemente rappresentati sul MIB ESG Index sono uello bancario, energetico e automotive. Tra le aziende incluse nel paniere spiccano A2A, Amplifon, Atlantia, Banca Mediolanum, Brembo, Iren, Italgas, Mediaset, Saipem e Ferragamo. Sono presenti anche le più grandi banche italiane e i colossi dell’energia come Enel ed Eni. 

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