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Cimiteri delle auto elettriche in Cina: quando il green è pericoloso?

Un'automobile sfreccia per strada

Non ci sono dubbi che l’avvento delle automobili elettriche abbia segnato negli ultimi anni un fondamentale spartiacque in termini di mobilità sostenibile. A lungo (fin troppo!) abbiamo fatto affidamento alle auto a benzina o diesel, generando però un enorme quantitativo di emissioni di CO2 nell’atmosfera di cui stiamo pagando ora i danni con l’aumento delle temperature e il cambiamento climatico in atto. Per quanto questa soluzione green presenti senza dubbio diversi vantaggi, è altresì vero che in alcune zone della Cina in modo particolare si stanno accumulando, in veri e propri “cimiteri“, centinaia di auto elettriche in disuso. E le loro conseguenze sulle comunità locali e sull’ambiente sono, neanche a dirlo, devastanti. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Dove sono i cimiteri delle auto elettriche in Cina

Ecco tutto quello che è necessario sapere riguardo ai cimiteri di auto in Cina: scopriamo dunque i lati oscuri del mondo "green".
Fase di ricarica di un’auto elettrica

In tempi non sospetti, il Governo cinese ha concesso una serie di sussidi alla popolazione che hanno permesso a molte persone di potersi permettere l’acquisto di un’automobile elettrica, trasformando il Paese asiatico in uno dei punti di riferimento del mercato mondiale di questi veicoli. Il problema è giunto in un secondo momento, quando molte di queste auto sono state abbandonate dai loro proprietari in punti specifici. Un caso esemplare è quello della città cinese di Hangzhou, dove attualmente un piccolo tempio fatiscente sovrasta una sorta di inquietante cimitero di metallo: qui si trovano infatti una serie di campi sconfinati dove centinaia e centinaia di auto elettriche sono state abbandonate tra erbacce e spazzatura.

La situazione a Hangzhou è drammatica: nei sobborghi della metropoli le auto sono state lasciate per così tanto tempo che dalle loro cappottine stanno persino spuntando delle piante. Altre, abbandonate più di recente, presentano ancora sui loro cruscotti degli adorabili peluche.

Bloomberg a proposito ricorda che sembra che con le auto elettriche in Cina si stia ripetendo il medesimo meccanismo a cui abbiamo assisito con il fenomeno del bike sharing del 2018, quando decine di milioni di biciclette furono abbandonate in fiumi, fossati e parcheggi in disuso, dopo l’ascesa e il declino di startup supportate da grandi aziende tecnologiche come Ofo e Mobike.

Perché queste auto sono state abbandonate?

Viene a questo punto naturale chiedersi com’è possibile che un numero così alto di automobili elettriche, piuttosto costose e dopo tutto di ultima generazione, siano state lasciate in questi cimiteri di auto. Ci sono fondamentalmente due ipotesi a cui possiamo pensare: può essere che questi mezzi su quattro ruote siano stati abbandonati dopo il fallimento delle compagnie di ride-hailing che le possedevano, o perché stavano per diventare obsolete mentre i costruttori di automobili lanciavano nuovi modelli con caratteristiche migliori e autonomie di guida più lunghe.

C’è infatti stato un periodo in cui, foraggiati da aiuti statali, centinaia di produttori di automobili in tutta la Cina si sono avventurati nella produzione di auto elettriche. I problemi sono nati quando le compagnie di car sharing che avrebbero dovuto usufruirne hanno iniziato a disinteressarsene, tutto questo mentrem in parallelo, si è assistito ad uno interesse calante da parte dei clienti privati. Interessante da questo punto di vista l’opinione di Shenzhen Wu Guoyong, fotografo che tra i primi ha documentato l’esistenza di questi luoghi, e che a Bloomberg ha dichiarato: “I cimiteri di moto e Ev condivise sono il risultato di un capitalismo senza vincoli. Lo spreco di risorse, il danno all’ambiente, la scomparsa della ricchezza sono conseguenze naturali”.

I problemi causati dai cimiteri di auto

Ecco dove si trovano i cimiteri di auto elettriche in Cina e perché sono così pericolosi per il pianeta Terra e la sicurezza della popolazione locale.
Il finale di un’auto elettrica

L’invenzione delle auto elettriche è stata importantissima a livello ambientale, perché ha permesso di spostarci per migliaia di chilometri sulle strade senza mettere in pericolo il pianeta Terra con i miasmi dei tubi di scappamento. Questo non significa però che questa soluzione non presenti anche degli aspetti negativi.

Questi cimiteri cinesi non soltanto luoghi antiestetici: la rapida eliminazione dei veicoli elettrici, infatti, riduce i loro benefici per il clima. Lo smaltimento delle loro componenti (come nichel, litio e cobalto presenti nelle loro batterie) non è infatti un processo così banale e può richiedere ingenti quantità di risorse e di energia. Per il resto, è importante ricordare che il processo di produzione di auto elettriche emette più gas delle auto endotermiche classiche.

Se le aziende produttrici non dovesero identificare degli adeguati sistemi di smaltimento dei mezzi non più utilizzati ciò potrebbe causare dei problemi ambientali di non poco conto. Basti pensare, a proposito, che un eventuale incendio potrebbe generare degli efffetti molto pericolosi: riuscire a spegnere un rogo scoppiato all’interno di un’auto elettrica è infatti particolarmente complesso, più di quanto non lo sia per un’automobile tradizionale.

Va comunque ricordato, per concludere, che la Cina ha anche contribuito al raggiungimento di risultati importanti in questo settore: il Paese ha infatti favorito il progresso tecnologico grazie a investimenti ingenti, nonostante non ci fosse un mercato di consumo di massa. Questo ha aiutato a stimolare la domanda interna, che ha pur sempre raggiunto risultati eccezionali: oggi la Cina detiene il record di produzione di veicoli green, con 6 milioni di auto elettriche e ibridi plug-in venduti nel solo 2022.

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