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Come pesare obbligazioni in portafoglio: bilancia saggiamente i tuoi investimenti

Due mani tengono smartphone con grafico andamento portafoglio obbligazionario

Nel periodo che intercorse tra gli anni ’80 e il 2010, i fondi comuni di investimento obbligazionari hanno goduto di un contesto di mercato generalmente favorevole per via dell’aumento dei prezzi. E’ fondamentale, per chi vuole investire in obbligazioni, imparare le strategie su come costruire il proprio portafoglio diversificato a reddito fisso, selezionando oculatamente le singole obbligazioni sulle quali investire.

Anche un investitore alle prime armi sa bene come i tassi di interesse fossero incredibilmente alti negli anni ’80, prima di scendere ai minimi storici negli anni successivi alla Grande Recessione del 2007 e del 2008. Poiché i prezzi delle obbligazioni si muovono nella direzione opposta dei rendimenti obbligazionari è facile intuire come le obbligazioni abbiano costantemente prodotto rendimenti per gli investitori negli ultimi tre decenni. Vale la pena conoscere i fondi obbligazionari se si vuole costruire un portafoglio ben bilanciato in grado di produrre rendimenti soddisfacenti nel medio e lungo periodo e capire come pesare obbligazioni in portafoglio.

Un fondo obbligazionario è essenzialmente un paniere di dozzine o centinaia di obbligazioni sottostanti detenute all’interno di un portafoglio obbligazionario. I fondi comuni obbligazionari comportano un rischio di mercato maggiore rispetto alle obbligazioni perché l’investitore del fondo obbligazionario è completamente esposto alle oscillazioni dei mercati.

Esistono diversi tipi di obbligazioni, ma i tipi di base includono obbligazioni societarie, obbligazioni municipali, buoni del Tesoro e obbligazioni “ad alto rendimento”. Un portafoglio obbligazionario costruito bene e ben bilanciato va realizzato con un mix diversificato di scadenze (un anno, cinque anni, 10 anni, 30 anni) e una sintesi dei vari tipi di obbligazioni (del Tesoro, municipali, societarie, ad alto rendimento).

Conoscere le basi delle obbligazioni e dei fondi obbligazionari

Un’obbligazione è essenzialmente una promessa di pagamento che si configura alla stregua di un vero e proprio prestito. Il mutuatario è un’entità, come può essere una società, il governo italiano o una società di servizi pubblici. Queste entità emettono obbligazioni per rastrellare capitali sul mercato. Il denaro che le società raccolgono serviranno a finanziare nuovi progetti o operazioni interne. Gli acquirenti di obbligazioni sono gli investitori. Essenzialmente prestano denaro all’ente acquistando obbligazioni, in cambio di pagamenti periodici con interessi.

Ad esempio, un’obbligazione individuale pagherà un interesse (chiamato “cedola”) al detentore dell’obbligazione (investitore) a un tasso stabilito per un periodo di tempo stabilito (la “durata” dell’obbligazione). Se detenuta per l’intera durata di tale periodo (la detenzione “fino alla scadenza”), e se l’entità emittente dell’obbligazione non è inadempiente, l’obbligazionista riceverà tutti i pagamenti degli interessi e il 100% del suo investimento iniziale (il “capitale” ).

La maggior parte degli investitori in obbligazioni non perde il capitale poiché non vi è alcun rischio di mercato reale o rischio di perdita di valore e i pagamenti degli interessi sono fissi, motivo per cui le obbligazioni sono definite anche investimenti a reddito fisso. I fondi comuni obbligazionari, invece, danno minori garanzie ad espongono gli investitori al rischio di perdere il loro investimento principale in base all’andamento del mercato.

Questa è sostanzialmente la differenza tra obbligazioni e fondi comuni di investimento obbligazionari. I fondi obbligazionari sono fondi comuni di investimento che investono in obbligazioni. In altre parole, un fondo obbligazionario è essenzialmente un paniere di dozzine o centinaia di obbligazioni sottostanti detenute all’interno di un portafoglio obbligazionario. La maggior parte dei fondi obbligazionari è composta da un certo tipo di obbligazioni, come quelle societarie o governative. Le scadenze sono generalmente raggruppate come a breve termine (meno di tre anni), a medio termine (da tre a 10 anni) o a lungo termine (10 anni o più).

Le singole obbligazioni possono essere detenute dall’investitore obbligazionario fino alla scadenza. Il prezzo dell’obbligazione può variare nella fase temporale in cui l’investitore detiene l’obbligazione, ma l’investitore riceve con certezza il 100% del proprio capitale al momento della scadenza. Pertanto, potrebbe non esserci alcuna “perdita” del capitale, a condizione che l’investitore detenga l’obbligazione fino alla scadenza e l’entità che ha emesso l’obbligazione non sia inadempiente sul proprio debito o non vada in default.

Le varie tipologie di obbligazioni

Esistono diversi tipi di obbligazioni, ma le tipologie base includono obbligazioni societarie, obbligazioni municipali, buoni del Tesoro e obbligazioni “ad alto rendimento”. Un portafoglio obbligazionario ben bilanciato le contiene tutte. I Btp italiani, ad esempio, sono obbligazioni di debito emesse dal Ministero del Tesoro italiano. Quando si acquistano titoli del Tesoro, si sta finanziando il governo italiano che impiegherà questi fondi per opere di pubblica utilità o per pagare debiti pregressi. In altre parole, si sta facendo un prestito di denaro al governo italiano. 

Le obbligazioni societarie sono, invece, obbligazioni di debito emesse da società per raccogliere capitali per progetti aziendali e altri mezzi per espandere la società emittente. Quando si acquista  un’obbligazione aziendale, si presta sostanzialmente denaro a una società, non al governo, anche se il funzionamento è pressapoco analogo: gli investitori ricevono un importo specifico di interesse fino alla data di scadenza stabilita, momento in cui viene restituito l’importo originale dell’acquisto di obbligazioni all’investitore.

Le obbligazioni municipali sono obbligazioni emesse dai comuni o da altri enti locali. Le emittenti possono essere città, stati e servizi pubblici. Gli obblighi di debito vengono utilizzati per raccogliere fondi per finanziare la costruzione di scuole, parchi, autostrade e altri progetti di pubblica utilità.

Le obbligazioni ad alto rendimento sono, invece, obbligazioni con rating di qualità creditizia inferiore a investment grade (un rating inferiore a BBB di Standard & Poor’s o inferiore a Baa dell’ agenzia di rating, Moody’s). Il rating di queste obbligazioni è basso a causa del rischio di insolvenza da parte dell’ente che emette l’obbligazione. Pertanto, a causa di questo rischio relativo più elevato, le entità che emettono queste obbligazioni pagheranno tassi di interesse più elevati per compensare gli investitori per il rischio che si sono assunti. 

Gli analisti obbligazionari e le agenzie di rating svolgono la maggior parte del lavoro per gli investitori, valutando il rischio obbligazionario e assegnando un rating corrispondente. Pertanto, l’investitore obbligazionario ha solo bisogno di sapere dove cercare e come interpretare le informazioni che già esistono e orientarsi in base alle indicazioni fornite dalle agenzie di rating

Come costruire un portafoglio bilanciato

Come avviene per i fondi comuni di investimento, può verificarsi una sovrapposizione con l’acquisto di singoli titoli obbligazionari. Bisogna sempre provare a costruire il proprio portafoglio obbligazionario con un mix diversificato di scadenze (un anno, cinque anni, 10 anni, 30 anni) e una varietà di tipologie di obbligazioni (del Tesoro, municipali, societarie, ad alto rendimento), diversificando anche i settori a cui ci si espone (finanziario, sanitario, manifatturiero, al dettaglio, ecc.). Per diversificare in maniera più corretta, gli investitori farebbero bene a considerare di possedere almeno un fondo comune di investimento obbligazionario come partecipazione a reddito fisso “core”, costruendo successivamente ulteriori investimenti attorno a quel nucleo di investimenti. Si realizzerà, così, un tipo di “struttura centrale e satellite” che è comune con i portafogli completi di fondi comuni di investimento, per ridurre i margini di rischio e massimizzare i profitti nel tempo.

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