La decisione di accogliere in casa un cane non va fatta a cuor leggero. Prendere un cane significa prendersi tutte le responsabilità che ne conseguono e per questo deve essere una scelta oculata. Molti preferiscono adottare un cane abbandonato in un rifugio o in un canile e chi invece punta al cane di razza e quindi preferisce comprarlo in negozi o da allevatori privati. La vendita cani tra privati, però, necessita di un occhio ancora più attento per vari fattori. Ecco alcune regole e consigli da seguire se si vuole procedere alla vendita cani tra privati.
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Norme per la vendita cani tra privati
La vendita di cani tra privati in Italia è legale, ma è soggetta ad alcune normative:
La normativa di base sulla vendita cani tra privati è disciplinata dalla legge italiana 34/2013 che tutela gli animali e vieta la vendita a scopo di lucro.
- Legge 28 febbraio 2013, n. 34: disciplina la tutela degli animali e vieta la vendita di animali di razza a fini di lucro a persone che non siano allevatori professionali.
- Regolamenti regionali: ogni regione italiana ha il proprio regolamento che disciplina le modalità di vendita di cani tra privati. In generale, questi regolamenti prevedono che i cani venduti debbano essere muniti di microchip, iscrizione all’anagrafe canina e certificato di vaccinazione.
Inoltre, se si vuole intraprendere questa attività bisogna sapere che si deve essere in possesso di stringenti requisiti per procedere alla vendita cani tra privati:
- Microchip: Il cane deve essere dotato di microchip identificativo e i dati del cane e del nuovo proprietario devono essere registrati presso l’anagrafe canina dell’ASL di competenza.
- Certificato di vaccinazione: Il cane deve essere in regola con le vaccinazioni obbligatorie, come la rabbia e il cimurro. Il nuovo proprietario deve ricevere un certificato di vaccinazione dal venditore.
- Documenti: Il venditore deve consegnare al nuovo proprietario il pedigree del cane (se disponibile) e una copia del certificato di cessione di proprietà.
- Divieto di vendita a minori: La vendita di cani a minori di 18 anni è vietata.
Se non si è in possesso di questi requisiti, la vendita cani tra privati non è legale perché rischia di trasformarsi in un commercio di esseri viventi a scopo di lucro. Senza il certificato del pedigree del cane, il venditore rischia una multa fino a 60mila euro.
Consigli sulla vendita cani tra privati
Se si vuole investire nella vendita cani tra privati, bisogna fare attenzione perché non è un’attività priva di rischi ed è necessario seguire attentamente la normativa.
Oltre a rispettare le normative sopracitate, ecco alcuni consigli per una vendita di cani tra privati sicura e responsabile:
- Scegli un acquirente affidabile: Assicurati che l’acquirente sia una persona responsabile che si prenderà cura del cane in modo adeguato. Fai delle domande per conoscere il loro stile di vita, la loro esperienza con i cani e le loro intenzioni per il cane.
- Fai incontrare il cane all’acquirente: Permetti all’acquirente di trascorrere del tempo con il cane per conoscerlo e assicurarsi che sia una buona compatibilità.
- Redigi un contratto di vendita: Un contratto scritto che definisce i termini della vendita può aiutare a prevenire future controversie. Il contratto dovrebbe includere informazioni come il prezzo del cane, la razza, il sesso, l’età, lo stato di salute e le condizioni della vendita.
- Fai sterilizzare o castrare il cane prima della vendita: Questo aiuterà a ridurre il numero di cani randagi e indesiderati.
- Fornisci all’acquirente informazioni utili: Fornisci all’acquirente informazioni sul cane, come le sue abitudini alimentari, le sue esigenze di esercizio e i suoi problemi di salute noti.
- Rimani in contatto con l’acquirente: È consigliabile rimanere in contatto con l’acquirente per assicurarsi che il cane si stia adattando bene alla sua nuova casa.
Vendere un cane è una grande responsabilità. È importante assicurarsi che il cane vada a una buona casa dove sarà amato e curato.
Fattori da considerare per l’investimento
Oltre alla normativa e ai consigli pratici sulla vendita cani tra privati, valuta attentamente alcuni fattori per investire in questa attività che non è semplice perché ci sono vari costi da sostenere e soprattutto, bisogna tenere bene a mente che si tratta di esseri viventi e non si deve pensare soltanto al proprio business e al proprio profitto ma alla salute e al benessere dell’animale.
- Costo iniziale: l’acquisto di un cane di razza può essere un investimento costoso, soprattutto se si tratta di una razza rara o pregiata. Bisogna considerare il prezzo del cucciolo, le spese per le vaccinazioni, il microchip, l’alimentazione, le cure veterinarie e l’addestramento.
- Costi di mantenimento: i cani di razza possono richiedere cure e attenzioni particolari, che possono comportare costi aggiuntivi rispetto ai cani meticci.
- Rendimento dell’investimento: la possibilità di guadagnare dalla vendita di cuccioli di razza dipende da diversi fattori, come la razza del cane, la sua qualità, la domanda sul mercato e la propria capacità di gestire un allevamento.
- Tempo e impegno: allevare cani di razza richiede tempo, impegno e dedizione. Bisogna essere disposti a prendersi cura dei cani 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e a socializzarli e addestrarli adeguatamente.
- Aspetti etici: è importante ricordare che i cani non sono oggetti da comprare e vendere per profitto. L’allevamento di cani dovrebbe essere motivato dalla passione per gli animali e dal desiderio di far nascere cani sani e felici.