Avere un approccio best-in-class nei propri investimenti significa investire in società che sono leader nei rispettivi settori per quanto concerne il rispetto dei criteri ambientali, sociali e di governance (ESG). L’approccio best-in-progress concerne invece l’investimento in società che hanno dimostrato nel tempo miglioramenti sostanziali delle proprie prestazioni ESG. Soprattutto gli investimenti best-in-class sono quelli che hanno il miglior impatto sull’ambiente.
Approfondimenti
Si tratta di una valida opzione anche in termini di rischi. Chi investe nelle società best-in-class fa sicuramente un investimento dalle grandi prospettive nel lungo periodo perché i buoni risultati ESG offriranno non solo rendimenti economici ma anche ambientali e/o sociali, soprattutto nei mercati emergenti.
Secondo i dati diffusi dall’Institute of International Finance le aziende con buoni punteggi sui fattori ESG hanno ottenuto risultati strabilianti in termini di profitto con una crescita di oltre il 103% nell’ultimo decennio.
Gli investimenti sostenibili del tipo best-in-class consentono agli investitori di identificare quali società sono meglio collocate in ottica futura e di evitare quelle che potrebbero sottoperformare o fallire. Sono tante le grandi società che negli ultimi anni hanno compreso il valore degli investimenti ESG come strumento per far crescere il proprio capitale, impegnandosi nel lungo periodo per realizzare concreti obiettivi di sostenibilità.
Fra l’altro l’approccio best-in-progress sembra dare grandi risultati anche per gli investitori tolleranti al rischio, anche se probabilmente è meno efficace nel realizzare cambiamenti ambientali e sociali. Questo è spiegabile con il fatto che le società best-in-class sono, nella maggior parte dei casi, dotati di strutture finanziarie solide e una maggiore influenza sulla definizione delle politiche. Potrebbero essere proprio queste aziende a tracciare la via anche per le aziende meno solide.
Esempi di società best-in-class
Società che vantano delle strutture molto solide come la Nestlé SA, oggi svolgono un ruolo guida dal punto di vista ESG nel settore dei prodotti alimentari e sono in grado di ispirare cambiamenti significativi in aree come la gestione della catena di approvvigionamento, l’eco-efficienza operativa, l’approvvigionamento di materie prime e lo sviluppo del capitale umano.
Un’altra società di alto livello come l’Alcoa Corp (azienda leader nel settore dell’alluminio) ha fatto grossi passi in avanti sul piano del processo di gestione dei rifiuti, migliorando le proprie attività di scarico dell’acqua. Mentre una delle più grandi aziende italiane, Pirelli & C SpA, oggi svolge un ruolo nevralgico nel miglioramento dell’efficienza dei consumi e nella riduzione delle emissioni generate dai veicoli.
Le prospettive future
Alcune delle aziende che negli ultimi anni hanno messo in evidenza netti miglioramenti nelle loro prestazioni ESG devono ancora fare molta strada per avvicinarsi alle migliori aziende della categoria. L’approccio best-in-class rappresenta decisamente quello più auspicabile perchè incoraggia le aziende a migliorare le prestazioni ESG in modo integrato, senza alcun tentennamento.
La leadership di Adidas
Fra le principali aziende prestano analoga attenzione ai criteri ambientali, sociali e di governance. Adidas AG (azienda leader ESG nel settore tessile, dell’abbigliamento e dei beni di lusso) ha ottenuto negli ultimi anni dei punteggi elevatissimi che la collocano davanti a tutte le aziende concorrenti in fatto di ecosostenibilità della gestione della catena di approvvigionamento, della gestione del rischio, della gestione del marchio e dell’eco-efficienza operativa. Adidas si è anche contraddistinta per la politica ambientale, la tutela del prodotto, la salute sul lavoro e il rispetto dei diritti umani.
I pericoli legati all’ambientalismo “di facciata”
L’approccio best-in-progress, può invece premiare solo una strategia speculativa da parte delle aziende per attirare gli investitori, inducendole ad apportare solo miglioramenti in aree specifiche invece di effettuare progressi costanti nelle tre dimensioni ESG.
Fra l’altro l’approccio best-in-progress può anche incoraggiare pratiche di greenwashing che presuppongono un ambientalismo solo di facciata. Le aziende con scarse prestazioni ESG potrebbero sopravvalutare i vantaggi di programmi specifici con l’obiettivo di dimostrare miglioramenti sostanziali. Attualmente gli investimenti ESG si sono evoluti al punto da tale da poter costituire uno stimolo o un incentivo al miglioramento del mercato in un’ottica di sostenibilità, dato che le aziende e gli investitori hanno influenza e potere crescenti. Indiscutibilmente, l’approccio best-in-class rappresenta quello più efficace e concreto per stimolare una svolta nelle performance ambientali e sociali delle società partecipate.
Perchè l’investimento best-in-class è vincente
L’approccio best in class può essere considerato vincente perchè le aziende che dimostrano un’efficace leadership ambientale acquisiscono un vantaggio competitivo che si tradurrà nel tempo in prestazioni finanziarie solide e continue. Le aziende che ospitano un track record di danni ambientali e che vengono punite con sanzioni irrilevanti potrebbero invece avvantaggiarsi per i minori costi generali ambientali, facendo una sleale concorrenza alle aziende che invece si sforzano di intraprendere politiche sostenibili. Le migliori aziende best-in-class vanno incentivate e sostenute proprio perchè investiranno sempre di più in tecnologia e ricerca per rafforzare la loro azienda.
Fra l’altro le aziende che si adoperano per mettere in atto pratiche sostenibili ed etiche e che investono in tecnologie pulite, si impegneranno sempre per perseguire gli obiettivi ESG, diventanto un esempio fulgido per tutte le aziende concorrenti.