
Francesco Gaetano Caltagirone è uno degli imprenditori più influenti e riservati d’Italia. Nato a Roma nel 1943, ha costruito un impero che spazia dalle costruzioni all’editoria, fino alla finanza. Nel 2025, secondo Forbes, è salito al settimo posto tra i miliardari italiani, con un patrimonio stimato di 8,2 miliardi di dollari, guadagnando quindici posizioni rispetto all’anno precedente.
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La sua ascesa nella classifica dei più ricchi è il risultato di una strategia imprenditoriale lungimirante e di una diversificazione degli investimenti che lo ha portato a essere protagonista in settori chiave dell’economia italiana.
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Le origini dell’impero Caltagirone: dalle costruzioni all’industria pesante
Discendente di una famiglia di costruttori originaria di Palermo, Caltagirone ha iniziato la sua carriera riprendendo l’attività edilizia di famiglia durante gli studi di ingegneria a Roma. Negli anni ’70, insieme al fratello Edoardo, ha assunto il controllo della società, avviando una fase di espansione e ristrutturazione.
Nel 1984 ha acquisito Vianini S.p.A., attiva nel settore delle grandi infrastrutture, e nel 1992 ha rilevato Cementir S.p.A., trasformandola in una multinazionale del cemento con presenze significative in Scandinavia, Turchia ed Estremo Oriente.
La nascita di un impero editoriale
Negli anni ’90, Caltagirone ha diversificato i suoi interessi entrando nel mondo dell’editoria. Nel 1996 ha acquisito Il Messaggero di Roma, seguito da Il Mattino di Napoli e Il Corriere Adriatico di Ancona. Nel 2006 ha comprato la quota di maggioranza de Il Gazzettino di Venezia. Queste testate sono state riunite sotto la Caltagirone Editore, che oggi rappresenta il quinto gruppo editoriale italiano.
Attraverso queste acquisizioni, Caltagirone ha consolidato una presenza significativa nel panorama mediatico italiano, influenzando l’opinione pubblica e rafforzando la sua posizione nel mondo degli affari.

Patrimonio di Francesco Gaetano Caltagirone nel 2025
Nel 2025, il patrimonio di Francesco Gaetano Caltagirone è stimato in 8,2 miliardi di dollari, posizionandolo al 369° posto nella classifica mondiale dei miliardari. Questo incremento rispetto all’anno precedente è attribuibile alla crescita delle sue partecipazioni in settori strategici e alla sua capacità di adattarsi alle dinamiche del mercato.
La sua holding, Caltagirone S.p.A., controlla diverse società quotate e non quotate, operanti in vari settori, tra cui l’immobiliare, la produzione di cemento, l’editoria, i grandi lavori e la finanza.

Quali sono le partecipazioni finanziarie di Francesco Gaetano Caltagirone
Oltre al settore edilizio e editoriale, Caltagirone ha investito significativamente nella finanza. È stato vicepresidente di Banca Monte dei Paschi di Siena fino al 2012 e ha detenuto una partecipazione significativa in Assicurazioni Generali, di cui è stato vicepresidente fino al 2022.
Nel 2025, Caltagirone continua a influenzare il settore finanziario italiano, con partecipazioni in istituzioni chiave come Mediobanca e Generali. La sua strategia di investimento mirata e la sua capacità di navigare le complesse dinamiche del settore bancario lo rendono una figura centrale nelle operazioni di fusione e acquisizione in Italia.

Procedimenti giudiziari: tra accuse e assoluzioni definitive
Nel corso della sua lunga carriera imprenditoriale, Francesco Gaetano Caltagirone è stato coinvolto in alcune vicende giudiziarie di rilievo, dalle quali è uscito con assoluzioni definitive.
Il caso più noto riguarda la tentata scalata di Unipol alla Banca Nazionale del Lavoro (BNL) nel 2005. In primo grado, nel 2011, Caltagirone fu condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione per insider trading e ostacolo alle funzioni di vigilanza, insieme all’ex governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio e ad altri imputati. Tuttavia, nel maggio 2012, la Corte d’Appello di Milano annullò la condanna e lo assolse con la formula “perché il fatto non sussiste”. Successivamente, nel dicembre 2012, la Corte di Cassazione annullò la sentenza di assoluzione per vizi di motivazione, ordinando un nuovo processo. Nel dicembre 2013, la Corte d’Appello di Milano confermò l’assoluzione, nuovamente con la formula “perché il fatto non sussiste”, e nel maggio 2015 la Cassazione rese definitiva l’assoluzione,
Un altro episodio risale al 1994, quando Caltagirone fu arrestato con l’accusa di corruzione. Dopo nove giorni di detenzione, fu assolto nel 2001 e, dieci anni dopo, nel 2011, la Corte d’Appello di Milano riconobbe l’ingiusta detenzione, concedendogli un risarcimento di 5.000 euro.

Una figura chiave nella finanza italiana
La combinazione di investimenti strategici e una visione imprenditoriale a lungo termine ha reso Francesco Gaetano Caltagirone una figura chiave nella finanza italiana. La sua influenza si estende oltre i confini delle sue aziende, coinvolgendo decisioni strategiche in alcune delle principali istituzioni finanziarie del paese.
La sua capacità di anticipare le tendenze del mercato e di adattarsi rapidamente alle nuove sfide economiche ha consolidato la sua reputazione come uno degli imprenditori più abili e rispettati d’Italia.
Francesco Gaetano Caltagirone rappresenta un esempio di imprenditorialità e visione strategica. Con un patrimonio di 8,2 miliardi di dollari nel 2025, la sua ascesa nella classifica dei miliardari è il risultato di decenni di lavoro, intuizione e determinazione.