Uno dei principali motivi per cui è nota la città di Napoli, oltre alla pizza, il Vesuvio e l’accoglienza dei suoi abitanti è rappresentata senza ombra di dubbio dalla sua straordinaria scena culturale, con particolare riferimento a quella musicale. Proprio nel capoluogo partenopeo, culla del bel canto all’italiana, è emerso negli ultimi decenni un fenomeno importantissimo, dall’enorme valore economico: stiamo parlando della scena neomelodica. Si tratta nello specifico di un genere musicale nato a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento che ha conosciuto un enorme successo in Campania e in gran parte delle regioni del Sud Italia grazie a personaggi del calibro di Mario Merola, Gigi d’Alessio e Nino d’Angelo.
Approfondimenti
Quest’ultimo, in particolare, è riuscito nel corso degli anni a costruirsi un enorme seguito di pubblico anche grazie alla partecipazione a diversi film musicali, nel periodo del suo celeberrimo “caschetto d’oro”, sfoggiato per gran parte degli anni ’80. Grazie alla sua musica, D’Angelo è riuscito a conquistarsi un seguito impressionante, che gli ha ovviamente garantito importanti guadagni. Vediamo dunque insieme tutto quello che sappiamo riguardo al suo patrimonio fino ad oggi.
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Nino d’Angelo: gli esordi
Alla luce dei suoi numerosi successi al cinema e a livello discografico, Nino d’Angelo vanta ad oggi un patrimonio considerevole cbe molti gli invidiano. Ma quello che forse non tutti sanno che i suoi esordi sono stati tutt’altro che fortunati. Nino d’Angelo, in effetti, proviene da una famiglia povera di Casoria, dove ha vissuto insieme ai suoi cinque fratelli (lui era il più grande). Essendo i suoi genitori degli operai, D’Angelo si è dovuto attivare fin da giovane alla ricerca di un lavoro che gli permettesse di sopravvivere. Proprio per questo motivo fu costretto ad abbandonare la scuola e a iniziare a lavorare come commesso in un negozio di scarpe. In questi stessi anni ebbe inoltre l’occasione di guadagnarsi da vivere come gelataio e, occasionalmente, come cantante per alcuni matrimoni. Il suo debutto musicale vero e proprio lo fece nel 1976 con il singolo ‘A storia mia (‘o scippo), un brano che si guadagnò un discreto successo smerciando oltre 50.000 copie e concedendo a Nino d’Angelo un primo, importante gruzzoletto, il primo della sua carriera.
Il successo come attore
Nino d’Angelo inizia ad accrescere il suo patrimonio grazie soprattutto ai numerosi film a cui partecipa in veste di protagonista. Il suo primo film, Celebrità, ispirato dal suo album omonimo, esce nel 1981, una pellicola a cui hanno poi fatto seguito L’ave maria e Lo studente, oltre a Tradimento e Giuramento al fianco di un altro gigante della cultura partenopea come Mario Merola. La consacrazione definitiva avvenne però probabilmente nel bienno 1982-1983 con l’uscita del disco e del relativo film Nu jeans e na maglietta: l’album fu in grado di vendere oltre un milione e mezzo di copie, e anche il film ebbe un’accoglienza straordinaria al botteghino. Da questo momento in poi D’Angelo divenne un volto di punta dello spettacolo italiano, anche grazie all’iconico caschetto biondo che molti avevano in qualche modo paragonato a quello di personaggi come Raffaella Carrà o Caterina Caselli.
Quanti dischi ha venduto Nino d’Angelo?
Per farsi un’idea del possibile patrimonio di Nino d’Angelo, al di là dei film a cui ha partecipato, basterebbe farsi due calcoli rispetto al numero di copie dei dischi che ha smerciato nel corso del tempo: ad oggi, infatti, l’artista è stato in grado di vendere ben 25 milioni di copie. Numeri importanti, che lasciano intuire quale possa essere stato il suo guadagno. Agli introiti legati ai suoi singoli e album, tra le altre cose, andrebbe ovviamente anche aggiunta la quota legata alle visualizzazioni del suo canale Youtube, che oggi vanta 270.000 iscritti e alcuni video con cifre impressionanti (Pop corn ha per ora 17 milioni di visualizzazioni, Vedrai ne ha 14 milioni, Jammo Jà con Maria Nazionale 11 milioni). Se consideriamo che in media una piattaforma come Youtube riconosce ai suoi creator compensi che possono andare da 0,50 a 5 dollari ogni 1.000 visualizzazioni dei video possiamo farci un’idea di massima di quanto Nino d’Angelo possa aver guadagnato grazie a questo sito. Ovviamente non finisce qui: una grossa fetta del suo patrimonio Nino d’Angelo la deve anche allo streaming sulle varie piattaforme come Spotify o Apple Music, dove vanta oltre 340.000 ascoltatori mensili. C’è da ricordare, infine, il guadagno legato a tutti i concerti che ogni anno tiene in giro per l’Italia.
Dove vive Nino d’Angelo?
A darci un’idea della ricchezza di Nino d’Angelo è anche l’enorme casa dove vive con la moglie Annamaria Gallo, sposata nel 1979. La magione si trova a Roma ed è una grande villa con piscina immersa nel verde; stando alle immagini che spesso l’artista pubblica sui social, in ogni stanza della casa c’è un riferimento alla sua più grande passione, la musica (è il caso di un grande pianoforte a coda presente in salotto). Considerati i prezzi della Capitale, la location e la carriera, viene dunque da pensare che il patrimonio di Nino d’Angelo potrebbe forse essere persino più grande di quello che qualunque suo fan si potrebbe aspettare.