Paolo Crepet è uno psichiatra, scrittore e opinionista. Torinese, discende da una famiglia di intellettuali. Suo padre, Massimo, è stato professore di Clinica delle Malattie del Lavoro e poi pre-rettore presso l’Università di Padova. Il nonno paterno, Angelo Maria, era pittore. La sua attività come autore, e le sue frequenti ospitate presso i salotti televisivi, lo hanno reso un volto molto noto e ascoltato, nel nostro Paese. In queste righe approfondiamo chi sia e quanto possa costare una visita psichiatrica o una seduta in sua presenza.
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Chi è Paolo Crepet
Paolo Crepet si laurea in Medicina e Chirurgia a Padova, poi in Sociologia presso l’Università degli Studi di Urbino e, infine, si specializza in psichiatria presso la Clinica Psichiatrica dell’Università di Padova. Da quel momento in avanti, inizia a esercitare in Arezzo, poi si trasferisce in India, a Chandigarth, e, in seguito, è in Danimarca, Regno Unito, Germania, Svizzera e Repubblica Ceca. Al termine di queste esperienze, si dedica all’insegnamento. Dapprima a Toronto, poi a Rio de Janeiro e, da ultimo, presso l’Università di Harvard, all’interno del Centro di Studi Europei.
Ammiratore e seguace di Franco Basaglia, rientrato in Italia lo segue a Roma. I due collaboreranno finché il noto psichiatra non interromperà la propria attività a causa della malattia.
In tempi recenti, Crepet si è dedicato principalmente all’attività autoriale e intellettuale. È molto spesso ospite in tv, dove si occupa di fare divulgazione e opinione. Nel 2013, il Premio Campiello lo ha incaricato di presiedere la Giuria dei Letterati.
La crociata contro i social network
La presa di posizione di Crepet contro le dinamiche virtuali dei social, che influiscono in maniera pesante sulla vita reale, è stretta attualità. Nello scorso weekend, lo psichiatra è stato ospite della trasmissione di attualità e informazione condotta da Massimo Gramellini, intitolata In altre parole, e ha avuto modo di ribadire con forza la sua opinione. A suo dire, gli influencer sarebbero persone irritanti e la loro popolarità sulle piattaforme virtuali rappresenterebbe un grave insuccesso sociale. Naturalmente, queste tesi sono particolarmente rafforzate in un momento come quello che stiamo vivendo, tanto a causa degli scandali legati a Chiara Ferragni quanto in seguito alla triste vicenda di Giovanna Pedretti, la ristoratrice trovata defunta pochi giorni dopo essere stata pesantemente accusata di aver prodotto e condiviso una recensione fasulla, al fine di farsi pubblicità.
Il punto di vista dello psichiatra, ribadito con chiarezza a Gramellini, è quello secondo il quale resta necessario mantenere uno spazio privato, recluso dalla vetrina delle piattaforme sociali.
“L’influencer mi irrita, per questo ruolo illiberale che ha. Perché uno mi deve dire quali sono i biscotti che devo intingere nel latte tutte le mattine? Non posso rispondere ‘Non amo i biscotti’ o ‘Salto il caffè-latte’?. Questo inno alla normalizzazione, alla neutralizzazione, comporta un rischio enorme di morte. Un limite mi pare di doverlo individuare nella nostra intimità: lì non entrerei. La nostra vita con i social è un cassetto aperto. Ci vuole un territorio invalicabile, nostro. Ognuno di noi ha un piccolo giardino dentro di sè, in cui non deve entrare nessuno”
Ha esternato Paolo Crepet, con la sua solita convinzione e il suo ben noto piglio, forte e deciso. Il modo di parlare dello psichiatra affascina molti. Non a caso, le presentazioni dei suoi libri, e i suoi interventi in teatro, fanno spesso registrare il tutto esaurito. L’educatore e divulgatore sostiene che l’esempio sia fondamentale, se non imprescindibile, per le nuove generazioni. Ritiene che le piattaforme sociali stiano fornendo modelli sbagliati e ben poco soddisfacenti.
Questo aspetto sarebbe direttamente collegato alla crisi educativa in atto da tempo, la quale ha generato un’adolescenza allo sbando, composta da ragazzi che desiderano vivere da adulti e abbandonano presto l’educazione scolastica per aggregarsi in strutture negative e criminali come, ad esempio, le baby gang. Tale problema è particolarmente rilevante nelle periferie, dimenticate e abbandonate a sé stesse.
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Il Paolo Crepet psichiatra: dove riceve e quanto costa una visita
Paolo Crepet conta settantatre primavere. Lo psichiatra è ormai principalmente autore e opinionista televisivo. Ciononostante, riceve ancora, rigorosamente su appuntamento da concordare attraverso apposito modulo disponibile sul suo sito personale, in studio, e porta avanti visite e sedute psichiatriche.
La struttura ove lo specialista riceve è collocata a Roma, non troppo distante dalla sua residenza presso Civita di Bagnoregio, nel viterbese. Per quanto riguarda i costi, non è possibile stabilirli a priori. Lo specialista non esercita come fa abitualmente uno psicoterapeuta, bensì accetta soltanto alcune consulenze e visite, personalizzate sulle esigenze di chi lo contatta. Non c’è dunque un vero e proprio listino prezzi, per così dire. È lecito ritenere che il costo di una seduta con Crepet sia superiore rispetto alla media prezzi delle visite presso uno psicoterapeuta svolte in Italia.
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