Patrimonio Briatore e consigli di successo: come ha fatto Flavio Briatore a raggiungere un così vasto patrimonio partendo dal nulla? Ecco come la sua esperienza può essere utile per tutti gli imprenditori e gli investitori che oggi sognano un futuro alle Maldive, magari circondati dal lusso.
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Patrimonio Briatore, da dove ha cominciato
Nato negli anni Cinquanta, Briatore ha iniziato la sua carriera trasferendosi subito in quei luoghi dove c’era maggior giro di affari. Infatti, dopo il diploma da geometra, il futuro imprenditore di successo si sposta a Milano, dove trova immediatamente un ambiente favorevole e produttivo.
È negli anni Settanta che Briatore inizia a tessere la sua rete di contatti e a fare amicizia con grandi imprenditori dell’epoca, tra cui anche la famiglia Benetton. Le sue aziende entrano in Piazza Affari, ma Briatore sogna in grande.
Decide così di trasferire all’estero alcune sue attività dove ci sono dei regimi fiscali favorevoli per il commercio. Infatti, la tassazione in Italia era altissima già all’epoca quando, nel 1998, Briatore sceglie questa strada. In particolare la scelta ricade sulle Isole Vergini, per cui inizia a lavorare in franchising con Benetton.
Negli anni novanta Briatore torna in Italia, stavolta per dedicarsi a una passione con la mente imprenditoriale. L’attività è la Formula 1, dove l’imprenditore entra come direttore commerciale e poi esecutivo. Il passaggio da Benetton a Renault non cambia la posizione di Briatore per via dei successi conquistati sul campo, ma le accuse di illeciti nel GP di Singapore lo costringono a intraprendere nuove strade, che diventano opportunità.
Oggi Briatore possiede diversi ristoranti e locali di successo, oltre alla squadra della Queens Park Rangers. Nel 2017 ha pubblicato un libro intitolato Sulla ricchezza, dove racconta tutti i passi che lo hanno portato al successo.
I settori produttivi dietro al patrimonio Briatore
Chi si chiede l’ammontare del patrimonio Briatore non può fare a meno di notare la grande diversificazione del portafoglio del miliardario. Infatti, tra i settori più importanti si ricordano:
- la ristorazione e l’intrattenimento, con particolare riferimento ai locali come il Twiga, il Crazy Pizza e il Billionaire, solo per citare i più noti. In realtà Briatore ha proprietà di questo tipo in Italia e all’estero;
- il settore turistico, con hotel e strutture sempre dedicate al lusso, oltre alla consulenza nei viaggi;
- le collaborazioni con brand della moda importanti;
- le proprietà immobiliari, con case di proprietà e ville che possono diventare all’occorrenza anche resort di lusso, come è accaduto alla mega villa di Malindi, in Kenya. L’abitazione principale non è in Italia, ma a Monte Carlo, dove vive anche il figlio Nathan Falco;
- gli altri investimenti privati in Italia e all’estero. Non sappiamo con certezza i conti di Briatore, ma quello che è certo è che un imprenditore simile può avere dei titoli a proprio nome o dei beni con informazioni che non sono di dominio pubblico.
Nel 2021 Briatore avrebbe fatturato 58 milioni di dollari, accanto a 185 milioni di dollari di investimenti azionari. Nel 2022 il Crazy Pizza avrebbe registrato circa 1,4 milioni di euro, per cui si può ipotizzare – ma solo stimare – un patrimonio di oltre 244 milioni di euro, senza contare le proprietà e altri investimenti in corso.
Le lezioni di investimento di Briatore
Cosa si può imparare dall’esperienza e dal patrimonio di Briatore?
- Diversificare è importante. Analizzare sempre quali sono gli investimenti più favorevoli nel tempo e capire come si sta muovendo il mercato non basta. Serve anche una visione d’insieme per avere un portafoglio il più ampio possibile. Ci sono settori che non perdono quasi mai il loro valore, come avviene per il settore turistico, soprattutto nel nostro Paese;
- I soldi portano soldi, ma è necessario saper comunicare. Nel panorama imprenditoriale è molto importante mettersi in gioco e capire quali sono quelle persone che possono dare una svolta ai propri investimenti e di cui fidarsi;
- Non perdere tempo con le invidie. Come spiegato anche da Briatore nel suo libro, l’invidia sociale è un fenomeno per cui si tende a pensare che chi riesce è dovuto scendere a compromessi, anche illeciti. Secondo Briatore questa mentalità affossa il sistema, togliendo opportunità anche in luoghi come l’Italia, ricchi sotto diversi punti di vista.
Questi sono solo alcuni consigli che l’esperienza dell’imprenditore italiano può portare a chi vede come si è sviluppata la sua carriera nell’imprenditoria italiana e internazionale.
Cosa si può imparare da Flavio Briatore
L’approccio di Briatore funziona, per quanto può sembrare spregiudicato a chi non conosce il mondo della finanza. L’imprenditore è una persona che non teme di cercare la situazione più favorevole per i propri investimenti e di creare condizioni di lavoro migliori solo dove trova l’ambiente adatto.
Il mattone resta sempre il punto di partenza come bene rifugio, ma anche un modo per comunicare la propria visione di investimento e le proprie capacità, non solo finanziarie. L’imprenditore di oggi deve essere in grado di comunicare molto di più, facendo anche parlare di sé in chiave polemica, come ogni tanto avviene per questo personaggio straordinario dell’economia italiana.