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Trattori a Sanremo: Amadeus contro il governo. Cosa c’è di vero?

La protesta dei trattori sta infiammando l’Italia già da qualche settimana. Dal momento che il governo pare fare orecchi da mercante alle proteste dei coltivatori, questi sembrano determinati a portare le loro ragioni nel salotto televisivo per eccellenza del nostro Paese, dandole un risalto impareggiabile. L’idea è quella di portare i trattori a Sanremo, in concomitanza con il Festival che parte questa sera. In fin dei conti, dove trovare un palcoscenico della stessa rilevanza?

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L’apertura in conferenza stampa

Come riportato anche dall’agenzia di stampa ANSA, sia Amadeus sia il suo amico e collaboratore Fiorello hanno mostrato un’apertura verso la protesta, durante la tradizionale conferenza stampa di presentazione del Festival, tenutasi lunedì sera. Il conduttore è stato chiaro e diretto, di fronte ai microfoni:

“Trovo la protesta dei trattori assolutamente giusta, sacrosanta. Ne va del diritto al lavoro e alla tutela della propria occupazione. Nessuno però mi ha contattato e io non ho contattato nessuno. Se vengono, li faccio salire sul palco.”

Fiorello gli ha fatto eco:

“Sarebbe bene che arrivassero, un palcoscenico così non lo trovi tutti i giorni. Faccio un appello a venire.”

Pur con la sua solita ironia, il mattatore catanese ha dimostrato simpatia verso i manifestanti. Amadeus, da parte sua, ha desiderato ribadire che il Festival non sarà un evento meloniano, come qualcuno sospettava, e che il conduttore, che è anche direttore artistico, ha avuto la massima libertà in fase organizzativa. Dopotutto, si tratta di una formula vincente da 5 anni e non si vede perché mai qualcuno debba avanzare delle censure al team di realizzazione. I leader della protesta hanno colto al volo l’apertura dei due showmen, dichiarandosi pronti a portare i trattori a Sanremo.

Trattori a Sanremo: il teatro Ariston
Il cinema-teatro Ariston, sede del festival. Gli agricoltori porteranno davvero i loro trattopri a Sanremo?

Le dichiarazioni dei manifestanti relative ai trattori a Sanremo

A guidare gli agricoltori traditi, come si definiscono, c’è Danilo Calvani. Una delle menti dell’operazione trattori a Sanremo, Raggiunto dalla stampa, Calvani ha commentato:

“Un nostro rappresentante sarà sul palco. Siamo in contatto con l’organizzazione del Festival per stabilire i dettagli.”

Per cui, da una parte troviamo Amadeus che apre a parole, dall’altra gli agricoltori che sostengono di aver già trovato un canale comunicativo con il comitato organizzativo della più importante trasmissione televisiva italiana. Eppure, non sembrerebbe esserci alcunché di concreto. Tanto che viale Mazzini ha dato una smentita netta. La RAI ha infatti precisato, attraverso i telegiornali mandati in onda sulle proprie reti, come non ci sarebbe alcun contatto in corso tra l’organizzazione di Sanremo e una delle associazioni di agricoltori coinvolte nella protesta.

Eppure l’eco della notizia continua a risuonare, tanto nelle battute di Fiorello:

“Lo sapete si chi sarà il primo della fila? Al Bano!”

Quanto nelle esternazioni dei trattoristi:

“Siamo pronti a portare la mucca sul palco di Sanremo. Se si concretizzasse l’invito sul palco arriveremmo con Ercolina, la stessa mucca che abbiamo portato in piazza Duomo e alla quale abbiamo fatto fare un giro nella galleria Vittorio Emanuele II. Siamo non sono solo disposti ad andare ma anche a spiegare a tutti le ragioni della nostra protesta.”

Ha precisato Alberto Oldani, altro leader della protesta. C’è dunque confusione: che cosa succederà a Sanremo? Una mucca calcherà lo stesso palco di John Travolta?

Trattori a Sanremo: cosa c’è di vero?

Nel momento in cui si scrive, la certezza sembra essere soltanto una: un pò di pubblicità fa bene ad ambedue le parti. Ci saranno o meno i trattori a Sanremo? Più no che sì, ma intanto parliamone, cosicchè si scriveranno articoli come questo e usciranno servizi nei telegiornali. Ciò significa che sia Amadeus e il suo Festival, sia gli agricoltori e la loro protesta riusciranno a restare sotto il teatrale occhio di bue, al centro delle attenzioni mediatiche. Già questo è un obiettivo raggiunto. L’importante è che se ne parli, avrebbe puntualizzato Oscar Wilde.

Anche l’amministrazione comunale si è schierata con gli agricoltori, dal momento che il sindaco è floricoltore, come molti a Sanremo. La protesta è stata infatti definita sensata dal primo cittadino locale. Naturalmente, il municipio spera che non vi siano disordini durante quello che è l’evento con la e maiuscola a quelle latitudini, ma non si esclude alcuna eventualità:

“Dal punto di vista della sicurezza, Sanremo è super coperta: siamo passati da circa 40 telecamere non funzionanti a 470 dispositivi, disseminati ovunque. In città non c’è un angolo cieco. Se mi aspetto qualche trattore in protesta davanti all’Ariston? Può succedere di tutto, la protesta è sensata, come tutte le proteste. Anche se mi sembra una questione più rivolta all’Europa. Tornerò a occuparmi della mia impresa agricola, nel settore della floricoltura. Se siamo attrezzati per fronteggiare i trattori? Metteranno me in prima fila. Ci sono stati anni in cui c’è stato più pericolo, incrociamo le dita.”

Ha dichiarato, al Fatto Quotidiano, Alberto Biancheri, primo cittadino del comune ligure. Di fatto, nessuno sa nulla e gli unici che parlano al futuro prossimo, senza esprimersi per condizionali, sono gli agricoltori, fermi nella loro intenzione di sfilare sui trattori a Sanremo. Chissà se qualcosa si conretizzerà. Quel che sappiamo è che di rumore se ne sta facendo molto, e già questo non è poco né per chi è in cerca di attenzione (agricoltori), né per chi ha bisogno di stimolare curiosità se vuole calamitare più ascolti possibile per una serie di serate che altrimenti avrebbero un valore piuttosto modesto (Amadeus). Lo scontro tra la direzione del Festival e il governo durerà probabilmente solo fino a quando si aprirà il sipario. A meno che non si dimostri foriero di interesse, traducibile in audience. In quel caso, la diatriba potrebbe allungarsi.

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