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Prezzo delle sigarette: nuovo aumento da oggi, 5 aprile

Prezzo delle sigarette: una sigaretta accesa

C’è un nuovo rincaro alle porte e a farne le spese saranno, nuovamente, i fumatori. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) ha infatti comunicato l’aumento del prezzo delle sigarette per 46 marchi a partire dal 5 aprile. Siamo all’inizio del quarto mese dell’anno e si tratta già del terzo ritocco di questo tipo. La notizia buona, almeno in parte, è che questa volta sono aumentate soltanto alcune etichette e non tutte, in maniera generalizzata.

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Un nuovo aumento per il prezzo delle sigarette

Tempi duri, dunque, per chi fuma. Dopo un iniziale rincaro, tra gennaio e febbraio, pari a circa 10-12 centesimi a pacchetto (cui i fumatori sono abituati, dal momento che si verifica quasi ogni anno), nel mese di marzo si è assistito a un secondo aumento, di circa 20 ulteriori centesimi, imposto questa volta dalle proteste di fabbricanti e importatori ai quali erano state aumentate le accise e, oggi, ecco una terza lievitazione dei prezzi.

L’ADM ha motivato questa scelta collegandola al ritocco di marzo. In quella occasione l’aumento era stato generalizzato e aveva riguardato gran parte dei prodotti da fumo utilizzati da un tabagista: sigarette, sigari, tabacco trinciato e svariati altri prodotti e accessori. Molti produttori e importatori coinvolti avevano battuto i pugni, qualche settimana fa, ed erano stati accontentati. Uno tra loro, però, era rimasto inascoltato e ora è stato prestato orecchio anche alla sua causa, così da non creare disparità.

Dalla legge di bilancio in avanti, rincari continui

Quando il governo Meloni varò la Legge di Bilancio 2024, al termine del 2023, stabilì il primo incremento dei costi del tabacco, quello di inizio anno. Alcune delle 46 marche coinvolte nell’ultimo rincaro, quello che parte da oggi, subirono già un aumento in tale occasione, mentre altre erano ancora in linea con i prezzi 2023. L’esecutivo ha fissato soltanto il primo dei tre aumenti che abbiamo avuto, gli altri due si devono all’ADM.

L’Agenzia si relaziona costantemente con produttori e venditori ed è tenuta a prendere in considerazione le loro istanze. Ciò significa che potrebbe doverne vagliare delle altre e stabilire il da farsi. In altre parole, potremmo avere nuovi aumenti all’orizzonte.

I prodotti coinvolti nell’aumento del prezzo delle sigarette

Prezzo delle sigarette: una donna si accende una sigaretta
Il prezzo delle sigarette aumenta per 46 marchi, sono tutti rintracciabili sul sito della ADM

È possibile verificare gli aumenti consultando l’elenco completo dei prodotti interessati sul sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Il file generato è davvero molto chiaro e di facile lettura.

Ogni rincaro riguarda le confezioni di sigarette da 20 pezzi, in astuccio o cartoccio. Tra i marchi più diffusi che saliranno di costo troviamo MS, Rothmans, Lucky Strike, Kent, Vogue e Dunhill. La lista dell’ADM indica anche il prezzo del pacchetto interessato, sia prima dell’aumento che in seguito a esso.

Troppi rincari?

La sigaretta è uno di quei prodotti che viene più spesso bersagliato dagli aumenti e dai rincari. Il motivo è eticamente comprensibile. Parliamo di un prodotto nocivo, che dà dipendenza e – spessissimo – inquina l’ambiente, dal momento che viene gettato a terra senza alcun ritegno, una volta terminato. Se c’è bisogno di aumentare le entrate statali, meglio farlo tassando un lusso inutile e pericoloso come il tabacco, piuttosto che altro.

D’altra parte, però, occorre valutare l’altra faccia della medaglia. Continuare a tirare la corda sul prezzo delle sigarette potrà forse, in qualche caso, indirizzare il fumatore verso la cessazione di un vizio sempre più costoso – che sarebbe un buon risultato poiché qualcuno smetterebbe di farsi del male – ma può anche attirarlo verso prodotti di contrabbando, liberi dalla tassazione nazionale.

Chi scegliesse questa seconda strada potrebbe ritrovarsi a stringere tra le dita un prodotto pari all’ufficiale e pagarlo meno, evitando le imposte doganali, oppure uno di infima qualità, molto più dannoso per la salute e acquistato soltanto per motivi economici. Insomma, è necessario valutare bene ogni aumento del prezzo delle sigarette, dal momento che rappresentano una fonte di entrata considerevole per lo Stato, ma non bisogna abusarne o si corre il rischio di stimolare scelte sconsigliabili.

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