CarX, un’innovativa startup italiana, sta facendo davvero di tutto per trovare nuove interessanti soluzioni per i mezzi elettrici, con un occhio di riguardo nei confronti della sostenibilità e dell’ambiente. Il suo obiettivo è infatti quello di promuovere quanto più possibile la diffusione dei veicoli a zero emissioni, riducendo in questo modo l’ingente impatto ambientale del settore dei trasporti. Tra le innovazioni sviluppate da questa giovane realtà troviamo anche la cosiddetta ricarica off grid: vediamo di che cosa si tratta e come funziona.
Che cos’è la ricarica off grid di CarX
Il suddetto Charging Off-Grid fa riferimento alla possibilità di caricare un veicolo elettrico al di fuori della rete elettrica tradizionale, utilizzato fonti rinnovabili come l’energia solare o eolica, ma anche tramite sistemi di immagazzinamento di energia come per esempio le batterie. In Italia questo tipo di sistema è per l’appunto sviluppato CarX, che è stata in grado proprio di recente di chiudere un seed round da 500mila euro grazie a Camfin Alternative Assets S.p.A, una società italiana che opera in ambito private equity.
Questo sistema innovativo e green di ricarica garantisce dunque l’indipendenza dalla rete elettrica tradizionale, un vantaggio non da poco se consideriamo che in certe aree remote questa risorsa spesso non è facilmente accessibile. Ovviamente è un’opportunità di estrema importanza a livello ambientale, poiché l’energia utilizzata per la ricarica può essere generata in modo del tutto sostenibile, per di più su veicoli a impatto zero (o quasi).
Ad oggi un esempio di ricarica off grid può essere rappresentato da un sistema di pannelli solari in abbinamento con un sistema di accumulo di energia, in grado per l’appunto di accumulare energia durante il giorno e di rilasciarla per il veicolo quando è necessario. Ma le stazioni di ricarica off grid possono per esempio anche essere collegate ad un palo eolico. Piano piano le aziende del settore automotive si stanno attivando per offrire ai loro clienti soluzioni sempre più innovative in questo senso, con lo scopo di rendere la ricarica off grif più facilmente accessibile. Tra le realtà che più si stanno distinguendo da questo punto di vista troviamo per l’appunto Car X.
CarX punta a lanciare il primo prodotto
Grazie alla collaborazione con la sopracitata società guidata dal Presidente e Amministratore Delegato Giovanni Tronchetti Provera, CarX punta a lanciare il suo primo vero prodotto sul mercato già nei primi mesi del 2024. Con gli investimenti ricevuti la società potrà dunque consolidare il suo team di lavoro, che ha già incluso gli ingegneri Andrea Airale e Alessandro Ferraris, oltre al direttore tecnico Claudio Giannuzzi e all’imprenditore digitale Nicola Di Campli; nel progetto, inoltre, sono stati coinvolto anche lo studio di innovazione digitale NGroup e One Factory S.r.l.
Pierfrancesco Zanchi, cofondatore e CEO di CarX, ha a proposito commentato:
La nostra Visione di un mondo sempre più elettrico e sostenibile è molto chiara e sono molto contento di vedere che è condivisa da un player estremamente importante come Camfin Alternative Assets.
A fare eco a Zanchi il collega Mario Fornaris, cofondatore e CTO, che ha aggiunto:
Per me è un privilegio poter dare un personale contributo alla trasformazione epocale e irreversibile della mobilità su ruote. In questi anni ho vissuto l’avvento dell’elettrico sia in qualità di utente pioniere che ha viaggiato senza alcuna infrastruttura di ricarica, sia in qualità di appassionato tecnico che ha speso tutta la propria carriera nell’automotive
Le prospettive del mercato delle auto elettriche
Anche alla luce di una sempre maggior attenzione da parte dell’opinione pubblica rispetto alle tematiche climatiche c’è un crescente interesse nelle auto elettriche, le cui vendite in Europa sono cresciute a luglio del 61% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A confermarlo sono i dati Acea sulle immatricolazioni, che sottolineano un trend positivo riguardo al mercato delle auto a batteria. Nel solo mese di luglio in Europa sono state vendute ben 115.971 vetture full electric, anche se almeno per il momento l’Italia resta indietro. La medaglia d’oro se l’è portata a casa il Belgio con un notevole +235,9%, seguito da Germania (+68,9%) e dalla Francia (+32,4%); il nostro Paese invece ha registrato 4.091 immatricolazioni a luglio 2023 rispetto alle 3.576 del luglio 2022, con un incremento del 14,4%.
Per quanto riguarda invece i dati relativi ai primi 7 mesi del 2023 segnaliamo che le auto elettriche immatricolate in Europa hanno raggiunto la cifra di 819.725 unità (con un aumento del 54,7% rispetto alle 529.744 unità dei primi sette mesi del 2022), con una quota di mercato del 13% (+3,1% rispetto a gennaio-luglio dell’anno scorso e +0,1% rispetto a gennaio-giugno 2023). Le vendite in Italia ammontano invece a 36.760, rispetto alle 28.518 del 2022 (+28,9%).
Le prospettive sembrano dunque essere piuttosto rosee per gli anni avvenire, e questo nonostante il prezzo dei veicoli, che è ancora sensibilmente più alto a quello dei classici mezzi a diesel o benzina.