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È il momento giusto per gli Euro Corporate Bond: i motivi per investire 

Ecco perchè i rendimenti degli euro corporate bond sono lievitati notevolmente

Il contesto economico sempre più complicato e la volatilità dei mercati del credito in euro hanno di fatto rafforzato la convinzione che l’investment grade presenta rischi non indifferenti. Tuttavia i dati confortanti del 2022 hanno riportato in auge i rendimenti obbligazionari perchè si sono rivelati in grado di fornire rendimenti potenzialmente più elevati e margini di sicurezza soddisfacenti anche in un contesto economico e geopolitico caratterizzato da forti turbolenze e instabilità. Ecco il motivo per cui, investire in obbligazioni corporate investment grade denominate in euro, può rappresentare una scelta vincente e redditizia. 

Aumentare l’allocazione al debito societario denominato in euro può presentare alcuni vantaggi legati a diversi fattori da tenere in grande considerazione. Innanzitutto il livello di rendimento offerto dall’asset class che si è riposizionato su valori molto intriganti, nonostante il recente deterioramento. Anche la solidità delle società europee rimane un altro dei fattori che fa propendere decisamente per questo tipo di investimento. Un’altra delle ragioni da non sottovalutare è il ritorno in grande stile dei rendimenti.

L’inflazione inarrestabile ha mutato radicalmente il quadro dell’economia globale

Nel mese di luglio 2022 la Bce ha aumentato dello 0,5% i tre tassi di interesse di riferimento. Sono anche cresciuti i tassi negli Stati Uniti e altrove, mentre il rendimento delle obbligazioni corporate in euro ha toccato picchi interessanti impennandosi al 4,5%, un livello che si raggiunse agli albori della crisi dei “mutui subprime” del 2011. Negli ultimi 10 anni i rendimenti delle obbligazioni corporate in euro hanno raggiunto a stento la soglia fatidica dell’1%, a causa delle politiche adottate della Bce e dell’economia stagnante dell’area euro in cui l’inflazione ha segnato il passo. 

Ma ciò che è accaduto negli ultimi 12 mesi ha rappresentato una svolta radicale che ha mutato totalmente il quadro generale con una inflazione galoppante alla quale ha fatto seguito la politica aggressiva della Bce che ha alzato continuamente i tassi di interesse. In questo contesto è inevitabile che i rendimenti siano improvvisamente tornati al centro dell’interesse degli investitori. La conseguenza di tutto ciò è che il rendimento offerto dagli Euro Corporate Bond è diventato davvero appetibile. 

La solidità dei fondamentali

L’ultimo quinquennio ha visto le aziende europee agire con estrema prudenza riducendo i livelli di rischio, abbassando la leva finanziaria e riducendo i livelli di indebitamento. Tutte mosse vincenti in un’ottica di salvaguardia dei bilanci. Durante la pandemia le stesse aziende hanno accumulato liquidità nei loro bilanci anche per poter fronteggiare un’eventuale prolungamento della fase pandemica, riducendo le spese in conto capitale e aumentando i tassi di risparmio.

La pandemia ha indotto le aziende che versano in condizioni critiche ad abbandonare il settore degli investimenti, ma ha anche portato a un aumento dell’intervento pubblico nei mercati monetari. Negli ultimi tre anni, molte società hanno potuto finanziare il proprio debito a tassi di interesse relativamente più convenienti, allungando il profilo di scadenza medio delle loro obbligazioni e lasciando importi relativamente bassi da rimborsare nei prossimi due anni.

Il ritorno in grande stile del mercato degli ETF

L’aumento del tasso dei rendimenti ha riportato in auge il mercato degli Etf  sulle obbligazioni societarie denominate in euro, nonostante l’inflazione galoppante che sembra non rispondere granchè alle sollecitazioni della BCE. Optare per gli Euro Corporate Bond significa rivolgersi ad un mercato delle obbligazioni che ha iniziato il 2023 alla grande. Nel primo trimestre, le società si sono date molto da fare per emettere nuove obbligazioni denominate in euro e per rifinanziare il proprio debito. Non a caso si parla di cifre record pari a 108,5 miliardi di euro di emissioni nel solo mese di gennaio.

Le raccomandazioni degli esperti

Secondo alcuni esperti questi dati sarebbero influenzati dalla paura degli investitori di un possibile ulteriore aumento dei tassi di interesse in Europa nei prossimi mesi. In realtà è molto probabile che gli investitori siano stati ingolositi dall’aumento dell’offerta al fine di trarre il maggior profitto dalle operazioni di corporate bond jumbo che in termini di liquidità appaiono davvero molto soddisfacenti. 
Prova ne è il grande successo di sottoscrizioni delle quattro diverse emissioni obbligazionarie di IBM che hanno racimolato 4,25 miliardi di euro di valore nominale. Seppure il drammatico calo dei prezzi delle obbligazioni dello scorso anno potrebbe indurre gli investitori a ritirarsi di buon grado dal mercato delle obbligazioni corporate, la saggezza degli esperti invita alla calma e al bilanciamento del proprio portafoglio, evitando colpi di testa basati solo su suggestioni infondate.

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