Gli investimenti a lungo termine rappresentano una delle opportunità più interessanti per chi cerca una crescita stabile del proprio capitale. Tra le opzioni disponibili, gli ELTIF (European Long-Term Investment Funds) stanno acquisendo sempre più rilevanza. Ma chiariamo gli ELTIF cosa sono, e perché sempre più investitori ne parlano.
Approfondimenti
Indice del contenuto
Cosa sono gli ELTIF
Gli ELTIF sono una categoria di fondi di investimento regolamentati dall’Unione Europea, introdotti nel 2015 con il Regolamento UE n. 2015/760. Il loro obiettivo principale è canalizzare il risparmio degli investitori verso progetti di lungo periodo, come infrastrutture, imprese non quotate, immobili e altri settori strategici per l’economia europea.
In parole semplici, si tratta di strumenti pensati per favorire lo sviluppo economico attraverso investimenti che non producono ritorni immediati, ma che promettono rendimenti sostenibili nel tempo. Per questa ragione, gli ELTIF risultano particolarmente adatti agli investitori con un orizzonte temporale ampio e una buona tolleranza al rischio.
Come funzionano gli ELTIF
Per capire gli ELTIF cosa sono, è fondamentale approfondire il loro funzionamento. Questi fondi raccolgono il capitale dagli investitori per poi investirlo in attività di lungo termine. La normativa europea richiede che almeno il 70% del capitale raccolto sia destinato a investimenti in progetti qualificati, come:
- Infrastrutture pubbliche (ad esempio, strade, ponti e reti energetiche).
- Piccole e medie imprese (PMI) non quotate.
- Energie rinnovabili e tecnologie sostenibili.
La durata degli ELTIF è generalmente prestabilita e può variare da diversi anni fino a decenni, a seconda della natura dei progetti finanziati. Durante questo periodo, il capitale investito non è normalmente riscattabile, rendendo questi fondi meno liquidi rispetto ad altri strumenti finanziari. Tuttavia, è proprio questa caratteristica che consente agli ELTIF di concentrarsi su investimenti a lungo termine e ad alto impatto economico.
A chi sono rivolti gli ELTIF?
Gli ELTIF sono stati concepiti per soddisfare le esigenze di diversi tipi di investitori. Da un lato, ci sono gli investitori istituzionali, come fondi pensione, assicurazioni e banche, che cercano opportunità di diversificazione su larga scala. Dall’altro, grazie alle normative aggiornate, anche i piccoli risparmiatori possono accedere a questi fondi, a condizione che rispettino determinati requisiti minimi.
Negli ultimi anni, gli ELTIF sono stati resi più accessibili al pubblico retail. Per esempio, in Italia è possibile investire in ELTIF PIR compliant, strumenti che combinano i vantaggi fiscali dei Piani Individuali di Risparmio con le opportunità offerte dai fondi a lungo termine.
I vantaggi degli ELTIF
Capire gli ELTIF cosa sono significa anche valutare i benefici che possono offrire:
- Diversificazione: gli ELTIF consentono di accedere a un’ampia gamma di investimenti, spesso difficilmente raggiungibili dai tradizionali fondi comuni.
- Stabilità del rendimento: grazie all’investimento in progetti solidi e a lungo termine, gli ELTIF possono offrire rendimenti costanti nel tempo.
- Sgravi fiscali: in alcuni paesi, come l’Italia, sono previsti incentivi fiscali per chi investe in questi fondi, rendendoli ancora più interessanti.
Quali sono i limiti di investimento del prodotto ELTIF?
Gli ELTIF sono regolamentati da normative precise che fissano limiti per garantire una gestione prudente e trasparente del capitale raccolto. Secondo il regolamento europeo, un fondo ELTIF non può investire più del 10% del capitale complessivo in una singola attività o progetto. Questo limite è stato introdotto per ridurre i rischi di concentrazione e proteggere gli investitori da eventuali perdite significative legate a specifici settori o progetti.
Inoltre, il regolamento impone restrizioni su investimenti in strumenti derivati e altri prodotti complessi, salvo che siano utilizzati per coprire rischi specifici legati al portafoglio. Gli investitori retail, invece, sono soggetti a un altro limite: non possono allocare più del 10% del loro patrimonio finanziario netto in ELTIF, a meno che non abbiano un livello di conoscenza finanziaria adeguato e un patrimonio superiore a una soglia minima stabilita.
Qual è il nuovo regolamento introdotto in ambito comunitario per la disciplina degli ELTIF?
Nel 2023, l’Unione Europea ha approvato un aggiornamento del Regolamento sugli ELTIF, con l’obiettivo di rendere questi strumenti più accessibili e attraenti per gli investitori retail. Tra le modifiche principali, vi è l’eliminazione di alcune barriere all’accesso, come i requisiti patrimoniali minimi per gli investitori non professionali, e una maggiore flessibilità nella composizione del portafoglio.
Inoltre, il nuovo regolamento introduce una maggiore trasparenza sugli investimenti e sui costi associati, rafforzando la tutela degli investitori. Un’altra innovazione significativa riguarda l’allineamento delle normative sugli ELTIF con i principi della finanza sostenibile (ESG), incentivando i fondi a destinare parte del capitale a progetti con un impatto ambientale e sociale positivo.
Quanto del capitale di un ELTIF deve essere investito in investimenti ammissibili?
Uno degli elementi chiave per comprendere gli ELTIF cosa sono è il requisito normativo che impone di destinare almeno il 70% del capitale raccolto ad “investimenti ammissibili”. Questi includono progetti infrastrutturali, aziende non quotate e iniziative legate a settori strategici come le energie rinnovabili, la transizione ecologica e la tecnologia innovativa.
Questo vincolo garantisce che gli ELTIF siano utilizzati per sostenere lo sviluppo dell’economia reale, in linea con gli obiettivi dell’Unione Europea. I rimanenti 30% del capitale possono essere allocati in strumenti finanziari più liquidi, come azioni quotate o obbligazioni, per consentire una maggiore flessibilità nella gestione del fondo. Questa struttura mista permette agli ELTIF di bilanciare i rischi degli investimenti a lungo termine con una componente più facilmente liquidabile in caso di necessità.
I rischi degli ELTIF
Come ogni investimento, anche gli ELTIF presentano dei rischi. Il principale è legato alla illiquidità: il capitale investito resta bloccato fino alla scadenza del fondo, riducendo la flessibilità dell’investitore. Inoltre, l’esposizione a progetti complessi o in mercati emergenti può comportare un grado di rischio maggiore rispetto agli investimenti tradizionali.
Nonostante questi limiti, gli ELTIF offrono un’opportunità unica per chi è disposto a sacrificare la liquidità in cambio di rendimenti potenzialmente superiori e di un impatto positivo sull’economia reale.
Come investire in un ELTIF?
Negli ultimi anni, gli ELTIF sono diventati uno strumento di punta nella strategia dell’Unione Europea per favorire la crescita sostenibile. In un contesto di tassi di interesse bassi e di crescente attenzione ai temi ambientali, sociali e di governance (ESG), questi fondi rappresentano una risposta concreta alla necessità di finanziare progetti sostenibili e di lungo periodo.
Inoltre, la recente revisione normativa dell’Unione Europea ha semplificato l’accesso ai fondi per gli investitori retail, aumentando l’appeal di questi strumenti anche per i piccoli risparmiatori. Per chi desidera investire in un ELTIF, il primo passo è rivolgersi a un consulente finanziario o a un intermediario autorizzato. È importante valutare attentamente le proprie esigenze di liquidità, il profilo di rischio e l’orizzonte temporale. Inoltre, è consigliabile leggere il prospetto informativo del fondo per comprendere nel dettaglio la strategia di investimento e i costi associati.