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Come recuperare le spese veterinarie nel 730: guida aggiornata

Spese veterinarie detraibili: ecco quali cure rientrano nel modello 730.

Le spese veterinarie rappresentano un costo significativo per chi possiede animali domestici, ma fortunatamente è possibile recuperarne una parte attraverso la dichiarazione dei redditi, in particolare tramite il modello 730.

In questa guida aggiornata al 2025, esploreremo in dettaglio come funziona il recupero delle spese veterinarie, quali sono i requisiti, i limiti di spesa, le modalità di documentazione e alcuni consigli pratici per massimizzare il beneficio fiscale. L’obiettivo è fornire un quadro chiaro e completo per aiutare i contribuenti a orientarsi senza difficoltà.

Cosa sono le spese veterinarie deducibili?

Occhi di cane
Se si ha animale domestico bisogna mettere in conto delle spese veterinarie: alcune sono deducibili

Le spese veterinarie deducibili sono quei costi sostenuti per la cura e il benessere degli animali domestici legalmente detenuti, come cani, gatti, cavalli, conigli e altri animali da compagnia o sportivi. Queste spese possono essere portate in detrazione nella dichiarazione dei redditi, riducendo l’imposta dovuta. La normativa italiana, aggiornata al 2025, prevede che tali spese siano detraibili fino al 19%, ma solo entro determinati limiti e rispettando precise condizioni.

Le spese ammissibili includono:

  • Visite veterinarie: controlli di routine, vaccinazioni, interventi chirurgici, trattamenti specialistici;
  • Farmaci e medicinali: medicinali prescritti dal veterinario, inclusi quelli acquistati in farmacia con ricetta;
  • Esami diagnostici: analisi di laboratorio, radiografie, ecografie;
  • Interventi e cure specifiche: come sterilizzazioni, cure odontoiatriche o terapie per patologie croniche.

Non sono invece detraibili spese come l’acquisto di cibo, accessori (guinzagli, cucce, giocattoli) o servizi di toelettatura, poiché non rientrano nella categoria delle cure mediche.

Chi può beneficiare della detrazione?

La detrazione per le spese veterinarie è accessibile a tutti i contribuenti che presentano il modello 730 o il modello Redditi PF (Persone Fisiche) e che soddisfano i seguenti requisiti:

  1. Proprietà o detenzione legale dell’animale: l’animale deve essere registrato (ad esempio, iscritto all’anagrafe degli animali d’affezione per cani e gatti, ove previsto) o detenuto legalmente per scopi di compagnia o sportivi.
  2. Spese sostenute nell’anno fiscale di riferimento: solo le spese pagate nell’anno 2024 (per il 730/2025) possono essere dichiarate.
  3. Documentazione adeguata: è necessario conservare fatture, scontrini parlanti o ricevute che dimostrino la natura della spesa.

Non è richiesto che il contribuente sia il proprietario dell’animale, purché possa dimostrare di aver sostenuto la spesa (ad esempio, un familiare che paga per il cane di un parente).

Limiti di spesa e calcolo della detrazione

Uno degli aspetti più importanti da conoscere è il limite massimo di spesa detraibile. Per il 2025, la normativa conferma un tetto di 550 euro per le spese veterinarie. Questo significa che:

  • La detrazione massima del 19% si applica solo sulla parte di spesa che eccede la franchigia di 129,11 euro;
  • Il massimo beneficio fiscale ottenibile è quindi di 80,66 euro (calcolato come il 19% di 550 euro – 129,11 euro).

Ecco un esempio pratico:

  • Spese sostenute: 400 euro;
  • Spesa detraibile: 400 euro – 129,11 euro = 270,89 euro;
  • Detrazione effettiva: 270,89 euro × 19% = 51,47 euro.

Se le spese superano i 550 euro, la detrazione si calcolerà sempre e solo sul massimo di 550 euro. È importante notare che il limite di 550 euro si applica per contribuente, non per animale: se si possiedono più animali, le spese per tutti rientrano nello stesso tetto.

Come documentare le spese veterinarie

Per poter detrarre le spese veterinarie, è fondamentale conservare una documentazione chiara e completa. Ecco cosa serve:

  1. Fatture o ricevute: emesse dal veterinario, devono riportare il codice fiscale del contribuente che ha sostenuto la spesa, la descrizione del servizio (es. “visita veterinaria” o “intervento chirurgico”) e l’importo pagato;
  2. Scontrini parlanti: per i medicinali acquistati in farmacia, lo scontrino deve indicare il codice fiscale del contribuente, la natura del prodotto (farmaco veterinario) e il codice del medicinale.
  3. Pagamenti tracciabili: a partire dal 2020, per le spese detraibili è obbligatorio utilizzare metodi di pagamento tracciabili (bonifico, carta di credito/debito, bancomat). I pagamenti in contanti non sono ammessi, salvo rare eccezioni per farmaci acquistati in farmacia.

Consiglio pratico: create una cartella dedicata (fisica o digitale) in cui conservare tutte le ricevute relative alle spese veterinarie. Questo vi faciliterà la compilazione del 730 e la gestione di eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Come inserire le spese veterinarie nel 730

Cani
Ricordiamo che è molto importante, se si vogliono dedurre le spese veterinarie, conservare tutti i documenti necessari

Le spese veterinarie vanno indicate nel Quadro E del modello 730, righi da E8 a E10, utilizzando il codice 29. Ecco i passaggi:

  1. Sommate tutte le spese veterinarie sostenute nel 2024, fino al massimo di 550 euro;
  2. Sottraete la franchigia di 129,11 euro;
  3. Calcolate il 19% della differenza per determinare la detrazione;
  4. Inserisci l’importo totale delle spese (non la detrazione) nel rigo corrispondente, insieme al codice 29.

Se utilizzate il 730 precompilato, verifica che le spese veterinarie siano già inserite correttamente, poiché alcune informazioni potrebbero essere trasmesse automaticamente tramite il Sistema Tessera Sanitaria. Tuttavia, controllate sempre, perché non tutte le spese (ad esempio, quelle pagate a veterinari privati) vengono rilevate automaticamente.

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