Le truffe con bonifico istantaneo sono diventate una pericolosa realtà. Purtroppo, il bonifico bancario non può tornare indietro una volta inviato e raccoglie una serie di dati personali molto sensibili, tra cui anche il conto corrente bancario, l’intestatario del conto, il denaro presente, le password e l’indirizzo di casa. In più, il bonifico diventa una chiave di accesso a strumenti finanziari e agli investimenti che sono passati dal conto, impedendoti così di gestire e pianificare le spese personali. Come muoverti e come evitare queste truffe? In questa guida abbiamo analizzato le truffe più frequenti con il bonifico istantaneo. Ne passiamo in rassegna le 4 più pericolose per la tua salute finanziaria.
Approfondimenti
Le 4 truffe sui bonifici bancari e come difenderti
Ecco quali sono le 4 truffe con bonifico istantaneo da cui stare alla larga!
- Il falso fornitore. Il truffatore si finge un’azienda fornitrice della tua attività. Chi inganna ha già verificato quali sono i tuoi fornitori e sa i loro nomi, così può agire indisturbato. Magari sono fornitori che hai da anni, o di cui comunque hai fiducia perché hai tutti i documenti relativi alla collaborazione in essere. Il truffatore punta proprio su questo e ti informa che il numero di conto corrente è cambiato, costringendoti a effettuare un secondo bonifico dello stesso importo dell’ultima fattura e dandoti i riferimenti del nuovo conto, solitamente difficile da rintracciare. Per salvarti da questa truffa, segnati il numero del conto corrente che ti viene fornito e chiama la tua azienda fornitrice. Così scoprirai subito che il numero dell’IBAN vecchio è corretto e non hai bisogno di mandare il secondo bonifico. In più, potrai denunciare il truffatore fornendo alle Forze dell’Ordine l’IBAN finto. Anche questo può essere utile per lo svolgimento di ulteriori indagini.
- Il falso Amministratore Delegato. Questa truffa è molto efficace nelle succursali piccole di aziende molto più grandi, oppure di multinazionali. Infatti, funziona perché il piccolo reparto di amministrazione della succursale può non sapere il nome e cognome del capo della sede centrale. Il truffatore si finge così l’Amministratore Delegato e chiede l’invio del bonifico con una scusa. Come fare per difendersi? Prima di tutto, deve insospettirti il fatto che un Amministratore Delegatochiami direttamente per ricevere un bonifico. Ha sicuramente un suo reparto di amministrazione nella sede centrale a cui chiedere e poi non deve nemmeno avere la necessità di chiedere vista la sua posizione all’interno dell’azienda. Per conferma, chiedi spiegazioni al reparto amministrativo centrale e segna il numero dell’IBAN indicato per la denuncia.
- Phishing. Richiedere i dati di un bonifico significa accedere a una gran quantità di dati per chi sa come usarli (da delinquente). Per questo non è tanto importante l’importo richiesto (anche un importo minimo deve lasciarti qualche dubbio), ma soprattutto il numero di IBAN. Quando sei in ufficio, ricordati di usare una buona distruggidocumenti per evitare le situazioni di phishing e un buon antivirus per evitare che qualcuno cerchi di raccogliere questi dati.
- Frode interna. Beh, se nel bilancio aziendale ci sono tanti soldi, perché non approfittarne? Chi è dipendente ha degli obblighi che vengono indicati nero su bianco e risponde personalmente se qualcosa non va. Un truffatore può anche decidere di correre questo rischio. Cosa fare da imprenditore? Prima di tutto, crea una gerarchia di password, così le operazioni non si potranno attivare se non c’è la tua autorizzazione. Cambia la password di frequente ed effettua dei controlli sui dipendenti per capire se c’è un truffatore nella tua azienda nel rispetto dei regolamenti sindacali.
Come ottenere un pagamento salvando i tuoi dati personali
Il bonifico istantaneo fa gola, perché il denaro arriva subito, ma ci sono altri strumenti che ti permettono di ottenere denaro velocemente e in sicurezza. Due esempi di cui ti abbiamo già parlato negli articoli precedenti sono il conto Paypal e il conto Skrill. Questi due sistemi consentono di pagare e ricevere i pagamenti delle fatture senza usare il bonifico e tutelano gli acquisti online senza l’utilizzo di ulteriori dati personali, anche se viene fornito un indirizzo email per utilizzarli. Per andare sul sicuro, collega questi strumenti al tuo conto corrente e cerca di fornire l’IBAN della tua azienda o dove accrediti lo stipendio a meno persone possibili.
Come denunciare una truffa bonifico istantaneo
Per denunciare la truffa con bonifico istantaneo alla Polizia Postale, ti consigliamo di rivolgerti alla caserma più vicina e di sporgere denuncia indicando tutti gli elementi che possono essere utili per riconoscere il truffatore. Se la truffa si svolge per telefono, indica l’inflessione della voce. Se la truffa è via mail, porta con te la copia del messaggio che hai ricevuto. Se pensi che sia un tuo dipendente ad architettare tutto, indica se hai notato degli atteggiamenti strani nell’ultimo periodo. Anche se il numero dell’IBAN indicato dal truffatore è da considerare falso, consegnalo alle Forze dell’Ordine. Infatti, alcuni truffatori possono usare un conto vero in un paradiso fiscale, oppure un numero valido solo per poco tempo. Segui i nostri consigli!