
Prima o poi, qualunque persona adulta che abbia da parte un certo budget – raccolto dopo anni di duro lavoro e sacrifici – si ritrova di fronte ad una scelta: acquistare una casa (per esempio tramite mutuo) oppure andare in affitto. Ma c’è anche un altro scenario piuttosto comune, quello in cui si decide di vendere l’abitazione di cui si era diventati proprietari.
Approfondimenti
Non c’è dubbio che la vendita di una casa rappresenta un passaggio importante, spesso carico di implicazioni economiche ed emotive. In alcuni casi, il venditore potrebbe avere l’esigenza di incassare il ricavato della vendita in anticipo rispetto ai tempi standard di una compravendita immobiliare, che possono protrarsi per mesi. Fortunatamente, esistono diverse soluzioni per ottenere liquidità anticipata, ciascuna con regole specifiche, vantaggi e rischi. In questo articolo esploreremo come farsi anticipare l’incasso della vendita di una casa, analizzando le normative valide nel nostro Paese, le opzioni disponibili e alcuni casi pratici.
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Perché richiedere un anticipo sull’incasso della vendita

Prima di analizzare le modalità pratiche, è importante comprendere le motivazioni che spingono un venditore a voler incassare in anticipo il ricavato della vendita. Le ragioni più comuni sono:
- Esigenze di liquidità immediata: ad esempio, per saldare debiti, finanziare un nuovo acquisto immobiliare o coprire spese urgenti;
- Tempi lunghi della compravendita: in Italia, il processo può durare da 3 a 6 mesi (in alcuni casi anche di più) tra trattative, rogito e trasferimento dei fondi;
- Opportunità di investimento: il venditore potrebbe voler sfruttare il capitale prima della chiusura definitiva per cogliere occasioni sul mercato.
Tuttavia, anticipare l’incasso comporta diverse complessità, sia sotto il profilo legale che finanziario. Vediamo le principali opzioni disponibili.
Opzioni per anticipare l’incasso
Ecco quali sono le principali opzioni a nostra disposizione.
Preliminare di vendita con caparra confirmatoria o acconto
La modalità più diffusa in Italia è il contratto preliminare di vendita (o compromesso), che prevede il versamento di una caparra confirmatoria o di un acconto:
- Caparra confirmatoria: somma versata per garantire l’impegno all’acquisto. Se l’acquirente non rispetta il contratto, il venditore può trattenerla; se è il venditore a non rispettarlo, l’acquirente ha diritto al doppio. Solitamente pari al 10-20% del valore dell’immobile;
- Acconto: è una parte del prezzo versata in anticipo, che sarà detratta dal saldo al rogito. Non ha funzione di garanzia.
Regole da rispettare:
- Il contratto deve essere registrato all’Agenzia delle Entrate entro 20 giorni;
- Specificare nel contratto la natura della somma e le modalità di pagamento;
- Preferibile stipulare il preliminare davanti a un notaio per maggiore tutela.
Caso pratico:
Mario vende casa per 300.000 €. Ha bisogno di 50.000 € subito. Trova un acquirente disposto a versare 60.000 € come caparra confirmatoria. Mario usa la somma per un investimento. Al rogito, i 60.000 € saranno detratti dal prezzo finale.
Mutuo ponte o anticipo bancario
Il mutuo ponte è un prestito temporaneo che consente al venditore di ottenere liquidità immediata utilizzando l’immobile in vendita come garanzia.
Come funziona:
- La banca concede un prestito a breve termine (6-12 mesi), da rimborsare una volta conclusa la vendita.
Requisiti:
- Solvibilità del venditore
- Valutazione dell’immobile
- Presenza di un preliminare di vendita
Costi:
- Interessi, spese di istruttoria e possibili garanzie accessorie.
Regole:
- Occorre fornire documentazione completa (compromesso, perizia, dati finanziari);
- È soggetto al Codice Civile e alle normative bancarie italiane.
Caso pratico:
Anna vende casa per 250.000 € ma ha bisogno di 100.000 € subito. Ottiene un mutuo ponte dalla banca. Al rogito, estingue il mutuo e incassa il resto.
Vendita con patto di riservato domini
Una soluzione meno comune, ma legittima, è la vendita con patto di riservato dominio, in cui la proprietà dell’immobile resta al venditore fino al pagamento integrale.
Come funziona:
- L’acquirente versa un anticipo importante (es. 50-80%), ma il trasferimento di proprietà avviene solo con il saldo finale.
Vantaggi:
- Maggiore liquidità iniziale;
- Protezione in caso di inadempienza dell’acquirente
Rischi:
- Maggior complessità legale;
- Necessario l’intervento di un notaio.
Regole:
- Regolata dagli articoli 1523 e seguenti del Codice Civile;
- Il contratto deve essere chiaro e registrato.
Caso pratico:
Giulia vende casa a Marco per 400.000 €. Marco versa 300.000 € subito e il resto entro 6 mesi. Fino ad allora, la proprietà resta a Giulia.
Cessione del credito o factoring immobiliare
Una modalità innovativa è la cessione del credito: il venditore cede a una società finanziaria (factoring) il diritto a ricevere il prezzo di vendita.
Come funziona:
- La società anticipa al venditore l’80-90% del valore (al netto di una commissione), e poi incassa l’intero importo al rogito.
Vantaggi:
- Liquidità immediata senza attendere il rogito
Svantaggi:
- Il venditore incassa meno del prezzo di vendita effettivo
Regole:
- Serve un contratto preliminare solido;
- Regolato dagli articoli 1260 e seguenti del Codice Civile
Caso pratico:
Luigi deve incassare 200.000 € dalla vendita, ma ha bisogno di denaro subito. Una società di factoring gli anticipa 180.000 €, trattenendo il 10% come commissione.
Rischi e considerazioni
Anticipare l’incasso comporta alcuni rischi da valutare con attenzione:
- Inadempimento dell’acquirente: rischio di mancato pagamento o necessità di azioni legali;
- Costi aggiuntivi: interessi su mutui ponte o commissioni sul factoring;
- Aspetti fiscali: caparre, acconti e anticipi possono essere soggetti a tassazione. Meglio consultare un commercialista;
- Documentazione: tutto deve essere formalizzato per iscritto, meglio se con l’assistenza di un notaio.
Consigli pratici per il venditore

- Valutate l’affidabilità dell’acquirente: richiedete documenti o verificate la pre-approvazione del mutuo;
- Affidatevi a professionisti: un notaio, un avvocato e un commercialista possono aiutarti a evitare errori;
- Chiedete importi significativi: per caparre o acconti, punta ad almeno il 20-30% del valore;
- Considerate i tempi del rogito: se lunghi, valutate soluzioni alternative come mutuo ponte o factoring.